Il Vangelo di oggi vuole insegnarci a fuggire da una fede โ disincarnata โ, fondata sullโosservanza dei precetti, sullโimpeccabilitร dei riti e non sullโamore.
Per capire a che punto รจ il nostro percorso di fede analizziamoci a partire da questo brano e vediamo se i nostri comportamenti assomigliano piรน a quelli dei farisei o a quelli di Gesuโ.
Quelli dei farisei si riassumono in tre verbi: โ stavano ad osservarlo, tacquero, non potevano rispondere nulla โ.
I farisei, gli ipocriti, osservano qualcuno non perchรฉ vogliono imparare da lui ma perchรฉ cercano un pretesto per metterlo in cattiva luce.
Chiediamoci allora: capita anche a noi, nelle nostre comunitร , nei nostri luoghi di lavoro, di osservare qualcuno che โ spicca per le sue qualitร โ solo per vedere se compie qualche errore che ci consente di attaccarlo?
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Secondo verbo: tacquero.
Interrogati dal Maestro su se fosse lecito o meno โ guarire โ una persona di Sabato, da veri ipocriti non rispondono, non hanno il coraggio di prendere posizione.
Chiediamoci allora: di fronte a chi ci interroga, a chi ciย sprona a metterci in gioco, a spendere noi stessi per contribuire alla โ guarigione โ dei fratelli, diciamo si o, ipocritamente, taciamo per non farci coinvolgere?
Non potevano rispondere nulla.
Ecco il risultato pratico di chi prova a contrastare la Veritร : non puรฒ rispondere nulla dinanzi al suo operato.
Non mettiamoci, pertanto, nelle condizioni di โ non poter rispondere nulla โ dinanzi a chi, sia esso collega, amico, fratello di comunitร , da noi osteggiato, ci dimostra cosa รจ il bene; al contrario, iniziamo ad โ osservare โ questo testimone di Cristo non per metterlo in difficoltร ma per imparare da lui a metterci a servizio del Regno con amore e a non tacere, a non rimanere muti, indifferenti, dinanzi allโimpegno che ci viene chiesto.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
