don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 1 Dicembre 2020

Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]

Contemplare con gli occhi del Figlio per gioire col cuore del Padre 

Gli occhi di Gesù vedono oltre la cortina dell’apparenza e del sentito dire, a differenza dei dotti e dei sapienti di questo mondo. Gesù vede Dio come Padre perché il suo punto di vista è quello del figlio e non del servo, più attento al comando che al cuore di chi parla. Un figlio, prima ancora di fare ciò che fa il padre, desidera avere lo stesso spirito del padre, stare con lui per conseguire la pace e la giustizia. Lo Spirito Santo ci apre il cuore per riconoscere la presenza amorevole di Dio nella nostra vita, una prossimità che ci fa vibrare di esultanza come quando due innamorati sono a stretto contatto l’uno con l’altro. Dio ci viene incontro per donarci la ricchezza incontenibile della sua gioia, la sua vita, il suo amore fedele ed eterno, per farci belli ai suoi occhi. Quando riconosciamo il valore di questo dono che ci è dato in Gesù, i nostri occhi si riempiono di felicità, perché non c’è cosa più bella del sentirsi amati, avvolti dal calore dell’abbraccio di chi si prende cura di noi. 

La paura genera l’ansia che a sua volta crea tensione e scoraggiamento. La gioia fiorisce nel cuore che preferisce lodare e ringraziare Dio, piuttosto che lamentarsi della fatica che sopporta nel servirLo, quasi a volergli rimproverare il fatto di essere messo alla prova. La gioia può essere facilmente confusa con l’entusiasmo. La differenza si coglie su tempi lunghi in cui matura il senso della fedeltà dell’amore. Un uomo temprato dalle prove vissute aggrappandosi alla mano di Dio riesce a discernere tra un’emozione passeggera e lo stato d’animo generato dalla scelta di affidarsi e consegnarsi al Signore in ogni situazione della vita. 

Che la nostra bocca sia sorgente della benedizione di Dio, che i nostri occhi possano riflettere la luce della sua benevolenza, che il tocco delle nostre mani possa comunicare la sua forza perché chi è caduto trovi il coraggio di rialzarsi, chi vede tutto nero riconosca la luce gentile che lo guida, chi è duro di orecchi impari ad ascoltare col cuore. Donaci, Signore, il tuo Spirito Santo, la luce dei tuoi occhi, perché alla tua luce possiamo vedere la luce.

La Parola cambia la vita 

Riconosciamo i segni della presenza amorevole di Dio nella nostra vita? Raccontiamoci

La nostra vita è un riflesso dell’amore di Dio per tutti coloro che incontriamo?

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