Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 1 Dicembre 2020 – Lc 10, 21-24

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Esulta di gioia, il Maestro, il Figlio si stupisce del Padre e della sua logica. Gesuฬ€ si aspettava un riconoscimento da parte dei devoti di Israele, degli scribi, dei sacerdoti e, invece, a riconoscerlo sono i poveri, gli illetterati, i semplici.

Davanti a questo evidente fallimento il Signore, invece di lamentarsi, esulta nello Spirito: Dio si rivela anzitutto a chi non ha un cuore ambiguo o complicato, a chi non gioca a fare lโ€™intellettuale e il devoto, a chi ancora sa mendicare le risposte che non trova dentro di seฬ. Beati noi che ancora sappiamo riconoscere la presenza di Dio!

Beati noi che davanti ai cambiamenti dolorosi e radicali cui stiamo assistendo, invece di rimpiangere il passato guardiamo verso il futuro e alle cose nuove che il Signore sta creando intorno a noi! Beati noi che ancora sappiamo aspettare la nascita perenne di Dio in noi!

Questo testo รจ stato tratto dall’ebook di Paolo Curtaz che puรฒ essere scaricato gratuitamente dal suo sito.

Di seguito il secondo commento.

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Non siamo qui a far finta che poi Gesรน nasce: Gesรน รจ nato, ha annunciato il Regno di Dio, รจ morto ed รจ risorto. Siamo qui per far nascere o rinascere Cristo nei nostri cuori, per rinvigorire la fiamma della fede, per aprire gli occhi e convertirci allโ€™annuncio di Dio che ci raggiunge qui e ora.

Beati i nostri occhi che vedono la presenza di Dio! E i nostri orecchi che ascoltano lโ€™annuncio del vangelo! Quanti uomini cercano Dio senza riconoscerlo! Noi che abbiamo ricevuto lโ€™immenso dono della sua presenza siamo chiamati a farne memoria, a rinvigorire le nostra braccia stanche.

Dio non pone condizioni per essere accolto: ma un cuore umile, che si fa piccolo, che si mette in ascolto, che non pretende di sapere o di conoscere, riesce a vedere meglio la sua presenza.

Stiamo attenti, in questo tempo di avvento, a non crederci sapienti e intelligenti, a non dire โ€œconoscoโ€, โ€œso giร โ€, come se il Natale che ci prepariamo a celebrare fosse solo un inutile ripetizione, un rito da reiterare stancamente. Il Signore continuamente chiede di essere accolto, continuamente si incarna nelle nostre vite, scuotiamo le nostre abitudini e riconosciamolo presente in mezzo a noi!

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