Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 31 Luglio 2021

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โ€œNon ti รจ lecitoโ€

Il testo di oggi ci pone di fronte al capovolgimento dei riferimenti umani: chi รจ davvero il โ€œpotenteโ€ in questo racconto? รˆ il re, organizzatore di banchetti, che puรฒ permettersi di sottrarre la moglie a un altro e di decidere della vita di un uomo o รจ qualcun altro che qui agisce e parla con potenza?

Da una parte abbiamo il tetrarca Erode Antipa (figlio di Erode il Grande, colui che aveva cercato di uccidere il neonato Gesรน), che con tutto il suo potere non รจ che una banderuola, prigioniero della paura: paura del popolo prima, del giudizio della gente poi, di opporsi alla volontร  di una ragazza, e infine paura dei suoi stessi fantasmi (il Battista redivivo in Gesรน).ย 

Dallโ€™altra abbiamo Giovanni, profeta prigioniero, ma profondamente libero, certo non una โ€œcanna sbattuta dal ventoโ€ (Mt 11,7); uomo dalla parola audace, libera, cui viene attribuita una potenza (dynamis), anche da morto, che fa tremare i potentiโ€ฆ

Con lโ€™espediente narrativo del flashback Matteo ci fa conoscere cosa รจ accaduto al Battista. Sapevamo che era in carcere (cf. Mt 11,2), ma solo ora ci viene svelato il perchรฉ. Egli era stato rinchiuso perchรฉ con fermezza aveva osato svelare al potente di turno il suo peccato, ciรฒ che lo rendeva in veritร  un uomo umanamente piccolo: โ€œNon ti รจ lecito tenere con te la moglie di tuo fratelloโ€. Non ti รจ lecito perchรฉ, nel fare ciรฒ, tu manchi verso tuo fratello (cf. Lv 18,16; 20,21), spezzi il legame di fraternitร  che ti lega a lui, lo svilisci, uccidi la tua relazione con lui, e questo non puรฒ essere mai volontร  di Dio.

Ma Erode non aveva gradito (non gradiamo mai chi ci svela le nostre mancanze di caritร !) e sceglie di sbarazzarsi del problema: rinchiude Giovanni per silenziare la sua parola scomoda, pur non avendo il coraggio di farlo uccidere.ย 

E cosรฌ facendo egli si preclude la via del pentimento per accedere ad un cammino fatto di pauraโ€ฆ

Da qui non sarร  che un crescendo di irresponsabilitร , violenza e paura: durante il banchetto organizzato per il suo compleanno il re si lascia andare ad una promessa sconsiderata, solleticato dalla sensualitร  del ballo della sua giovane figliastra, promessa che non osa rimangiarsi quando gli viene chiesto quanto non vorrebbe concedere. Ecco allora il piatto forte del banchetto: la testa del Battista. La morte al culmine della festa; ben diverso dalla vita offerta nel pane spezzato e condiviso da Gesรน, al suo banchetto, solo pochi versetti dopo (cf. Mt 14,13-21)!

La vicenda terrena del Battista si conclude cosรฌ, per il capriccio di una fanciulla istigata da sua madre e la paviditร  di un re incapace di una propria volontร ; รจ il destino del profeta che โ€œnon รจ disprezzato se non nella sua patriaโ€ (Mt 13,57), parola che riguarderร  Gesรน ma giร  realizzata nel Battista, lโ€™Elia che deve venire (cf. Mt 11,14); proprio quellโ€™Elia che era stato profeta a sua volta perseguitato dalla regina Gezabele e dal suo succube consorte, il re Acab (cf. 1Re).

Ma il Battista โ€œparlerร โ€ ancora, e proprio con la sua morte: a Gesรน che riconosce nella sorte del Precursore lโ€™annuncio del suo stesso destino e sceglie di abbracciarlo (cf. Mt 14,13); ad Erode che vivrร  ossessionato dalla propria paura di un uomo morto.

sorella Annachiara


Fonte

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