La meditazione del vangelo di oggi, come ogni volta, mi fa entrare nel grande mondo della preghieraโฆ
Gesรน, in qualche modo, ci mette davanti al grande rischio dello โsprecare paroleโโฆ รจ davvero forte questa espressione che usaโฆ โnon sprecate paroleโโฆ
Ma se il Padre sa ciรฒ di cui abbiamo bisogno prima che glielo chiediamoโฆ allora non occorre chiederlo, perchรฉ se glielo chiedoโฆ spreco paroleโฆ
Ma se รจ cosรฌโฆ allora cosa รจ la preghiera?
Ma se รจ cosรฌโฆ allora perchรฉ pregare?
Ma se Lui sa giร tuttoโฆ che senso ha pregare?
Di fattoโฆ nel Padre nostro piรน che consegnarci una preghiera, Gesรน, ci descrive lo stileโฆ il modo con cui dobbiamo relazionarci con Dio! E una relazione non รจ fatta di paroleโฆ ma di atteggiamenti.
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Insomma, il Padre nostro รจ la dimostrazione di come la relazione viene prima e al di lร delle parole e cosรฌ la preghiera va al di lร delle paroleโฆ รจ un atteggiamento di fiduciaโฆ una promessa di cambiamento del proprio cuoreโฆ perchรฉ, diciamolo chiaramente: la preghiera non cambia il cuore di Dioโฆ non cambia il volere di Dioโฆ non รจ un tentativo di convincere Dio su ciรฒ che vogliamo noiโฆ no!
Con la preghiera noi ci rivolgiamo a Dio e mentre gli parliamoโฆ รจ il nostro cuore a cambiareโฆ perchรฉ la preghiera non puรฒ cambiare il cuore di Dioโฆ ma il nostro cuoreโฆ solo il nostro cuore.
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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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