Sono qui dinanzi a te, mio Signore e mio Dio; il nemico della vita mi ha tolto la parola, non riesco a comunicarmi. Tu ritorni e la tua presenza libera il mio io, tu sei lโaltro in cui posso confidare, lโAmico che non sta li a giudicare. La folla dei miei pensieri รจ sconvoltaโฆ ancora una volta non credevo esistesse questo sollievo, ancora pensieri e sentimenti contrastanti che mi spingono a diffidare.
Ma tu, caparbio nella tua regale umiltร , percorri ogni zona della mia vita, mi insegni ad ascoltare, mi annunci che ogni giorno รจ nuovo e cโรจ una nuova occasione per ricominciare lรฌ dove il mio piede si รจ fermato, il mio cuore si รจ indurito, la mia lingua รจ divenuta muta.
Le mie emozioni e i miei pensieri, la mia memoria si affaticano e tu, amico vero, ne senti lo sconforto, riconosci la sete della mia anima, che come terra riarsa al sole chiede di essere innaffiata e coltivata.
Tu stesso te ne occupi e mi chiami, lรฌ dove ti riconosco come maestro e Signore, a fare come te e a domandarti questa salvezza anche per gli altri, che possano assieme a me ogni giorno, nuovamente e con altri ancora, viverla e condividerla.
Mounira Abdelhamid Serra

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
