don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 6 Giugno 2021

- Pubblicitร  -

Prova a dire che il Corpo non conta

Alla fine, per finire, ha fatto i conti: ha voluto che fossero fatti tutti i conti. E, sommato tutto, tutto sommato, capรฌ che ciรฒ che aveva fatto fino allora non era il minimo sufficiente: โ€œPerchรฉ non si scomodassero, sono andato a casa loro, li ho presi per mano, li ho allevati come si alleva l’amore primogenito. Eran in quattro a Tiberiade, quattro pescatori di numero: li ho fatti diventare una comunitร , il piรน invidiato gruppo d’assaltatori della storia. Ho aperto loro la strada, ho detto loro di non fare null’altro che quello che avevo insegnato, mi son fatto in quattro per dar loro un indirizzo. Eppure non basta!โ€ Questo, piรน o meno, fu il ragionare del Cristo, Figlio di Dio, nell’ultima cena. Sciacquรฒ loro pure l’alluce, il mignolo, tutte le dita dei piedi: โ€œPiรน in basso di cosรฌ, non potrร  andare. Giร  mi รจ di scandaloโ€, รจ PietroSimone a bisbigliarlo. Il Cristo dell’Ultima Cena รจ un re che ha abdicato il potere nelle mani dei suoi sudditi. Poi, d’un tratto, ancora giรน, piรน giรน dei piedi, in fondo alla pancia: ยซPrendete (e mangiate), questo รจ il mio corpoยป. Non solo il pavimento, anche lo stomaco degli amici va a santificare: il Re, d’allora, รจ il Re che si fa mangiare, masticare, deglutire. Dio-tascabile, l’uomo รจ tabernacolo ma tutt’ora, sovente, non vuol saperlo d’essere. Dio, invece, continua: โ€œMangiami!โ€

Prova a dire, d’allora, che il Corpo non conta: ยซQuesto รจ il mio corpoยปย dice Dio agli amici. C’รจ del pane, s’รจ fatto (di) Pane: ยซรˆ un segno, ciรฒ che appare: nasconde nel mistero realtร  sublimiยป recita la sequenza del Corpus Domini. E il Dio dei filosofi โ€“ l’essere perfettissimo, immutabile, impassibile โ€“ dov’รจ andato a finire? In quel tozzo di Pane da mangiare abita, come al civico quarantuno di via Roma: un Dio tremante, timoroso, inquieto davanti alla possibilitร  di non trovare ยซquel peccatore che se n’รจ andato e che ha rischiato di perdersiยป (C. Pรฉguy). Il Giuda, l’Iscariota, s’impiccรฒ col Pane in pancia: proprio lui che non voleva piรน avere a che fare con Iddio, finรฌ per andarsene con Iddio nel corpo: โ€œNon posso forzare la tua libertร , amico โ€“ deve avergli confidato Gesรน โ€“, ma tu non potrai impormi di andarmene da te. Verrรฒ con te ovunque, mi sei caro, Giudammio!โ€ (Il Corpo di Cristo, Giuda. Amen).

Quella briciola di Pane, deglutita come medicina dalla piรน lurida delle anime, รจ la speranza di Dio nell’attesa che il peccatore si converta: ยซBisogna che aspetti che il signor peccatore abbia la compiacenza di pensare un poco alla sua salvezza โ€“ scrive Pรฉguy ne Il Mistero della caritร  di Giovanna d’Arco -. Colui che ama cade in schiavitรน di colui che amaยป. L’uomo, quaggiรน, si diverte a giocare con il โ€œGratta e Vinciโ€; Cristo, invece, ha inaugurato la prima della serie di partite del โ€œVinciperdiโ€.

Nel Pane โ€“ l’Ostia consacrata โ€“ Dio gioca con l’uomo: ยซรˆ il caso di dirlo โ€“ continua il buon peccatore Pรฉguy -, noi giochiamo a vinciperdi. Per lo meno lui, perchรฉ io, Dio, se perdessi perderei. Ma l’uomo, quando perde, รจ solo allora che vince. Singolare gioco, io sono il suo compagno e il suo avversario. Lui vuole vincere contro di me, cioรจ perdere. Io, suo avversario, voglio farlo vincereยป. รˆ il gioco di Dio, l’Eucaristia, con una sola regola: non c’รจ amore, salvezza, senza la libertร . ยซSe lo sostengo troppo, non รจ piรน libero. E se non lo sostengo cade (โ€ฆ) Quando ho il (suo) cuore, trovo che va bene. Non sono difficileยป dice il Dio di Pรฉguy. Dove lo si trova, un Altro cosรฌ?

In quel pezzo di Pane, Dio รจ disarmato: non รจ piรน l’uomo ad essere nelle mani di Dio, tutto si rovescia: รจ Dio ad essere nelle mani dell’uomo. Un giorno intuiremo che niente รจ piรน bello dell’essere amati da un Dio libero. Non da un borioso feticcio, ma da un Dio la cui unica paura, giocando a vinciperdi, รจ di non riuscire a salvare l’uomo: ยซIo gioco spesso contro l’uomo, dice Dio, ma รจ lui che vuol perdere, l’imbecille, sono io che voglio che vinca.

- Pubblicitร  -

Riesco qualche volta a far sรฌ che vincaยป chiude Pรฉguy. Prova a dire che il Corpo (di Cristo) non conta: quando si รจ gustato una volta l’essere amati liberamente, tutto il resto รจ servitรน. ยซIl Corpo di Cristo, Marco (Amen)ยป: รจ la mia partita quotidiana di vinciperdi.

Commento a cura di don Marco Pozza
(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)
Sito Web | Licenza: Creative Commons


Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 (Notte di Natale) Dicembre 2025

Benvenuto, Dio I pastori sono storditi dal freddo e confusi...

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...

don Andrea Vena – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

Carissimi amici,il cammino liturgico dellโ€™Avvento ci porta alla grotta...

Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Maria ha giร  detto sรฌ.Non chiede prove per credere.Eppure Dio,...