Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 7 Aprile 2020

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Il commento alle letture del 7 Aprile 2020 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Quello che vuoi fare, fallo presto

MARTEDรŒ SANTO 7 APRILE (Gv 13,21-33.36-38)

Gesรน vive nella piena conoscenza di ogni Parola scritta per Lui dal Padre. Nella luce, sapienza, intelligenza, scienza dello Spirito Santo la conosce, e nella sua fortezza obbedisce ad essa. Lui cammina nella storia sempre attratto dalla luce dello Spirito di Dio che splende su di Lui piรน che il sole sulle nostra terra. Lui รจ ben oltre quanto insegna la sapienza sulla rivelazione. Lui รจ sempre in dialogo con il Padre nello Spirito Santo: โ€œQuale uomo puรฒ conoscere il volere di Dio? Chi puรฒ immaginare che cosa vuole il Signore? I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni, perchรฉ un corpo corruttibile appesantisce lโ€™anima e la tenda dโ€™argilla opprime una mente piena di preoccupazioni. A stento immaginiamo le cose della terra, scopriamo con fatica quelle a portata di mano; ma chi ha investigato le cose del cielo? Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dallโ€™alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito? Cosรฌ vennero raddrizzati i sentieri di chi รจ sulla terra; gli uomini furono istruiti in ciรฒ che ti รจ gradito e furono salvati per mezzo della sapienzaโ€ (Sap 9,13-18). Nello Spirito del Signore, Gesรน sa che la sua ora รจ venuta. Lui รจ giร  pronto per questo. Lo ha rivelato ai Giudei: โ€œAdesso lโ€™anima mia รจ turbata; che cosa dirรฒ? Padre, salvami da questโ€™ora? Ma proprio per questo sono giunto a questโ€™ora! Padre, glorifica il tuo nomeยป. Venne allora una voce dal cielo: ยซLโ€™ho glorificato e lo glorificherรฒ ancora!ยปโ€ (Gv 12,27-28). Giuda puรฒ camminare sulla via del suo peccato. Lui รจ parte del peccato del mondo, ma non รจ tutto il peccato del mondo. Il suo รจ perรฒ un peccato assai triste, perchรฉ รจ peccato di tradimento verso il suo Maestro, il suo Amico, il suo Signore, il suo grande Benefattore. Da Gesรน lui era stato eletto per essere suo apostolo, ministro dei suoi misteri, amministratore delle sue ricchezze eterne. Non vi sono sulla terra e nei cieli onore e gloria piรน grandi.

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesรน fu profondamente turbato e dichiarรฒ: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป. I discepoli si guardavano lโ€™un lโ€™altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesรน amava, si trovava a tavola al fianco di Gesรน. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesรน, gli disse: ยซSignore, chi รจ?ยป. Rispose Gesรน: ยซรˆ colui per il quale intingerรฒ il boccone e glielo darรฒยป. E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrรฒ in lui. Gli disse dunque Gesรน: ยซQuello che vuoi fare, fallo prestoยป. Nessuno dei commensali capรฌ perchรฉ gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poichรฉ Giuda teneva la cassa, Gesรน gli avesse detto: ยซCompra quello che ci occorre per la festaยป, oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscรฌ. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesรน disse: ยซOra il Figlio dellโ€™uomo รจ stato glorificato, e Dio รจ stato glorificato in lui. Se Dio รจ stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherร  da parte sua e lo glorificherร  subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venireยป. Simon Pietro gli disse: ยซSignore, dove vai?ยป. Gli rispose Gesรน: ยซDove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai piรน tardiยป. Pietro disse: ยซSignore, perchรฉ non posso seguirti ora? Darรฒ la mia vita per te!ยป. Rispose Gesรน: ยซDarai la tua vita per me? In veritร , in veritร  io ti dico: non canterร  il gallo, prima che tu non mโ€™abbia rinnegato tre volteยป.

Perchรฉ Gesรน dice a Giuda: โ€œQuello che vuoi fare, fallo prestoโ€? Prima di tutto per dimostrargli che Lui non dipende dal suo tradimento. Sa che la sua ora รจ giunta, e va volontariamente incontro ad essa. Sapendolo, se volesse, potrebbe anche sfuggire. Ma Lui non รจ venuto per sfuggire, ma per abbracciare la croce e redimere con essa il mondo. Giuda deve sapere che tutto ha fatto per i suoi trenta miseri denari. Mai il suo gesto potrร  rivestirsi di nobiltร . Rimane ignobile in eterno. Lui non รจ nรฉ necessario nรฉ indispensabile per la sua morte. Questa รจ oltre il suo tradimento. Oggi il mondo cosรฌ non pensa. Prima di tutto giustifica Giuda e lo canonizza elevandolo agli onori degli altari, mentre รจ solo un traditore. In piรน lo vuole rendere strumento nelle mani di Dio. Lui รจ strumento, ma nelle mani del diavolo, come strumenti del diavolo sono scribi, farisei, capi dei sacerdoti, anziani del popolo. Satana li ha fuorviati ed essi si sono lasciati fuorviare. Giuda รจ parte del peccato del mondo, ma non รจ tutto il peccato.

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Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che noi mai siamo parte del peccato del mondo.

Fonte@MonsDiBruno

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