Enzo Bianchi – Commento al Vangelo di domenica 11 Aprile 2021

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Il Risorto innanzitutto perdona e cancella i peccati

Il capitolo finale del quarto vangelo, Gv 20 (Gv 21 รจ unโ€™aggiunta posteriore), andrebbe letto interamente, per comprendere in profonditร  โ€œil primo giorno della settimanaโ€ (Gv 20,1.19; cf. 20,26), il terzo giorno dopo la morte di Gesรน. Il primo giorno della settimana รจ il giorno della resurrezione del Signore ma รจ anche quello in cui il Risorto si rende presente in mezzo ai suoi: รจ il giorno del Signore, il giorno dellโ€™intervento decisivo di Dio che, risuscitando Gesรน, ha vinto la morte. Dal Nuovo Testamento sappiamo inoltre che proprio โ€œil primo giorno della settimanaโ€ (At 20,7; 1Cor 16,2) รจ scelto dai cristiani per essere โ€œnello stesso luogoโ€ (At 1,15; 2,1.44.47, ecc.), quale assemblea di fratelli e sorelle che sperimentano la venuta del Risorto in mezzo a loro.

Scesa la sera di quel giorno, lo sconforto regna nei cuori dei discepoli che non hanno creduto nรฉ alla Maddalena nรฉ al discepolo amato. Ma Gesรน aveva promesso: โ€œDopo la mia scomparsa, โ€˜ancora un poco e mi vedreteโ€™ (Gv 16,16)โ€, e fedele alla parola data โ€œviene e sta in mezzoโ€. Gesรน รจ visto dai discepoli in mezzo a loro, al centro della loro assemblea, come colui che crea e dร  unitร , che โ€œattira tutti a sรฉโ€ (cf. Gv 12,32).

In quella posizione di Kรฝrios, di Signore, il Risorto dice: โ€œPace a voi!โ€, il saluto messianico, parola efficace che porta pace, vita piena, e scaccia la paura. E affinchรฉ le parole siano autenticate dalla sua persona di Maestro, Profeta e Messia conosciuto dai discepoli nella loro vita con lui, Gesรน mostra le mani e il fianco che recano ancora i segni della sua passione e morte (cf. Gv 19,34). Gesรน รจ presente con un corpo che non รจ un cadavere rianimato ma che viene a porte chiuse, non obbedendo alle leggi del tempo e dello spazio: un โ€œcorpo di gloriaโ€ (Fil 3,21), un โ€œcorpo spiritualeโ€ (1Cor 15,44.46), nel quale perรฒ restano i segni dellโ€™aver sofferto la morte per amore. Sono segni di passione e insieme di gloria, segni dellโ€™amore vissuto โ€œfino alla fine, allโ€™estremoโ€ (Gv 13,1).

โ€œE i discepoli gioirono al vedere il Signoreโ€. Accade ciรฒ che Gesรน aveva profetizzato: โ€œOra siete nel dolore; ma vi vedrรฒ di nuovo e il vostro cuore si rallegrerร  e nessuno potrร  rapirvi la vostra gioiaโ€ (Gv 16,22). In questa nuova situazione della comunitร , il Risorto, che aveva promesso di non lasciarla orfana (cf. Gv 14,18) e di donarle un altro Consolatore (cf. Gv 14,16), si fa manifesta. Ripete il saluto โ€œPace a voi!โ€ e annuncia: โ€œCome il Padre ha inviato me, anche io invio voiโ€. I discepoli hanno accolto lโ€™Inviato di Dio, lo hanno seguito e hanno creduto in lui; ora sono inviati in tutto il mondo, per essere come lui, Gesรน, รจ stato in tutta la sua vita: testimoni della veritร , della fedeltร  di Dio, cioรจ del suo amore per lโ€™umanitร . Con la loro vita devono mostrare che โ€œDio ha tanto amato il mondo da donargli il suo unico Figlioโ€ (Gv 3,16).ย […]

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