Questo inno รจ tutta una lode, una benedizione e una profezia.
ร una lode a Dio per le meraviglie che ha compiuto e compie nella storia della salvezza. ร una benedizione per la sua saggezza e per come conduce la storia.
ร una profezia perchรฉ richiama quello che Giovanni il Battista diventerร e chi egli annuncerร .
Una prima reazione: ma Zaccaria, quando ha innalzato a Dio questo inno di benedizione, di lode e di profezia, dove viveva? Era cosรฌ compreso dallโevento della nascita del figlio da non accorgersi come andava il mondo? Oppure il mondo, a quei tempi, andava cosรฌ bene?
Come facciamo noi. al giorno dโoggi, ad unirci a questa lode e a questa benedizione con tutto quello che capita intorno a noi? Come facciamo a credere che le profezie ricordate dallo stesso Zaccaria si avvereranno?
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Non vediamo la massa di gente insoddisfatta dalla vita? Non ci accorgiamo dei venti di guerra che continuamente soffiano? Non riusciamo a scorgere che abbiamo ancora dei capi di stato che si divertono a giocare alla guerra creando continuamente nemici e facendolo sulla pelle degli altri? Come facciamo a far finta di niente di fronte al flagello dellโAIDS o del Covid e al fatto che le solite multinazionali non permettono che i piรน poveri possano anche loro curarsi? Ma riusciamo a vedere che i nostri ospedali sono pieni di gente malata e disperata?
Ma che inno รจ questo! Ma che Natale รจ mai per la stragrande maggioranza della gente di questo mondo?
Eppure ci รจ stato dato un figlio che, se vogliamo e se riusciamo, puรฒ veramente riempire di speranza la nostra vita, e che, se riusciamo e vogliamo, puรฒ divenire il Signore della storia che ci conduce sulle vie della vita.
Veramente un bimbo puรฒ cambiare il corso della vita e della storia! Cambia la vita delle nostre famiglie, un figlio che ci รจ dato. Ancor piรน puรฒ cambiare la storia e ancor piรน la cambia se รจ Figlio di Dio accolto dalle genti.
La prima parte di questo inno che Zaccaria ha cantato, dopo che gli era stata ridonata la parola per avere affermato che Dio ha fatto grazia attraverso il dono del nome di Giovanni al proprio figlio, รจ un inno di ringraziamento a Dio. Non รจ fuori dalla storia, storia che anche in quei tempi era storia di oppressione e di sangue, di violenza e di morte, ma รจ meta-storico. Meta-storico significa che รจ al di sopra della storia stessa, segue un filone di lettura che non รจ il piรน lampante, che non balza subito agli occhi, ma che, noi crediamo, รจ piรน reale di quel metro che normalmente noi usiamo per leggere la nostra storia di tutti i giorni.
Questo metodo meta-storico ci porta in un ambito di fede: qualsiasi cosa possa capitare noi siamo sicuri che Dio prima o poi si manifesterร nella sua misericordia e che, anzi, si sta giร manifestando oggi anche se noi non ce ne accorgiamo. Lui non vuole che la storia vada male, ma รจ maledettamente geloso della libertร dellโuomo. Per questo, nel male dellโuomo, Lui continua a cercare il bene e a fare il bene dove lโuomo continua a fare il male.
ร un inno di ringraziamento accompagnato dalla visione del futuro (la seconda parte). Una benedizione per il passato, dunque, e una profezia per il futuro.
Nella prima parte Zaccaria benedice per Colui davanti al quale suo figlio cammina, ringrazia per il Messia giร donato e concepito. Nella seconda profetizza la funzione di suo figlio che sarร precursore che sorgerร come il sole. Benedice dunque Dio per il suo dono promesso e ora realizzato.
Siamo chiamati ad essere gente di speranza che sa leggere il dito di Dio, vale a dire il bene che la gente vive piรน che il male che i grandi continuano ad operare, nella storia: questo sguardo di fede vuole diventare speranza per i tanti che speranza non hanno; vuole essere vita per coloro che vita sembra non abbiano piรน.
Questa รจ la preghiera del sole che sorge, che dร inizio al nuovo giorno, il giorno senza fine, lโoggi della visita di Dio che nella sua misericordia dona la salvezza, liberando dalle mani dei nemici (che รจ il male che ci assedia), togliendo i peccati e illuminando le ombre della morte, per farci servire a lui in santitร e giustizia e camminare nella via della pace.
Crediamo oggi che Dio mantiene la sua promessa, promessa che ormai รจ qui fra di noi realizzata e concretizzata.
Grazie a questo inno cantiamo a Dio, ringraziandolo e benedicendolo, per la sua fedeltร che giorno dopo giorno, ne siamo certi, si realizza.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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