don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 30 Agosto 2020

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Lezioni d’innamoramento

La felicitร  si potrร  scegliere in qualunque tormento. il che รจ come dire: โ€œSe non avete un amore tormentato, ve ne verrร  assegnato uno d’ufficioโ€. Il pescatore di Galilea ha una storia d’amore in corso con Dio: โ€œSei il Mioddio!โ€ gli ha dichiarato qualche giorno indietro. L’Altro, subito, ad andargli dietro: โ€œTu sei Pietro, la mia roccia. Il nostro amore non crollerร , fidati!โ€ Che non crollerร  non significa affatto che si vivrร  sempre felici e contenti: Pietro, questo, mica lo immaginava forse.

Ciรฒ che s’immaginava era, il giorno dopo, di portarsi a spasso Cristo per le sue vie: lui, creatura, davanti e Lui, il creatore, dietro. Cosรฌ s’immaginava la loro storia-a-due: il Maiuscolo a convalidare le rotte del minuscolo. Fino a quello strattone che l’ha rimesso in sesto, rimettendo tutto in perfetto ordine:ย ยซVร  dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perchรจ non pensi secondo Dio, ma secondo gli uominiยป.ย Da roccia โ€“ fortezza, affidabilitร  โ€“ a scandalo: sasso che t’inciampa, masso sulla strada, rottura di patto. Nessuno, a parte Pietro, riesce a percepire cosa significhi sentirsi dire d’essere scandalo da Cristo, scandalo per Cristo.

Non concepiva appieno, mentre se ne stava acquietato sulla battigia di Cafarnao, cosa significasse quell’amore: che fossero tutte rose-e-fiori forse non si aspettava, ma che costasse cosรฌ tanto in materia di animo, neppure. Fatto sta che non gli riusciva di fare altrimenti: suo malgrado โ€“ quanto mi sono familiari iย malgradoย di Pietro e degli amici suoi โ€“ Iddio lo tormentava. Quell’amore, venuto su tra alti e bassi, era diventata la sua poesia, una creatura a due, a quattro mani. Lui il poeta ispirato, Cristo la Musa ispiratrice: cosa potrebbe fare un poeta, dunque, senza il tormento? Somiglia ad uno che volesse scrivere senz’avere una penna in mano. Una tastiera appresso.

โ€œMettiti dietro, Pietro: quello รจ il posto tuo, altrimenti andiamo a sbattere!โ€ รจ la raccomandazione di Cristo. Le parole, quelle parole, sono come chiodi su un cuore in apnea:ย ยซSe qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda laย suย croce e mi seguaยป. โ€œInnamorarsi cosรฌ รจ un grosso rischioโ€ deve aver pensato quel matto di Pierino-pescatore mentre, a fatica, si sistemava dietro il Cristo. โ€œCerto, amico: ma non innamorarsi di un amore cosรฌ รจ un gigantesco errore. Pensaci!โ€ gli avrร  ribattuto il Cristo fidanzato. Pensarci, per Pietro, significava sentire l’ansia salirgli in petto. Non c’era, perรฒ, un’alternativa:ย ยซSe vuoleยปย gli aveva appena detto Cristo. In materia d’amore, nessun obbligo eccetto la libertร  d’innamorarsi o meno.

E poi, cuore-a-cuore, imparare a parlare al plurale: โ€œSmettila di pensare da solo: inizia a calcolare anche me nei tuoi pensieri. Pensiamoci, pensandociโ€. C’รจ una croce da spartirsi: mica masochismo, รจ che senza cicatrici nessun amore sarร  mai piรน credibile. Senza sofferenza nessuna bellezza sarร  mai da batticuore. Un amore cosรฌ รจ follia, squarcio, panico: Amore, perรฒ, che mai ti farร  sentire il secondo di nessun’altro amore. Forse รจ per questo che quando si รจ innamorati cosรฌ non si riesce manco piรน a dormire: la realtร  ti fa sospettare d’essere migliore dei tuoi sogni. Pietro, questo amore, lo conosce assai: ci si innamora pian-piano, eppoi profondamente. Quando ce se ne accorge, l’amore ha giร  aperto la sua strada.

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Sfiorerร  la maledizione un amore cosรฌ:ย ยซNon penserรฒ piรน a luiย โ€“ a sbraitare รจ Geremia –ย non parlerรฒ piรน nel suo nomeยป. Si diventa matti ad amar cosรฌ, tutta salita, in certe sere controvento, senz’olio. Eppure, maledizione,ย ยซnel mio cuore c’era come un fuoco ardente (โ€ฆ), mi sforzavo di contenerlo, ma non potevoยปย (Ger 20,9). รˆ il dolore dell’innamorato-sedotto: vorresti dire di non esserlo, ma senti d’esserlo dappertutto, ovunque, senza tregua. โ€œAd amare cosรฌ รจ da pazzi scatenatiโ€ deve aver pensato Pietro, Geremia. Marco, il boia depresso, la madre afflitta, l’uomo ferito. La risposta non muta: โ€œPer questo, Pietro, ti ho sempre raccomandato di innamorarti quando sei pronto, non quando ti senti soloโ€.

Amare cosรฌ รจ stare col cuore in perpetua tensione, ma nessuno sarร  mai obbligato a farlo: c’รจ sempre la possibilitร  d’innamorarsi degli attimi invece che delle persone. Piรน semplice.

Commento a cura di don Marco Pozza

(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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