Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 26 Giugno 2021

1032

Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciรฒ gli spiriti con la parola e guarรฌ tutti i malati, perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermitร  e si รจ caricato delle malattie.

Leggi il brano del Vangelo di โ€  Mt 8, 5-17

Gesรน ha appena compiuto tre miracoli. Ha purificato un lebbroso. Ha dato la guarigione al servo del centurione. Ha liberato dalla febbre la suocera di Pietro. Dopo questi tre grandi segni e altri ancora lo Spirito Santo rivela attraverso lโ€™Evangelista Matteo che Gesรน รจ il Servo del Signore. Si compie in Lui la profezia di Isaia: โ€œEcco, il mio servo avrร  successo, sarร  onorato, esaltato e innalzato grandemente. Come molti si stupirono di lui โ€“ tanto era sfigurato per essere dโ€™uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dellโ€™uomo โ€“, ย cosรฌ si meraviglieranno di lui molte nazioni; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poichรฉ vedranno un fatto mai a essi raccontato e comprenderanno ciรฒ che mai avevano udito.

Chi avrebbe creduto al nostro annuncio? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? รˆ cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza nรฉ bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si รจ caricato delle nostre sofferenze, si รจ addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli รจ stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquitร . Il castigo che ci dร  salvezza si รจ abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui lโ€™iniquitร  di noi tutti (Is 52,13-53,6).

Una veritร  va subito messa in luce. Tra la profezia e il suo compimento vi รจ una cosรฌ grande distanza che supera quella esistente tra il cielo e la terra, tra lโ€™oriente e lโ€™occidente. Chi ha preso le nostre infermitร  e si รจ caricato delle malattie, non รจ un puro e semplice servo. Neanche รจ un potente, grande uomo. Anche se fosse il piรน grande uomo di questo mondo, sarebbe sempre e solo un uomo. Chi ha fatto sue le nostre sofferenze, chi si carica sulla spalle i nostri dolori, chi prende su di sรฉ i nostri peccati, รจ il Figlio Unigenito del Padre fattosi carne, divenuto vero uomo. Dio si fa uomo per poter prendere su di sรฉ ogni nostra croce e trasformarla per noi in vita eterna, in salvezza, in redenzione, in mistero di grandissima luce. Nessun uomo potrร  trasformare la morte in vita e la croce in luce. Questo prodigio di salvezza lo puรฒ compiere solo il Dio incarnato. Non Dio da solo, perchรฉ Dio non puรฒ salire sulla croce. Lui รจ purissimo spirito. Non lโ€™uomo da solo. Lui รจ solo carne e per di piรน carne che ha bisogno di purificazione, redenzione, salvezza, vita, luce, veritร . Il Figlio di Dio si fa vero uomo, assume una carne purissima nel seno santissimo della Madre sua, prendeย  su di sรฉ sofferenze, dolori, peccati, colpe, pene dellโ€™umanitร  e attraverso il sacrificio del suo corpo compie lโ€™espiazione. Tanto grande รจ lโ€™amore di Dio per noi.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 8,5-17

Entrato in Cafร rnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: ยซSignore, il mio servo รจ in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmenteยป. Gli disse: ยซVerrรฒ e lo guarirรฒยป. Ma il centurione rispose: ยซSignore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma diโ€™ soltanto una parola e il mio servo sarร  guarito. Pur essendo anchโ€™io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: โ€œVaโ€™!โ€, ed egli va; e a un altro: โ€œVieni!โ€, ed egli viene; e al mio servo: โ€œFaโ€™ questo!โ€, ed egli lo faยป. Ascoltandolo, Gesรน si meravigliรฒ e disse a quelli che lo seguivano: ยซIn veritร  io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede cosรฌ grande! Ora io vi dico che molti verranno dallโ€™oriente e dallโ€™occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarร  pianto e stridore di dentiยป. E Gesรน disse al centurione: ยซVaโ€™, avvenga per te come hai credutoยป. In quellโ€™istante il suo servo fu guarito. Entrato nella casa di Pietro, Gesรน vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccรฒ la mano e la febbre la lasciรฒ; poi ella si alzรฒ e lo serviva. Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciรฒ gli spiriti con la parola e guarรฌ tutti i malati, perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermitร  e si รจ caricato delle malattie.

Riflettiamo. Il centurione, figura del mondo, oggi si presenta a Gesรน con una altissima professione di fede. Lui sa che attraverso una sola parola Gesรน puรฒ governare lโ€™intero universo. รˆ sufficiente che Lui comandi alla febbre e questa subito lascerร  il suo servo. Chi crede questo di Gesรน รจ il mondo. รˆ il mondo che viene ed รจ il mondo che manifesta la sua fede, allo stesso modo che un altro centurione, Cornelio, manda a chiamare Pietro perchรฉ gli annunci una parola di veritร  su Cristo Signore. รˆ il mondo, povero, anzi poverissimo di luce, veritร , vita eterna, giustizia, santitร , che viene e bussa al cuore di Cristo Signore. รˆ lo Spirito Santo che spinge il mondo perchรฉ si accosti alla purissima sorgente della luce e della veritร .

Oggi noi โ€“ vergogna delle vergogne โ€“ cosa stiamo predicando? Cosa stiamo insegnando? Cosa diciamo, noi che siamo discepoli di Gesรน, discepoli cioรจ della vita, della luce, della veritร  che si รจ fatta carne per la salvezza di ogni uomo attraverso la via dellโ€™espiazione vicaria? Stiamo dicendo al mondo che non ha bisogno di Cristo Gesรน. Gli stiamo dicendo che รจ cosa ottima che esso rimanga nelle sue tenebre, nella sua morte, nei suoi peccati, nel suo dolore, nelle sue croci senza speranza.

Qualcuno potrebbe obiettare: Ma noi agli uomini non stiamo dicendo queste cose. Noi stiamo dicendo loro che si possono salvare senza Cristo, anzi che sono salvi senza alcun bisogno nรฉ della fede in Cristo e nรฉ di sottoporsi al Battesimo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Stiamo dicendo loro che noi stessi abbiamo rinnegato, tradito, bandito Cristo dalla nostra mente e dal nostro cuore e stiamo bene. Stiamo dicendo loro che basta la fede nel Dio unico, senza alcuna specificazione di veritร , dottrina, rivelazione o altro. Dire queste cose รจ condannare ogni uomo alle tenebre e alla morte. รˆ rinchiuderlo nel carcere dei suoi peccati, del suo dolore, delle sue croci e togliere la chiave della vera speranza. Non cโ€™รจ vera speranza senza Cristo Gesรน, perchรฉ la vera speranza di salvezza รจ Lui, solo Lui.

Ora riflettiamo. Se Dio nel suo Consiglio e Decreto eterno ha creato lโ€™uomo per Cristo e in vista di Cristo, se Cristo รจ il fine dellโ€™uomo โ€“ non di questo o di quellโ€™altro uomo โ€“ se noi togliamo Cristo allโ€™uomo, priviamo lโ€™uomo del suo fine. Ma privare lโ€™uomo del suo fine รจ privarlo della sua veritร  di uomo e della sua vera realizzazione. Condanniamo lโ€™uomo alla sua non realizzazione, al suo non compimento. Lo condanniamo alla futilitร , alla vanitร , al non senso. Lo condanniamo a conquistare vanitร , ma non a conquistare se stesso lasciandosi conquistare da Cristo.

Essere di Cristo Gesรน รจ la vocazione eterna dellโ€™uomo. Cristo Gesรน รจ il principio e il fondamento sul quale lโ€™uomo dovrร  edificare se stesso. Senza Cristo lโ€™uomo, anche se edifica vanamente se stesso, si sgretola come una duna di sabbia nel deserto. Questo รจ lโ€™uomo senza Cristo: un ammasso di granelli di peccato, sofferenza, dolore, croce, stoltezza, insipienza che prende sempre nuove forme, ma la sostanza rimane invariata. Senza Cristo lโ€™uomo รจ sostanza senza alcuna consistenza di veritร , luce, giustizia, amore. Ecco cosa fa il cristiano con la sua stolta e insipiente parola: condanna lโ€™uomo alla non consistenza, alla vanitร , alla stoltezza, allโ€™insipienza, ad essere un ammasso di granelli di sabbia perennemente rimodulati dai venti del peccato e della falsitร . Ma poichรฉ oggi il cristiano non crede piรน nรฉ nel peccato e nรฉ nella falsitร , tutto per lui scorre senza alcuno scrupolo di coscienza perchรฉ lui non ha coscienza. Predicando la vanitร , anche noi siamo divenuti esseri vani. Madre di Dio, ottienici la grazia di una purissima fede in Cristo Gesรน.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .