Il commento al Vangelo di domenica 14 Marzo 2021, a cura di don Mauro Pozzi.
ย Nicodemo non ha il coraggio di accogliere apertamente Gesรน. E noi?
PECCATO E REDENZIONE
NellโAntico Testamento tutto รจ sempre riferito a Dio, ogni evento รจ frutto della sua volontร . Il popolo ignora gli ammonimenti del Signore e si attira la condanna. Sembra dunque che Dio abbia giudicato e punito il suo popolo, in realtร lโesilio รจ la conseguenza delle scelte che esso ha compiuto. Questo si applica anche alla nostra vita: siamo liberi e attraverso le nostre scelte decidiamo se essere o meno salvati. Si tratta di una salvezza gratuita, ma non imposta.
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Gesรน cerca di far capire questo a Nicodemo. Egli, fariseo come San Paolo, era una delle autoritร del tempio. Lo incontriamo tre volte nel vangelo di Giovanni e questa รจ la prima. Egli benchรฉ affascinato da Gesรน, aveva paura di manifestare il suo interesse per il Nazareno, perchรฉ temeva il giudizio dei suoi pari; cosรฌ va dal Maestro di notte, per non essere visto. Gesรน lo accoglie e il colloquio รจ molto convincente per il fariseo, tanto che questi cercherร in una occasione di difendere il Maestro davanti ai sommi sacerdoti che ne volevano lโarresto e, quando Gesรน sarร deposto dalla croce, egli offrirร oli profumati e molto preziosi per la sua sepoltura.
Gesรน fa riferimento al libro dei Numeri (21, 4-9) dove รจ narrato che gli ebrei sono guariti dal morso di serpi velenose dallโimmagine di un serpente di bronzo innalzata da Mosรจ. Per essere guariti bisognava guardare quel serpente. Almeno alzare lo sguardo. La salvezza che viene da Gesรน รจ gratuita. Il Padre vuole salvare tutti e cerca in ogni modo di farlo. Non condanna il mondo, ma gli offre la possibilitร della vita eterna. La condizione รจ una sola: credere nel Figlio, cioรจ alzare lo sguardo su colui che, innalzato sulla croce, diventa il serpente di bronzo che salva dalla morte. Questo significa impegnare la propria libertร , uscire allo scoperto non nascondersi nelle tenebre. Gesรน con molta delicatezza mette Nicodemo davanti alla sua responsabilitร .
A lui che รจ venuto al buio per paura, parla della luce che non si deve temere. Chi commette il male agisce nellโombra, nasconde il suo intenti con sotterfugi e inganni. Nicodemo viene richiamato alla necessitร di uscire allo scoperto perchรฉ Gesรน รจ la Luce. Il giudizio cui il mondo รจ sottoposto รจ in realtร un autogidizio, perchรฉ รจ conseguenza di una libera scelta. ร un invito a tutti noi a impegnare la nostra libertร , ad accogliere la luce senza nasconderci e senza fare compromessi.
Possiamo guardare al Crocifisso ed essere testimoni coraggiosi della salvezza che gratuitamente egli ci dona.
AUTORE: don Mauro Pozzi
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