Servo.
Eโ il termine che risuona nel leggere la pagina odierna.
Eโ una parola particolare in quanto, in primo luogo, รจ sia un sostantivo che la prima persona presente di un verbo e, nelle due accezioni, assume significati apparentemente opposti.
Il sostantivo indica una persona โ schiava โ di un altra, che deve ubbidire ai suoi ordini.
Il verbo significa invece โ utile โ.
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โ Io servo โ equivale infatti ad โ io sono utile โ.
Come dicevo sopra i due significati sembrano antitetici ma, se ben ci pensiamo, non รจ proprio cosiโ e lโautore del Vangelo โ gioca un poโ โ con questi termini per donarci un messaggio.
Il servo ( sostantivo ), infatti, รจ anche โ chi si mette al servizio โ.
In questo senso siamo tutti chiamati, in quanto cristiani, ad essere โ servi โ, cioรจ a โ metterci a servizio โ del Regno diffondendolo tramite la nostra testimonianza di vita e lโincessante invito ai fratelli ad avvicinarsi alla Parola.
Eโ questo il nostro โ servizio โ, a cui non dobbiamo mai sottrarci.
Se ci impegniamo in questa opera โ saremo utili โ nella nostra โ inutilitร โ!!!
Lโ โ inutilitร โ a cui fa riferimento il testo sta infatti a significare โ assenza di utile economico, di vantaggio per se stessi โ.
Il servizio al Regno, pertanto, non va reso โ per un utile economico o per avere prestigio o per vanagloria โ ma perchรฉ, in quanto figli di Dio, siamo chiamati e ci piace farlo in maniera gratuita, senza ricevere elogi o complimenti ma con quella umiltร che ci porta a non gonfiarci e a farci esclamare โ abbiamo fatto quanto dovevamo fare โ.
Stiamone certi, se assumiamo questa logica di โ servizio utile โ al Regno ma al contempo โ inutile โ per un mondo ancorato alla sola materialitร , saremo pienamente soddisfatti, pienamente uomini, perchรฉ avremo realizzato la nostra vera vocazione.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
