p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 17 Dicembre 2020

- Pubblicitร  -

Leggere o ascoltare la genealogia di Gesรน non so cosa crei in voi, in me crea: speriamo che finisca presto. Tento di andare oltre questa reazione generata dalla lungaggine e dalla ripetitivitร  tipica di certi generi letterari. Cerco di centrarmi sul brano, focalizzandomi sul ripetitivo termine โ€œgenerรฒโ€. Questo termine รจ ripetuto per due volte ogni personaggio: da chi รจ stato generato e chi ha generato. Ad eccezione di Abramo e di Gesรน, questo schema si ripete per tutte le persone. Tutti i personaggi sono maschi ad eccezione di quattro volte dove il maschio รจ accompagnato dalla donna: la quinta รจ Maria!

Generรฒ รจ il termine centrale. Questo termine continuamente ripetuto richiama lโ€™importanza, per la vita di una persona, del generare. Se uno nella vita non genera qualcuno alla vita, non รจ persona.

Generare: una persona puรฒ generare ed essere generata fisicamente, biologicamente; una persona puรฒ essere generata e generare spiritualmente; una persona puรฒ generare ed essere generata moralmente; una persona puรฒ essere generata e generare nella sua abilitร  lavorativa o sportiva o poetica o musicale o intellettuale. Ciรฒ che importa รจ che comunque senza generazione una persona non puรฒ sentirsi viva. Essere generati significa ricevere amore e affetto, attenzione e discernimento. Non รจ generato chi รจ messo al mondo e poi abbandonato. Generare chiede di sapere cogliere quei movimenti del cuore, dello spirito, direi della vita che richiedono un cambio di marcia nella vita propria e nella vita altrui.

Il ripetere non รจ generare, e per ripetere intendo quellโ€™atteggiamento che ci porta a dire: โ€œabbiamo sempre fatto cosรฌ!โ€, sia nei confronti dei figli, come dei gruppi, come delle iniziative, come del lavoro, come della comunitร  cristiana. Lโ€™ โ€œabbiamo sempre fatto cosรฌโ€ porta con sรฉ noia e la noia diventa quellโ€™elemento ossessivo e stagnante che non permette piรน il fluire della vita. Ho sempre fatto cosรฌ, mi chiude le vie della creativitร  e dellโ€™inventiva: non sono piรน creativo nellโ€™educazione, non sono piรน inventivo nel lavoro, non sono piรน inventivo nelle iniziative e nel volontariato, subisco la crisi anzichรฉ aggredirla. Qualsiasi crisi, anche il Covid, diventa solo un problema, mai una situazione nuova di vita.

Generare nellโ€™educazione significa cogliere quei piccoli movimenti del cuore mio e dellโ€™altro e dare una risposta, piccola, ma risposta. Se questo non avviene arrivano i grandi momenti di crisi e di incomprensione: e allora si rischia di uccidere, se non si corre ai ripari, anzichรฉ dare la vita.

- Pubblicitร  -

Generare in ogni abilitร  significa guardare se stessi e lโ€™altro con un occhio creativo e critico allo stesso tempo. Un occhio critico non ha niente a che vedere con un occhio che continuamente ha bisogno di svalutare per sentirsi bravo e in gamba ed importante (spesso anche questo avviene nelle nostre famiglie, nella scuola e nello sport), ma significa saper vedere oltre. Saper cogliere le capacitร  dellโ€™altro e dove il suo entusiasmo si accende, il piรน delle volte senza che lui se ne accorga, per aiutarlo a scoprire la sua capacitร  di vita e di generativitร . รˆ creativo perchรฉ dopo aver scoperto il cuore creativo dellโ€™altro lo spingiamo, senza paura, con capacitร  di rischio verso la sua vocazione. Questo vale per noi stessi, questo vale per gli altri. La stagnazione รจ morte, il rischio critico e creativo porta la vita; vita che รจ sbaglio e correzione, non perfezione o meglio perfezionismo. Il sentire male, il sentire di avere sbagliato fa bene: non togliamo la sofferenza dalla vita, diventeremmo degli invertebrati e delle acque stagnanti.

La ripetitivitร  si accorge che le cose non vanno piรน, perchรฉ non hanno riscontri positivi nella vita, ma continuano a cercare chi incolpare non dando risposta alla vita stessa che ti chiede una risposta creativa e spesso sofferta, non immediata ma paziente e perseverante.

Generare รจ un lavoro certosino, di cesello. Vi puรฒ essere un impeto iniziale, una spinta biologico/fisica e di desiderio, ma poi generare diventa quotidiana attenzione. Attenzione a ciรฒ che per me รจ importante ed essenziale comunicare, attenzione a ciรฒ che รจ essenziale potere dare allโ€™altro. Significa cogliere ciรฒ che non va, capire ciรฒ che puรฒ essere corretto, accogliere ciรฒ che corretto non puรฒ essere.

Questa lista interminabile di nomi a noi puรฒ risultare arida. Ma ricordiamoci che ogni persona รจ un volto: sarebbe interessante scrivere una breve storia di Gesรน Cristo presentando i personaggi della sua genealogia, genealogia che non ha alcuna pretesa di essere storica, questo รจ un testo di fede non di storia. Ogni volto รจ unico e irripetibile, un gioco di passioni e di azioni, con uno strano destino di libertร . Ogni nome ha valore assoluto, puรฒ essere ignoto a noi, ma vive nella memoria di Dio.

La genealogia scambiata tra i due fa nascere una novitร  che costituisce il senso della creazione: il dono reciproco di sรฉ tra Creatore e creatura. Dono che oggi si rinnova grazie al Natale, grazie allโ€™Incarnazione.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM

Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 (Notte di Natale) Dicembre 2025

Benvenuto, Dio I pastori sono storditi dal freddo e confusi...

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...