p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 1 Dicembre 2020

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Cosa รจ piรน importante, nella nostra vita moderna: fare unโ€™ora in piรน di lavoro, perchรฉ dobbiamo o vogliamo finire un impegno avviato, o andare a casa mezzโ€™ora prima per stare con i propri figli? รˆ piรน importante correre a messa o passare una volta di piรน dalla madre o dal padre anziani per salutarli? Mi ha stupito, in un paese dove sono stato per ministero, notare come tante persone, per lo piรน donne, rinunciassero al lavoro per potere accudire i propri anziani. Mi ha stupito e stupito positivamente.

Che cosa รจ piรน importante: intavolare una bella discussione sui massimi sistemi oppure passare del tempo a bersi un the con una persona sola?

Che cosa vede il nostro occhio e cosa sente il nostro cuore? Vediamo il vuoto e sentiamo la paura di non essere occupati? Cosa significa per noi non avere nulla da fare? Non dovere andare in giro, non dovere fare un lavoro, non dovere incontrare nessuno? Sentiamo tutta la nostra ansia quando riempiamo lโ€™etere di inutili chiacchiere che dicono solo il nostro vuoto e la paura di esso che cโ€™รจ in noi?

รˆ piรน importante vivere la paura del coronavirus o accoglierlo divenendo attenti ai piccoli che necessitano anche solo di una minima attenzione?

Non si puรฒ arrivare dappertutto, ma si puรฒ scegliere dove vogliamo arrivare. La nostra sapienza stolta ci porta ad occupare, fino a scoppiare, il nostro tempo. Non abbiamo tempo per nulla di umano ma solo tempo per correre in ogni dove. Non abbiamo tempo per nulla perchรฉ la disperazione che cโ€™รจ in noi ci fa girare come trottole. Dipingiamo come lazzarone uno che non ha nulla da fare per non guardare la paura che invade ogni ganglio della nostra esistenza quando ci super occupiamo in cose che non danno vita ma che succhiano vita. La paura di stare con noi stessi e col prossimo, lโ€™insicurezza di incontrare lโ€™altro, la chiusura nei confronti della vita, ci porta a compiere delle pazzie che facciamo passare come cose importanti.

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Il nostro modo di impostare la vita, che ha le sue necessitร , non sempre si manifesta come modalitร  saggia.

Pensiamo che evidenziare le criticitร  del nostro vivere sia cosa saggia, mentre invece, il piรน delle volte, diventa solo un modo per creare divisioni e per non affrontare e risolvere i problemi, per riempire il tempo di cose vuote.

Ai piccoli il Padre ha manifestato la sua sapienza. La sapienza di Dio che diventa fonte di pace. Noi riusciamo molto bene, con le nostre sapienze e le nostre conoscenze piรน o meno scientifiche, anche in fatto di religione, a creare distinzioni che diventano fonte di divisioni. I piccoli, no! I piccoli si mettono in ascolto del dono di Dio e della sua sapienza e scorgono la bellezza del dono della pace.

La pace รจ frutto del dono di Dio, la pace รจ frutto dellโ€™accoglienza del dono di Dio. Sono sempre piรน convinto che la pace รจ un dono di Dio fatto ai piccoli che accolgono e vivono la sapienza di Dio che รจ invito a vivere come agnelli e non come lupi.

Liberi dalle nostre ipocrite capacitร  di risolvere i problemi, complicandoli sempre piรน, accoglieremo il dono della sapienza divina.

Beati gli occhi che vedono ciรฒ che voi vedete e beati gli orecchi che odono ciรฒ che voi udite. Gesรน a Tommaso incredulo della testimonianza degli Apostoli dice โ€œbeati coloro che pur non avendo visto crederannoโ€. Queste due beatitudini non sono in contraddizione ma sono in completamento. Innanzitutto perchรฉ il vedere รจ qualcosa di piรน grande e di piรน profondo del dare uno sguardo coi nostri occhi. รˆ un vedere contemplando ed รจ un vedere ascoltante. Vedere Gesรน Incarnato e sentire tutto quello che questa presenza del Dio con noi sparge a piene mani per il mondo. Al di lร  delle violenze degli umani; al di lร  delle sopraffazioni; al di lร  della violenza della natura; cโ€™รจ qualcosa che si muove e che muove la vita. Se facessimo silenzio, se non avessimo piรน impegni, qualcosa potremmo ritornare a vedere e a sentire, qualcosa potremmo di nuovo ritornare a percepire con la nostra pancia; qualcosa che รจ vita, che รจ linfa vitale che dalle radici entra nellโ€™albero e raggiunge anche il ramo piรน lontano.

Ma il motivo di tale beatitudine non รจ tanto nel guardare o nel sentire, anche! Il motivo di tale beatitudine รจ ciรฒ che รจ guardato e sentito: Gesรน via che รจ vita vera che agisce in noi e in mezzo a noi. Riuscire a contemplare la presenza di questa Vita รจ beatitudine, non perchรฉ non si vedono piรน le disgrazie, ma perchรฉ si puรฒ incominciare a vedere la Vita nella sua interezza e nella sua totalitร  presente in ogni piccolo movimento di quotidiano. รˆ beatitudine perchรฉ capacitร  di percepire la vita eterna, quella di Dio, qui ed ora. Riuscire a scorgere al di lร  della siepe dei nostri falsi impegni e riempimenti di vuotezza, la carne di Dio, il pane dellโ€™Altissimo, il sangue vitale donati ai piccoli come dono di amore eterno del Padre: questa รจ beatitudine che ci lascia bellamente a bocca aperta.

Cosรฌ, semplicemente riceventi il dono di Dio, con Gesรน esulteremo di gioia nello Spirito Santo rendendo lode al Padre perchรฉ ha nascosto queste grandi e umane cose ai sapienti e ai dotti e le ha rivelate ai piccoli. Cosรฌ, semplicemente, non faremo altro che essere partecipi della vita Trinitaria che รจ gioia umile e vita semplice, vita semplicemente umana.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM

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