don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 11 Ottobre 2020

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L’appetito di Te

A stomacare il Re, alla fine, non fu tanto il fatto che gli invitati alle nozze gli rifiutarono la loro presenza. Il suo cuore si rattristรฒ per le bugie con le quali tentarono di giustificare quel rifiuto: chi un affare da concludere, chi un bue appena comprato da portare a spasso per la campagna, chi un impegno sopraggiunto poc’anzi. Capita sempre che i perdenti trovino delle scuse mentre i vincenti si inventino delle soluzioni. Fatto sta che alla festa indetta dal re gli invitati diedero buca. Qualcuno fece il bulletto facendo finta di non aver ricevuto l’invito, altri fecero spallucce, altri ancoraย ยซandarono chi al proprio campo, chi ai propri affariยป. Altri, poi, infastiditi dalla gioia del re, usarono i pugni per rispondere all’affetto: ยซPresero i suoi servi, li insultarono e li ucciseroยป รจ la diagnosi di quell’invito rifiutato.

โ€œMetti un bel vestito che ti porto fuori a cenaโ€ pare fosse stato scritto come annuncio. Gli invitati, perรฒ, non seppero abbinare il vestito alla felicitร . Non s’accorsero, nel mentre rifiutavano, che ยซciรฒ che uno rifiuta in un minuto non glielo restituisce l’eternitร ยป (F. Schiller). A tutti, ovviamente, capitano degli imprevisti: in ogni lista nozze c’รจ un margine che oscilla tra gli invitati che si vorrebbero partecipi e gli inviti accolti. E’ veramente libero colui che rifiuta un pranzo o una cena senza sentire il bisogno d’inventarsi una scusa: forse dovevano finire di farsi deludere da qualche aspettativa per poi entrare piรน tardi alla festa? O, al piรน, non trovarono in loro le forze per gioire della felicitร  del Re? Fatto sta che il sospetto serpeggia tra le righe: non รจ che, per gelosia, volessero boicottare una gioia che sentivano di non possedere? Non sarebbe la prima volta, nemmeno l’ultima. Oppure, gli invitati, erano gente senza piรน appetito: โ€œAl povero manca il pane e al ricco l’appetitoโ€ diceva il nonno. La nonna: โ€œDio dร  il cappone al ricco e al povero l’appetitoโ€. Festa rovinata per mancanza di pubblico?

Figuratevi!
L’appetito vien guardando piรน che mangiando: ยซLa festa di nozze รจ pronta (โ€ฆ) Andate ora ai crocicchi delle strade, tutti quelli che troverete chiamateli alle nozzeยป. La festa, dunque, si farร  lo stesso, a maggior ragione: il sabotaggio non รจ riuscito, il Re non accetta d’annullare il tutto per la mancata partecipazione del pubblico invitato. Alle aspettative disilluse, rilancia la quotazione delle sue piรน che valide ragioni: si sposa il figlio! Eccoli, dunque, gli invitati che popoleranno la sala: rachitici, strabici, mignotte e filibustieri, gente-rotta, miscredenti e farabutti. Vengono dai crocicchi come fossero paesi, popolano le notti a suon d’insonnie, odorano come chi non frequenta l’acqua da una vita. Eppure, a ben guardare, รจ grazie a loro che la festa si accende: spostano l’appuntamento, evitano d’andare a rubacchiare, posticipano un impegno. Si liberano perchรจ si sentono onorati di essere stati invitati direttamente dal re. Gli altri, quelli del gran torto, avevano piรน cibo che appetito: loro, invece, sono tutta gente che ha piรน appetito che cibo. Gli altri era gente che andava sempre a scuola, in chiesa: โ€œPresente!โ€ rispondevano in coro, con il grembiulino stirato. Loro, invece, erano sempre segnati con il rosso di un’assenza: โ€œI grandi assentiโ€ li soprannominavano a scuola, in chiesa. Sempre sul punto d’essere bocciati, crocifissi, bollati e derisi. Poi, una mattina, improvvisamente entra in chiesa il re, si siede, e invece di chiedere ai presenti la giustificazione per l’assenza domanda la motivazione della presenza. โ€œPerchรจ si รจ sempre venuti, maestร ! Perchรจ bisogna venirci, รจ festa di precetto. Ci รจ stato detto di farlo, altrimenti Dio si arrabbiaโ€. Il posto รจ occupato, l’invitato รจ presente: tutto chiaro. Il cuore, perรฒ, รจ altrove.

Esserci รจ scegliere d’esserci: rifiutare รจ sempre una sicurezza, scegliere รจ una complessitร . La prova del nove sarร  quando il re si siederร  per cenare: saprai che รจ la persona giusta per quella cena quando l’altro non avrร  bisogno di controllare lo smartphone mentre starร  seduto accanto a te. Chi non ha piรน appetito ha sempre tantissime cose da fare: come al tempo della scuola, perรฒ, le giustificazioni per le assenze sono quasi tutte bugie. Chi, invece, ha fame, si siede e ringrazia: la sua presenza รจ la forma di contestazione piรน bella verso chi ha la pancia piena. โ€œContestareโ€ รจ un verbo sublime: con-te-stare. โ€œStare con te, maestร ! L’appetito vien guardandoTiโ€. Buon appetito!

Commento a cura di don Marco Pozza

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(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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