Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 25 Novembre 2020

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Salito a Gerusalemme, Gesรน si prepara alla Passione: lo sguardo sul tempio mette in questione il senso del tempo, il volgere al termine dei tempi burrascosi degli uomini, e persino dei cieli. Eppure, dirร  poco dopo, โ€œquando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicinaโ€ (Lc 21,28). Ma come arrivare a questo compimento?

Oggi la nostra attenzione si concentra sulle parole di Gesรน che da un lato annunciano persecuzioni, manifestazioni di tradimento e odio, lacerazioni e uccisioni, dallโ€™altro riconoscono proprio in queste il dischiudersi di possibilitร  di vita. Cโ€™รจ una pienezza di vita che puรฒ nascondersi nel ritrovarsi โ€œtestimoniโ€, nel rendere la propria martyrรญa nelle prove. E non per particolari meriti o per capacitร  oratorie di difesa, bensรฌ per il restare in ascolto, un ascolto coraggioso e profondo del Signore Gesรน, perchรฉ sarร  lui a darci โ€œparola e sapienza, cosicchรฉ i vostri avversari non potranno resistere nรฉ controbattereโ€ (Lc 21,15). Cosรฌ sarร  possibile che le avversitร  โ€œsfoceranno per noi in testimonianzaโ€ (come traduce Silvano Fausti). Gesรน aveva giร  invitato i suoi a non preoccuparsi โ€œdi come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perchรฉ lo Spirito santo vi insegnerร  in quel momento che cosa direโ€ (Lc 12,11-12; cf. At 6,10).

Gesรน assicura che โ€œnemmeno un capello del vostro capo andrร  perdutoโ€(Lc 19,18), come aveva detto di non temere coloro che โ€œuccidono il corpo e dopo questo non possono fare piรน nullaโ€ perchรฉ โ€œanche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete piรน di molti passeri!โ€ (Lc 12,4.7).

La salvezza viene dalla nostra โ€œperseveranzaโ€, cosรฌ conclude qui Gesรน. Si tratta di quella costanza e fermezza, quella pazienza attiva, libera e responsabile, che permette di โ€œrimanere sottoโ€, di stare nonostante…, attendendo con fiducia e speranza la venuta del Signore. La perseveranza รจ quella โ€œmodalitร  di stare-dentro alle situazioni di vita che implicano sofferenza, prova, dolore, senza negarle, senza aver paura di chiamare in causa anche Dio, ma gridando a gran voce il desiderio di uscirne, la volontร  positiva di portare avanti un progetto di vita che non si adagi nella rassegnazione, come in una specie di morte anticipataโ€ (Lino Dan). รˆ un parlare con Dio, come fa Giobbe, come fa il salmista che continuamente e tenacemente dialoga con il suo Dio.

Questa stessa perseveranza รจ lโ€™ascolto che permette di dare frutto: โ€œIl seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranzaโ€ (Lc 8,15). Infatti, โ€œtutto ciรฒ che รจ stato scritto prima di noi, รจ stato scritto per nostra istruzione, perchรฉ in virtรน della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza. E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti sullโ€™esempio di Cristo Gesรนโ€ (Rom 15,4-5)!

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sorella Silvia


Fonte

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