Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 29 Novembre 2020

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Fate attenzione, vegliate

I DOMENICA AVVENTO 29 NOVEMBRE (Mc 13,33-37)

Gesรน ci invita a fare attenzione a vegliare. La vigilanza รจ duplice. La prima riguarda la nostra persona. Si vigila, si fa attenzione, rimanendo nella Legge di Cristo Gesรน, crescendo in grazia e sapienza, in giustizia e veritร . San Paolo dona ai Corinzi questa regola: โ€œDa parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perchรฉ non venga criticato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza: nelle tribolazioni, nelle necessitร , nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con sapienza, con magnanimitร , con benevolenza, con spirito di santitร , con amore sincero, con parola di veritร , con potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama; come impostori, eppure siamo veritieri; come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi; come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!โ€ (2Cor 6,3-10). Chi non vive questa regola, di certo non fa attenzione nรฉ vigila. Si lascia trascinare dai suoi vizi e altro non fa che camminare secondo la carne.

La seconda vigilanza e attenzione riguarda quelli che sono preposti alla cura del gregge del Signore. Papa, Vescovi, Presbiteri devono vigilare su tutto il gregge loro affidato. Ecco ancora un ammonimento di Paolo: โ€œVegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si รจ acquistata con il sangue del proprio Figlio. Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sรฉ. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi. E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere lโ€™ereditร  fra tutti quelli che da lui sono santificatiโ€ (At 20,28-32). Se il pastore cade dalla veritร , tutto il gregge cadrร . Dalla veritร  e dalla caritร  del Pastore รจ la veritร  e la caritร  del gregge. Oggi il gregge del Signore รจ nella piรน grande confusione perchรฉ nessuno vigila su di esso. Ogni pecora si sente abbandonata a se stessa. Ogni cristiano si fa la sua veritร  e si stabilisce le sue regole spirituali, morali, di ogni altro genere.

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซFate attenzione, vegliate, perchรฉ non sapete quando รจ il momento. รˆ come un uomo, che รจ partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerร , se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo allโ€™improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!ยป.

San Pietro dona questa regola ai presbiteri, perchรฉ possano essere pastori veri del gregge loro affidato: โ€œEsorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi รจ affidato, sorvegliandolo non perchรฉ costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirร  il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisceโ€ (1Pt 5,1-4). Mentre San Paolo insegna come Lui ha vigilato su se stesso: โ€œInfatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto come Giudeo per i Giudei, per guadagnare i Giudei. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anchโ€™ioโ€ (1Cor 9,19-23). Chi non vigila su se stesso, mai potrร  vigilare sugli altri. Essendo obbligo vigilare sugli altri, รจ piรน che necessario vigilare su se stessi. Senza vigilanza non entriamo noi nel regno eterno di Dio, non aiutiamo gli altri perchรฉ vi entrino. Condanniamo i nostri fratelli alla perdizione eterna per omissione grave.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci essere vigilanti per noi, per esserlo per gli altri.

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Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .

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