Commento al Vangelo del 25 Aprile 2021 – don Giovanni Berti (don Gioba)

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Immunitร  di gregge

Tra qualche giorno, al momento in cui scrivo, scatteranno le nuove disposizioni del Governo per quanto riguarda la Pandemia. Ci sarร  un generale allentamento delle restrizioni sulla mobilitร  personale, sugli esercizi commerciali e anche su teatri e cinema. Questo accadrร  sul territorio di quasi tutta Italia, ma non tutto per ora. Prendendo a prestito un termine del Vangelo di questa domenica, potremmo dire che vengono aperti molti dei โ€œrecintiโ€ legislativi nei quali siamo stati rinchiusi per contenere la diffusione del virus. Rinchiusi ma anche protetti dobbiamo riconoscere! Senza un contenimento attivo che riduca la circolazione del contagio saremmo davvero nei guaiโ€ฆ
In questi lunghi difficili mesi abbiamo perรฒ imparato che il vero recinto che ci puรฒ realmente proteggere รจ il personale senso di responsabilitร  che guida i nostri comportamenti per proteggere noi stessi e gli altri.

Senza questo senso di comunitร  e di responsabilitร  reciproca non servirebbero a nulla tutte le regole e i controlli.
Siamo davvero un gregge umano che ci porta ad essere interdipendenti nel bene e nel male. E sappiamo che uno degli obiettivi della vaccinazione di massa รจ proprio raggiungere quellโ€™immunitร  di gregge che metterebbe al sicuro anche chi non si puรฒ vaccinare, i piรน fragili del gregge umano.
Anche la parola โ€œgreggeโ€ la ritroviamo nel Vangelo di oggi, e cosรฌ davvero le parole di Gesรน sono molto meno distanti dalla vita attuale di quel che si possa credere.

Gesรน parla ad una comunitร  di persone che รจ molto lontana dalla nostra sia nel tempo che nelle abitudini di vita. Per parlare di sรฉ e di Dio, parla dei pastori e delle greggi che erano numerosi nella Palestina di allora e fa anche riferimento a salmi e profezie della Bibbia che parlavano di Dio che manda i veri pastori e che Dio stesso รจ il pastore che guida il popolo. Ma il suo insegnamento anche con questa immagine puรฒ parlarci oggi. Il vertice del suo insegnamento รจ la rivelazione di se come Buon Pastore che guida, protegge e conduce fuori dal recinto il gregge. Potremmo tradurre in modo preciso โ€œbuon pastoreโ€ con โ€œvero pastoreโ€, cioรจ il pastore definitivo che si distingue da tanti falsi pastori o pastori che non lo sono in senso pieno. Il pastore in cui si identifica Gesรน รจ uno che dร  la vita per le sue pecore, le conosce e da esse รจ conosciuto, e il suo scopo non รจ guadagnare dalle pecore ma che siano tutte salve, unite e protette. Gesรน partendo da una immagine vuole rivelarsi come punto di riferimento per tutti i credenti ma non solo. Gesรน rivela che a Dio sta a cuore lโ€™umanitร  che rischia continuamente la dispersione, specialmente quando ognuno pensa a sรฉ stesso o solo al proprio piccolo gruppo. Se per il gregge reale di pecore i pericoli sono rappresentati da animali feroci come i lupi o dai falsi pastori che pensano solo al proprio guadagno e non al bene del gregge, il gregge umano ha i suoi pericoli non solo nei cataclismi naturali, come in questo caso la Pandemia, ma anche nelle violenze, nelle guerre, e in coloro che in modo falso si presentano come salvatori ma in realtร  vogliono solo guadagnare per sรฉ.

Come comunitร  di uomini siamo davvero un gregge unico suddiviso in tanti piccoli greggi nazionali e anche ecclesiali. Siamo fatti per stare insieme e insieme trovare la forza per andare avanti e affrontare il futuro e i pericoli che ci sono. Gesรน si rivela come il vero pastore che puรฒ guidare allโ€™unitร  il gregge dei credenti e anche il gregge umano. Il suo stile di guida รจ quello del dono della vita e dellโ€™amore prima di tutto, e non quello del guadagno e della violenza.

Gesรน continua a vivere e ad essere buon vero pastore nella sua comunitร  di credenti. Come cristiani abbiamo prima di tutto il dono di avere Gesรน come pastore, con la sua Parola e i segni che lui ha lasciato, ma abbiamo anche il compito di essere dentro il gregge umano un segno di unitร  e un riflesso del nostro vero pastore, Gesรน. Come cristiano io seguo il mio pastore Gesรน e nel gregge della comunitร  cristiana cerco di trovare la mia libertร  nellโ€™unitร , nella responsabilitร  reciproca, nel prendermi cura del prossimo, proprio come mi insegna e guida il Vangelo. Come cristiano ho anche il dovere di far si che tutto il mondo sia unito, non mi posso disinteressare del prossimo come se non mi riguardasse, perchรฉ fa parte di quel grande gregge umano che Dio ama, guida e protegge. E Dio lo fa anche attraverso il mio amore e il mio dono.

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Non ci sono quindi recinti piรน solidi che proteggono me e gli altri se non quelli di questo dono reciproco come mi insegna il Vangelo. Se seguo Gesรน Buon Pastore uscirรฒ dal recinto asfissianti delle mie paure ed egoismi e ritroverรฒ tutto il gregge umano nel grande recinto aperto del suo amore.


Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)