Il testo odierno ci fa fare un โ salto โ.
Se, nelle due scorse settimane, abbiamo letto tutto lโinizio del Vangelo di Marco, oggi ci troviamo nel capitolo finale.
Gesuโ รจ morto, appare agli undici e li manda in missione.
Probabilmente il testo viene scelto perchรฉ la Chiesa celebra, in questa giornata, la festa della conversione di San Paolo Apostolo.
La conversione.
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Eโ questa la premessa necessaria per poter iniziare la propria missione.
I discepoli, diciamoci la veritร , non avevano capito quasi nulla di Cristo.
Solo dopo averlo visto โ risorto โ le sue parole hanno assunto senso, si sono incarnate.
Adesso sono finalmente pronti per la missione.
Da impavidi che erano ora hanno sperimentato che quello che Gesuโ diceva era vero: โ sono destinati allโeternitร โ.
Con questa certezza possono andare poichรฉ non hanno piรน paura della persecuzione, anche della morte corporale, perchรฉ anchโessa รจ stata sconfitta da Cristo.
Ma se i discepoli andavano capiti, perchรฉ nella loro limitatezza umana non potevano comprendere, prima di averlo sperimentato attraverso Cristo, cosa fosse la Risurrezione, dobbiamo noi, cheย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย โ sappiamo come รจ andata a finire โ, oggi chiederci: โ perchรฉ siamo cosiโ pavidi nellโannuncio? โ;ย โ perchรจ non portiamo a tutti la gioia del Vangelo? โ; โ perchรจ non lo diffondiamo, non diciamo ai fratelli che, senza di esso, la vita รจ vuota, รจ senza senso โ?
Eโ grave non annunciare.
Si viene meno alla propria missione di cristiani.
Annunciando Cristo e, soprattutto, vivendolo, vedremo accadere โ miracoli โ intorno a noi, libereremo noi stessi e gli altri dai demoni, guariremo dal peccato.
Cosa aspettiamo?
Forza, รจ ora di muoverci.
La missione non aspetta ed รจ quanto di piรน bello possa esserci.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
