p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 22 Ottobre 2020

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La questione del male non รจ una questione secondaria che noi pensiamo di potere risolvere negandola con un bello smartphone o unโ€™auto teleguidata o con lโ€™ultima legge sulla privacy. Il male non puรฒ essere vissuto come una โ€œbrincadeiraโ€, una buffonata: il male va vissuto in modo serio perchรฉ รจ cosa seria.

Sembra che la pubblicitร  abbia la meglio su qualsiasi problema da affrontare. La povertร , se non scelta e vissuta ma subita come miseria, รจ un male. Quante persone povere noi troviamo per strada con lโ€™ultimo i-phone o il penultimo? Ci viene da dire: ma non รจ povero? Forse รจ ancor peggio: รจ talmente misero dentro da non sapere distinguere il bene dal male e il fatto che vi sono delle prioritร  nella vita che non possono essere messe in secondo piano. Il piรน povero diventa la vittima preferita della pubblicitร . Proviamo a pensare a quante famiglie si sono indebitate perchรฉ con un bel finanziamento della banca tu puoi avere di piรน pagandolo un poโ€™ per volta, fino a non avere piรน possibilitร  di pagare.

Il prendersi cura delle cose e delle persone chiede di prendere posizione di fronte a ciรฒ che รจ bene e ciรฒ che รจ male: non possiamo fare finta di nulla dicendo che โ€œma sรฌ se รจ quello che vuole luiโ€, oppure โ€œcosa ci vuoi mai fareโ€, o, peggio ancora, โ€œmah รจ lo stesso, una cosa vale lโ€™altraโ€. Sono falsitร  che nella piccolezza della loro falsitร  rovinano la vita, poco alla volta, giorno dopo giorno. Mi viene da pensare: cosa guardiamo di piรน un video o il cielo? Stiamo piรน a contatto con la terra, con una pianta oppure col catrame e una scrivania?

Ci siamo illusi di poterci costruire dei posti e degli stati sicuri alla faccia dei piรน poveri e ci troviamo terrorizzati di fronte alla ferocia di coloro che abbiamo tentato di annientare. Ciรฒ che รจ peggio รจ che siamo impauriti perchรฉ parte di una societร  in decadenza che ha paura della sua ombra, che cerca sicurezze anzichรฉ vita. Mi viene da dire che la gran parte dei migranti che vengono a noi sono la nostra salvezza perchรฉ ci portano quella vita che noi non siamo piรน capaci nรฉ di dare nรฉ di vivere, soprattutto quando siamo โ€œfissatiโ€ sulla Covid.

Prendersi cura di qualcosa e di qualcuno chiede amore e tenerezza, ma deve essere un amore e una tenerezza feroce che non accetta la manipolazione, che non accetta le falsitร , che non accetta il buonismo ma ricerca lโ€™autenticitร . Non possiamo lasciarci attraversare da qualsiasi cosa pensando che questo sia bontร , questa รจ una presa in giro della vita per asservire la vita alle vendite promozionali o ai giochini del lotto, schiavi di risultati sempre meno veri e sempre piรน disumani.

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Il no deve essere feroce, convinto, fermo, non puรฒ indietreggiare. Il fuoco che Gesรน รจ venuto a portare sulla terra la dice lunga sulla vera bontร  del nostro essere. Vuole che si accenda questo fuoco che รจ il dono dello Spirito Santo che divide il bene dal male e che unisce intorno al bene. รˆ fuoco che purifica come il fuoco nella fornace che divide le cose spurie dal buon metallo. รˆ fuoco che brucia e scotta. Non condanna ma evidenzia ciรฒ che รจ bene e ciรฒ che รจ male. E scotta, scotta e brucia in noi ciรฒ che รจ male. Questo fa male ma alla lunga fa bene perchรฉ ci rende piรน veri e autentici.

Il fuoco รจ il frutto della missione di Gesรน e deve essere il frutto della nostra missione di vita per noi e per il prossimo. Nellโ€™eucaristia noi riceviamo lo Spirito non per la scomunica ma per la salvezza, per il risveglio del nostro desiderio piรน vero e umano. รˆ fuoco, questo, che neanche le acque degli inferi possono estinguere, come leggiamo nel Cantico dei Cantici (8,6). รˆ lโ€™amore di Dio per lโ€™uomo e dellโ€™uomo per lโ€™uomo, che sgorga dal costato trafitto del Crocifisso.

Il fuoco acceso รจ il desiderio di Gesรน di potere fare pasqua con noi, come passaggio di salvezza che chiede la sofferenza del dono della croce. Lโ€™amore divide dal male. Solo chi ama sa dire di no perchรฉ nellโ€™amore si accende quel desiderio di bene che non ha bisogno di giudicare e condannare, ma chiede giudizio e discernimento per scegliere un bene piรน grande. Questa divisione crea guerra, ma รจ guerra pacifica che non accoglie il male della violenza. รˆ guerra pacifica che affronta il male con fermezza sapendo che la tentazione della violenza bussa 24 ore su 24 alla porta delle nostre giornate.

Lasciarci avvolgere dal fuoco dello Spirito di amore che brucia in noi spingendoci alla ricerca sempre nuova e quotidiana di ciรฒ che รจ bene, bello e buono per la nostra vita, รจ cosa buona e giusta. Non mi interessano le vittorie elettorali, mi interessa il bene che una persona fa indipendentemente dallโ€™attesa di avere piรน voti alla consultazione successiva. รˆ cosa difficile da accettare ma รจ cosa veritiera: la divisione รจ via per potere vivere e accogliere quanto ci viene donato dallโ€™alto per ritrovare oggi una nuova unitร  di vita, seguendo il Bel Pastore che รจ il Buon Samaritano che da ricco che era si รจ fatto povero, per prendersi cura di noi, di tutti noi.


AUTORE: p. Giovanni Nicoliย 
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