don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 30 Ottobre 2020

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IN CRISTO E’ LECITO IL COMPIMENTO DELLA LEGGE NELL’AMORE

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La misericordia, unica risposta ai mali dell’uomo, squarcia ogni velo d’ipocrisia e lascia senza parole. Quante volte ci ritroviamo cosรฌ, come i farisei dinanzi al Signore e al suo amore, ammutoliti, schiacciati dai nostri ipocriti moralismi che ci tagliano la lingua.

Gesรน ci fissa oggi diritto negli occhi, e punta al nostro cuore con una domanda che รจ un dardo infuocato: “รจ lecito amare?”. Quale trappola abbiamo escogitato per non amare, per non fare del bene? In quale casella delle nostre alchimie legalistiche abbiamo relegato la suocera, il marito, il collega, con l’unico scopo di silenziare la coscienza e auto-giustificarci, per non umiliarci, chiedere perdono e avere misericordia?ย 
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La radice del problema รจ sempre nel cuore, per questo il pubblicano salito al Tempio a pregare si percuote il petto, riconoscendo che รจ lรฌ l’origine dei suoi peccati e delle sue sofferenze. Nel parallelo di Matteo la domanda di Gesรน รจ piรน articolata: “E’ lecito di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?”. E’ evidenteย il paradosso: fare il male e togliere una vita non รจ mai lecito.ย 

Ma Gesรน, indignato e rattristato per la durezza del cuore dei farisei, vuole togliere il velo di menzogna che ha chiuso i loro occhi. E la stessa domanda giunge oggi al nostro cuore: perchรฉย รจ lรฌ dove si decide di fare il bene o il male, se dare la vita oppure toglierla. E’ nel cuore, nel segreto del nostro intimo che amiamo o disprezziamo, ci doniamo o ci chiudiamo;ย รจ nel cuore che violiamo il sabato, senza che nessuno possa vederci.ย 

E’ sempre lecito e doveroso amare, รจ sempre illecito fare il male e uccidere.ย Eppure compiamo l’illecito senza curaci della Legge e del Sabato, anzi; ingannati dal demonio ci convinciamo che il male sia bene, e non amare sia “lecito”.ย Il cuore รจ lontano da Dio, il sabato รจ solo un pretesto per vivere nell’ipocrisia di una vita falsa e doppia, purtroppo accecata dall’illusione della pretesa giustizia esteriore derivante dal rispetto di codici e leggi, nel cui nome dimentichiamo la misericordia.ย L’ipocrisia dei farisei li condurrร  a volere la morte di Gesรน, a deciderla nel loro cuore, e proprio in giorno di sabato!
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Gesรน parla oggi al nostro cuore, laddove il suo amore vuol scendere per sanarci.ย Se nel nostro cuore – e in giorno di sabato – siamo capaci e riteniamo lecito decidere di peccare, di uccidere con i giudizi, con le concupiscenze, con le passioni, come non potrebbe essere lecito amare, perdonare, sanare, salvare? Il paradosso con il quale oggi il Signore viene a visitarci per trarci fuori dalla trappola della menzogna e dell’ipocrisia che stringe il nostro cuore, ci indica dove dobbiamo guardare, dove inizia la vera conversione.ย 

L’autentico compimento della Legge si realizza attraverso la circoncisione del cuore: i segni visibili nella carne, come le opere esibite per essere ammirati, possono costituire, sovente, l’alimento che rinforza e fa crescere l’uomo vecchio, incapace di ereditare la Vita Eterna e, peggio, di sbarrarne l’accesso ai piรน piccoli e ai piรน deboli.
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La libertร  รจ un dono inestimabile, che scaturisce da un cuore “graziato”. Chi non ha conosciuto la folle misericordia di Dio, la sua testarda tenerezza, รจ ancora schiavo della propria pretesa giustizia, altrimenti chiamata orgoglio; il suo cuore รจ indurito e si illude di compiere la volontร  di Dio mettendo insieme un povero puzzle di regolette appena rispettate.ย 

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Gesรน ci parla per farci finalmenteย tacere, perchรฉ รจ il silenzio che apre le porte alla libertร . Solo quando ci renderemo conto di “non avere risposta” perchรฉ presi in flagrante, Gesรน potrร  prenderci per mano, guarirci e inviarci in missione nella vita.ย Proprio la domanda: “E’ lecito?” ci smaschera. Vediamo che cosa significhi per noi, seguendo il parallelo di Matteo che vi aggiunge l’esempio di Davide che si cibรฒ dei pani dell’offerta riservati ai sacerdoti. “Era lecito?”. Secondo la Legge no, erano riservati al culto e a loro, che di essi vivevano. Come, ad esempio, non era lecito perdonare un’adultera, bisognava lapidarla e cosรฌ “estirpare il male dal Popolo”.ย 

La domanda quindi รจ sottile e rivela se nel cuore alberga l’ipocrisia. Quel “รจ lecito” di Gesรน รจ stato immerso nella sua misericordia, la madre della libertร . Per questo oggi per noi suona cosรฌ: “รจ lecito” prendere su di sรฉ il peccato di una moglie adultera? Magari non ci ha tradito con un amante, anche se la domanda varrebbe lo stesso, ma non ha avuto le attenzioni che ci aspettavamo, le camice sono tutte da stirare, non ha pagato le bollette e ora siamo andati in mora, mentre ha fatto l’ennesima spesa pazza, il sesto paio di scarpe: “รฉ lecito” perdonarla, avere pazienza e accoglierla cosรฌ com’รจ, con le sue ansie e nevrosi? “E’ lecito” comprenderla e giustificarla, pensando bene di lei, che รจ in un momento difficile, la malattia della madre, i bambini che non le danno tregua, e una stanchezza che sfiancherebbe un toro…ย 

“E’ lecito” essere liberi al punto di non difendersi e offrirsi completamente al prossimo? “E’ lecito” amare il peccatore, e dargli da mangiare ciรฒ che non gli spetterebbe, il “pane” riservato al culto, ovvero il corpo di Cristo fatto carne in noi? Eh sรฌ, perchรฉ ben prima della comunione sacramentale ai divorziati risposati il Signore ci chiama a “dare noi stessi da mangiare”… Stai offrendoti a chi non avrebbe diritto a nulla di te? I pastori, i catechisti, stanno annunciando che solo l’amore al nemico – che per la Legge era un assurdo – salva davvero i peccatori? E’ questo il cammino che stiamo presentando a chi ha divorziato e vorrebbe accostarsi ai sacramenti? Forse no, perchรฉ pensiamo che รจ impossibile perdonare un marito violento, che ha tradito andandosene con una ventenne e lasciando soli moglie e tre bambini. Impossibile all’uomo vecchio, ai “farisei” di ogni generazione. Ma proprio l’annuncio sorprendente di Gesรน mette a “tacere” il moralismo arido e senza amore di chi si difende con la Legge.ย 

Al centro della questione non รจ la comunione sacramentale; รจ piuttosto la fede, che sa rispondere alla domanda se “sia lecito” perdonare settanta volte sette e morire per amore di un nemico. Perchรฉ รจ questo il vero compimento della Legge! Ma perchรฉ si dia nei cristiani รจ necessario che siano iniziati alla fede: se non sono “presi per mano” dal Signore e accompagnati in un cammino dove possano sperimentare la “guarigione”, non saranno mai “congedati” per vivere da cristiani. Solo nell’iniziazione cristiana si diventa figli di Dio liberi dall’acqua stagnante che appesantisce il cuore di unย “idropico spirituale”ย come tutti siamo, e che per questo รจ incapace di amare. E’ questo l’autentico percorso di penitenza auspicato da molti padri sinodali per i divorziati risposati.ย 

Ben prima della comunione sacramentale i peccatori hanno bisogno urgente dell’amore fatto carne nei cristiani. Esso รจ molto piรน che “lecito”, รจ un diritto! Solo cosรฌ incontreranno Cristo vivo nella propria vita, e potranno aprirsi alla penitenza e alla conversione, e perdonare come si รจ stati perdonati. Perchรฉ il problema รจ nel cuore, dei farisei come dell’idropico. E’ lรฌ che tutti abbiamo bisogno di essere “guariti”. Poi il Signore ispirerร  soluzioni che non siano toppe su un vestito grezzo, ma vino nuovo in otri nuovi, perchรฉ Dio, nella sua Chiesa, fa nuove tutte le cose, e non esiste caso disperato che in Cristo non trovi “guarigione” e vita nuova.ย Si puรฒ cercare un coniuge che ci ha lasciati vent’anni prima e riconciliarcisi, eccome, perchรฉ Cristo รจ risuscitato, e nessun peccato ha piรน potere su di Lui!ย 

Ci si puรฒ umiliare per amore nell’amore di Cristo, chiedere perdono a chi ci ha fatto del male, facendo cosรฌ “lecito” quello che la “durezza dei cuori” ha reso illecito perchรฉ divenuto ormai impossibile. Ma se Cristo la rende possibile, allora ogni follia รจ “lecita”,ย anche vivere come fratello e sorella nonostante anni di rapporti sessuali,ย se si tratta di “tirare fuori”, ovvero risuscitare, “un asino o un bue caduti nel pozzo” della morte.ย Nel Signore crocifisso รจ stato “lecita” la piรน grande ingiustizia, perchรฉ potessimo essere liberati, sciolti dalle catene dell’orgoglio per amare oltre la morte. Amando cosรฌ, infatti, Gesรน si รจ giocato la vita, perchรฉ ciascuno di noi, e ogni nostro matrimonio, fuori legge a causa dei peccati, fosse riaccolto dall’Autore della Legge che la fa possibile e la compie nel piรน debole degli uomini:ย “Quando Gesรน nelle sue parabole parla del pastore che va dietro alla pecorella smarrita, della donna che cerca la dracma, del padre che va incontro al figliol prodigo e lo abbraccia, queste non sono soltanto parole, ma costituiscono la spiegazione del suo stesso essere ed operare. Nella sua morte in croce si compie quelย volgersi di Dio contro se stesso nel quale Egli si dona per rialzare l’uomo e salvarloย โ€” amore, questo, nella sua forma piรน radicale” (Benedetto XVI,ย Deus Charitas Est, 12).ย 


AUTORE: don Antonello Iapicca
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