Due considerazioni dopo la meditazione del vangelo di oggi.
La prima mi viene in mente dal fatto che Gesรน si definisce luce, specificando che non รจ venuto a condannare ma a salvare! Entrambe le cose (luce e salvezza) vanno viste insieme.
Infatti, รจ la luce che ci fa vedere e camminare al sicuroโฆ รจ la luce che ci fa scorgere la bellezza e la veritร delle cose che abbiamo davanti ai nostri occhiโฆ che ci fa vedere bene la nostra vitaโฆ che ci permette anche di conoscerci meglioโฆ ed รจ quindi la luce che ci permette di non inciampareโฆ di scorgere i pericoli nel nostro camminoโฆ
Ecco, allora, cosa รจ la salvezzaโฆ non รจ soltanto la vita eterna dopo la morteโฆ ma รจ anche la possibilitร di vivere bene questa vitaโฆ e in questa prospettiva, quindi, la condanna รจ lโavere scelto di vivere senza la luceโฆ rischiando di inciampare, non capire ciรฒ che ci accade e ciรฒ che ci circondaโฆ non vedendo la bellezzaโฆ vivendo quindi una vita a metร !
La seconda considerazione mi viene dal fatto che noi non crediamo semplicemente in Dio, ma nel Dio che ci รจ venuto a manifestare Gesรน Cristo. Noi crediamo in un Dio che รจ Padre. E non รจ una cosa di poco conto. Gesรน ci tiene a specificarloโฆ
La relazione con Dio va intesa proprio sotto questo importantissimo aspetto.
Se pensiamo semplicemente a Dio, rischiamo di pensarlo solo come creatoreโฆ come onnipotenteโฆ come lontanoโฆ se lo intendiamo come Padre, invece, le distanze si accorciano e ce lo ritroviamo accantoโฆ ce lo ritroviamo come guidaโฆ come forzaโฆ come accoglienzaโฆ
Non soloโฆ ma considerare Dio come Padre e poterlo chiamare Padre nostroโฆ comporta, automaticamente, che tra di noi siamo fratelliโฆ e anche questo non รจ una cosa da poco!
Se Dio รจ Padre nostroโฆ
Tra di noi siamo fratelli!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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