don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 4 Ottobre 2020

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Appropriazione indebita di vigna

Erano dei semplici amministratori. Poi, una mattina, si son svegliati con un sogno sconfinato: diventare padroni a tutti gli effetti. La qual cosa, badate bene, non รจ affatto cagione di paternale a priori: a chi non piace, raggiunta una vetta, tentarne un’altra? Loro, perรฒ, han tentato di intestarsi la vigna per vie traverse: deprendandone la proprietร , uccidendo i servi preposti (dal padrone stesso) per la riscossione, freddando l’unico avente diritto dell’ereditร  per via dinastica: suo figlio. L’accusa, stante alle indagini evangeliche, รจ da giramento: una sorta di appropriazione indebita, tutt’al piรน di distrazione di bene immobile appartenente ad altri. Una sorta di peculato agricolo, commesso da chi ne aveva il possesso in ragione di un ufficio affidatogli da altri. Robe d’altri tempi, comunque: peccato soltanto che i ladri non conoscano la storia delle cose che rubano. Nemmeno la destinazione d’uso delle cose che hanno depredato. Puoi impedire ad un uomo di non rubare, ma non di essere ladro: dunque ยซascoltate un’altra parabolaยป.

Ancora una vigna: terra da lavorare, viti da potare, grappoli da spremere, il contratto da rispettare. Poi, un giorno, la gola โ€“ ch’รจ un viziaccio di quelli tosti โ€“ ha la meglio sulle mani: โ€œA che pro lavorare per il padrone, farlo guadagnare sul nostro sudore, mentre per noi sono solo spiccioli?โ€ si chiedono gli affittuari. Da qui alla bozza di un nuovo contratto fai-da-te il passo รจ breve: botte coi bastoni, omicidio colposo, lapidazione in diretta. Temeva d’averci visto male il padrone, la qual cosa โ€“ questa sua apparente ingenuitร  professionale โ€“ lo rende ancora piรน avvilito: ยซMandรฒ di nuovo altri serviยป, quasi a non voler credere che ci fosse qualcuno che alla fiducia d’avere avuto in affitto una terra rispondesse con una bastonata fin quasi esagerata: โ€œVedrai che si sono sbagliati, mi avranno riferito in malo modo. Che valga anche per loro la presunzione d’innocenzaโ€. Ancora pestaggi, invece: brutali, immeritati, ingrati.

โ€œNon ci posso davvero credere โ€“ รจ il retropensiero del padrone -: davvero ho dato fiducia a gente col cuore di ferro? Provo l’ultima, mi pare quasi impossibile!โ€ E’ l’ultima chiave del mazzo, di solito, ad aprire la porta. Stavolta, perรฒ, la porta della vigna resta sbarrata, il padrone รจ tenuto fuori: ยซSu uccidiamolo (il Figlio), avremo noi la sua ereditร ! Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo ucciseroยป. Proprio cosรฌ, padrone: tu hai dato loro la tua fiducia e loro/noi ti abbiamo dato la nostra rabbia, l’ingordigia ghiotta di chi vorrebbe essere padrone invece che amministratore. Di chi non sa stare al proprio posto: ยซSe si ammazza un uomo, si รจ un assassino โ€“ scrive Jean Rostand -. Se si ammazzano milioni di uomini, si รจ un conquistatore. Se li si ammazza tutti, si รจ un Dioยป. Si pensa d’essere Dio, coscienti di non esserlo.

Un delitto passionale oppure un’avarizia in fase acuta? Chi ascoltรฒ la parabola gridรฒ: โ€œMorte agli assassini, galera a vita. Che marciscano!โ€ Il padrone della vigna, invece, รจ l’unico a non perdere il lume. Nessuna vendetta eccetto la punizione di vedersi svuotato il conto della fiducia accreditata loro anzitempo: ยซLi farร  morire miseramenteยป. Da collaboratori fidati del padrone (ha siglato Lui il contratto in essere) a gentaglia della quale non fidarsi piรน. La vigna, perรฒ, non diventerร  una discarica abusiva: quella vigna ha una storia tutta sua, nasconde dei segreti, รจ memoria di mille rinunce, di altrettante ore donate gratis per far sรฌ che fruttasse. Lunga vita a quella vigna, allora, che verrร  proposta ยซin affitto ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempoยป. La vigna รจ la vigna: non perchรจ รจ stata lavorata da dirigenti licenziosi diventerร  immondezzaio. Resterร  vigna ad oltranza, ma cambierร  la gestione: quella vigna – il padrone sa cosa c’รจ in gioco – anche lui l’ha ereditata. Poi, per sentirla sua, l’ha rimessa in gioco. Al padre, nell’atto di riceverla, non promise di raddoppiare il fatturato: con onestร  gli disse semplicemente che se qualcuno avesse provato ad offendere la storia nascosta in quella terra si sarebbe scavato la fossa con i suoi denti.

Commento a cura di don Marco Pozza

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(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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