don Mauro Pozzi – Commento al Vangelo di domenica 28 Febbraio 2021

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Il commento al Vangelo di domenica 28 Febbraio 2021, a cura di don Mauro Pozzi.

ย Abramo รจ il prototipo dell’uomo di fede.

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FEDE E RIVELAZIONE

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Abramo รจ lโ€™uomo della fede. Il patriarca delle tre grandi religioni monoteiste ha creduto alla voce di Dio. La sua vita รจ stata un lungo viaggio in cui il Signore lo ha guidato e fatto crescere fino alla tappa finale sul monte Moria. Isacco era il figlio della sua vecchiaia, aveva cento anni quando nacque, e rappresentava tutta la sua speranza di futuro.

Come ha potuto Dio chiedergli di sacrificarlo? Puรฒ sembrare una prova esagerata e disumana, ma Abramo lโ€™accettรฒ perchรฉ il sacrificio umano era praticato in Canaan, lโ€™attuale Palestina, dove egli viveva. I Cananei sacrificavano il primogenito maschio sperando che con quel tributo di sangue la divinitร  non avrebbe funestato con altri lutti inaspettati la famiglia. Era una idea distorta e mercantile del divino. Possiamo immaginare lโ€™angoscia terribile di Abramo che cammina tre giorni verso la montagna sulla quale il figlio, il suo avvenire, sarebbe stato offerto. Fu Isacco stesso a portare sulla schiena la legna per lโ€™olocausto.

รˆ lโ€™immagine di Gesรน che porta il suo patibolo fino sulla vetta del Calvario. Abramo arrivรฒ fino ad alzare il coltello sul figlio e di fatto, anche se fu trattenuto, รจ come se lโ€™avesse ucciso. In realtร  egli uccise sรฉ stesso, il suo io. Lโ€™uomo del peccato originale รจ colui che non si fida del giudizio di Dio, ma solo di sรฉ stesso. Al contrario Abramo mette da parte la sua pretesa di voler giudicare anche lโ€™Altissimo e accetta la prova, quello che non seppero fare Adamo ed Eva. Egli su quel monte sacrifica il suo io e si abbandona completamente al Signore che, con quella prova, gli insegna che il futuro, la sua discendenza, non gli appartengono, ma sono un dono del Cielo.

รˆ il culmine della crescita spirituale del patriarca, che scendendo dal monte sa di non dover temere piรน nulla, perchรฉ Dio stesso fa grande il suo nome e il suo futuro. Colpisce il fatto che il Padre risparmia la vita di Isacco, ma non quella di suo Figlio sul Calvario. Gesรน deve preparare i suoi a sopportare il sacrificio della croce e li porta sul monte per rivelare loro la sua divinitร . In pochi minuti i tre apostoli attraversano tutta la storia, incontrano le radici in Mosรจ ed Elia e vedono lโ€™esito finale nella luce del Cristo trasfigurato e glorioso. Possono ascoltare la voce stessa dellโ€™Infinito che rivela loro la sua Paternitร .

Sulla cima del Tabor essi fanno lโ€™esperienza piรน alta che un uomo possa fare, anche se non hanno ancora la capacitร  di comprenderla. La gloria passa per il sacrificio, la vita eterna si ottiene solo se si affronta la morte. Chiediamo al Signore la fede di Abramo e la forza di portare con coraggio le nostre piccole croci quotidiane.


AUTORE: don Mauro PozziFONTE: emailSITO WEBCANALE YOUTUBE

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