Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 20 Giugno 2021

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รˆ sera, Gesรน ha predicato alla folla tutto il giorno; decide di attraversare il mare con i suoi e ordina loro: โ€œPassiamo all’altra riva!โ€. Ad una prima lettura di questo passo viene da pensare che Gesรน esorta i suoi a muoversi per altri lidi perchรฉ c’รจ ancora molto da fare, e si lascia prendere dai suoi โ€œcosรฌ com’eraโ€: stanco e affaticato. Vuole andare verso altri luoghi per incontrare, consolare e guarire ancora molte persone che non conoscono la novitร  del Vangelo. L’umanitร  di Gesรน viene sottolineata dal fatto che, nella barca, si mette a dormire profondamente. Improvvisamente il vento inizia a soffiare e il mare si fa tempestoso, fino al punto che le onde riempiono la barca e i suoi iniziano ad avere timore di morire. Spesso nella nostra vita accade la stessa cosa: ci troviamo in piena tempesta rischiando di annegare, e allora invochiamo il Signore, che sembra dormire.

Spesso ci convinciamo che a lui non importa di noi, o addirittura mettiamo in dubbio la sua esistenza. Cosรฌ la paura aumenta, mentre la nostra fede ci abbandona. Ed ecco che la sua divinitร  ci sorprende. Egli riesce sempre a placare la tempesta che รจ in noi, a domare le nostre paure, a sorprenderci con la sua potente creativitร . Egli non ci lascia mai, ma ci aiuta ad avere fiducia in lui. Se ci abbandoniamo a lui per ogni stato d’animo negativo o situazione difficile nella quale siamo immersi, saremo pacificati. Gesรน ce lo ha insegnato con la sua vita, e soprattutto nel momento tragico della sua passione, in cui la paura e l’angoscia sono state dominate dalla fiducia nel padre. Un’altra chiave di lettura di questo Vangelo รจ questa: quel โ€œPassiamo all’altra riva!โ€ puรฒ essere un’esortazione perchรฉ l’uomo si immerga nel mistero della parola divina e si decida a cambiare la propria vita.

Cosรฌ durante il cammino della nostra conversione Gesรน si lascia prendere sulla nostra barca, si lascia coinvolgere dalla nostra vita, vive accanto a noi sostenendo la nostra trasformazione. La lotta interiore, la tempesta spirituale che viviamo durante questo difficile cammino in salita provoca in noi momenti di sconforto e senso di abbandono, ed รจ con la preghiera, nell’invocazione al suo aiuto, che Dio opera e โ€œminacciaโ€ le nostre paure, i nostri limiti, la nostra poca fede. E ridona Shalom, cioรจ la sua armonia originale. Il passo sottolinea che la barca dove si trova il Signore con gli apostoli compie la traversata in compagnia di altre barche. Quelle stanno ad indicare la vita dei nostri cari, delle persone che ci sono state affidate e che nella nostra conversione ricevono quella grazia che il Signore vuole per tutti. Quando un uomo o una donna ricevono la grazia della conversione, le persone che hanno intorno vengono coinvolte nella luce di questa esperienza.

Per riflettere

Quando mi sento perduto, riesco a rivolgermi a Dio sicuro che egli non mi lascerร  mai solo? Riesco a riconoscere e a benedire le opere del Signore quando la mia tempesta si trasforma in bonaccia? In un tempo cosรฌ difficile come quello che stiamo vivendo, riesco a non lasciarmi coinvolgere dalla paura per le tante cattive notizie e le poche certezze che si hanno del futuro?

Preghiera finale

Attraverso tutte le azioni da Lui compiute il Signore ci ammonisce dunque su come dobbiamo vivere quaggiรน. In questo mondo tutti infatti sono pellegrini sebbene non tutti desiderino tornare nella patria. Ma proprio a causa di questo viaggio noi incontriamo le sofferenze dovute a sconvolgimenti e a tempeste; รจ quindi necessario che siamo almeno nella barca. Poichรฉ se nella barca corriamo pericoli, fuori dalla barca andiamo incontro alla morte sicura.
In realtร , per quante forze abbia nei muscoli delle braccia chi nuota nel mare,
talora, sopraffatto dal mare grosso, viene inghiottito dalle onde e affoga.
รˆ necessario quindi che siamo nella barca,
cioรจ siamo portati sul legno per essere in grado di attraversare il mare.
Orbene, questo legno, dal quale viene portata la nostra debolezza, รจ la croce del Signore
con la quale veniamo preservati dall’annegare nelle tempeste di questo mondo.
Siamo soggetti alle tempeste, ma c’รจ Dio che puรฒ venire in nostro aiuto.
(Sant’Agostino)

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AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi