Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 18 Settembre 2020

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Il seminatore, il seme, il terreno: sono i tre soggetti principali che compaiono nella parabola che ci viene proposta oggi. Va detto che molto spesso la predicazione ha posto lโ€™accento sul terzo elemento, una scelta motivata da unโ€™esigenza di ordine etico, con il rischio perรฒ di ridurre la parabola a una dimensione meramente โ€œmoralisticaโ€, mentre essa ha una valenza anzitutto rivelativa.

ย Il soggetto piรน importante รจ infatti il seminatore, anche se non trova grande spazio nel racconto. E come non cogliere nel seminatore Gesรน stesso, e dietro a lui il Padre, Dio? Siamo qui di fronte a una vera e propria parabola in atto. Con quel โ€œmentre seminavaโ€ (v. 5), Gesรน non fa che descrivere ciรฒ che lui stesso sta facendo: sta gettando il seme della Parola. E lo fa senza parsimonia, senza calcolo, su ogni genere di terreno, perchรฉ il suo intento รจ raggiungere tutti, tutti. Sรฌ, colpisce la prodigalitร  di questo seminatore, che mostra una generositร  esorbitante, eccessiva, fino allo spreco. Esponendosi anche allโ€™insuccesso.

ย La parabola non ci presenta un contadino maldestro e sciupone, vuole invece trasmetterci lโ€™illimitata fiducia, il sogno di chi continua a seminare con larghezza, confidando nella forza potente delseme. Ha in sรฉ una grande forza il seme, eppure non esercita imposizioni, proprio come la Parola che Gesรน dispensa a piene mani: รจ umile, paziente, conosce successi e fallimenti, รจ disposta a correre il rischio di essere calpestata e soffocata. Perchรฉ accetta di misurarsi con la nostra libertร , con il terreno che noi siamo disposti a offrirle.ย 

Non inganni il fatto che, nella parabola, in tre casi su quattro il seme appaia sprecato. Si colga piuttosto il crescendo: dalla โ€œstradaโ€ dove il seme non trova neppure la possibilitร  di attecchire, alla โ€œpietraโ€ dove germina ma ha vita breve, ai โ€œroviโ€ dove cresce ma viene soffocatoโ€ฆ e finalmente il โ€œcento volte tantoโ€! รˆ qui il vertice della parabola: la possibilitร  di un frutto incredibile. Oltre la strada e le pietre e i rovi, cโ€™รจ una terra che accoglie e dร  frutto. E quale frutto! E cโ€™รจ la fiducia tenace, ostinata, di un seminatore che non si lascia paralizzare dalla deludente esperienza di terreni che non danno quanto sperato. Non cโ€™รจ qui forse un invito alla speranza per quanti si fanno seminatori di una parola di vita, a cominciare dai genitori che cercano di immettere nel cuore dei figli germi di bellezza e che hanno spesso lโ€™impressione di aver seminato inutilmente?ย 

Ci รจ consegnato dunque un atto di fiducia nella potenza del seme, ma anche un monito: โ€œFate attenzione a comeย ascoltate!โ€, dirร  Gesรน pochi versetti oltre il nostro testo odierno (Lc 8,18). Il โ€œcomeโ€ ci rinvia alla qualitร  del terreno che apprestiamo al seme della Parola. Badando di non cedere alla tentazione di rinchiudere gli altri in una delle quattro tipologie di terreno, quando in realtร  รจ nel nostro cuore che trovano spazio i vari terreni. Siamo noi ora la strada, ossia ascoltatori superficiali, distratti; ora il terreno pietroso, ascoltatori senza profonditร , dallโ€™entusiasmo facile, โ€œper un certo tempoโ€; ora il terreno infestato dai rovi, dove prevalgono le preoccupazioni mondane, i piaceri, il fascino della ricchezzaโ€ฆ

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Ma cโ€™รจ anche la possibilitร , per ciascuno di noi, di โ€œun cuore bello e buonoโ€ che porta frutto โ€œcon perseveranzaโ€. E cโ€™รจ, prima ancora, lโ€™inesauribile pazienza di Dio che non si stanca di seminare in noi la sua parola e, nonostante i nostri rifiuti, continua a mettere fiducia in noi.

fratel Valerio


Fonte

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