I Giudei si vantano di essere discendenti di Abramo, figli del padre nella fede. Mostrano di ricordare bene una paternitร autorevole, autentica nella linea della discendenza del popolo, ma ostentata e sbandierata come un’etichetta…
Gesรน, dal’altra parte, continua a “dire loro il Padre”, ad annunciare un’altra paternitร , l’unica pienamente “vera” nel senso che offre la possibilitร di diventare figli…
Sรฌ! Ci sono paternitร e appartenenze dietro e dentro le quali ci si puรฒ arroccare, mostrate come documenti di identitร , ma altamente condizionanti, schiavizzanti, chiuse persino dentro i recinti del sacro… Paternitร comode, ma non vere, perchรจ non offrono libertร piena, la libertร di essere figli…
E c’รจ la paternitร di Dio annunciata da Gesรน, che Abramo per primo accoglie nella sua vita, mostrandosi pienamente libero di farsi provocare da una parola che lo chiama ad uscire, a lasciare, ad intraprendere un cammino e a vivere una promessa…
Gesรน dice chiaramente che il figlio รจ colui che rimane per sempre nella casa… Lo schiavo, invece, viene venduto, passa di padrone in padrone, di casa in casa…
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“Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la veritร e la veritร vi farร liberi”.
Rimanere nella parola da lui annunciata รจ essere discepolo… essere figlio… e diventare libero ogni giorno sempre di piรน, proprio come un figlio che cresce…
Mai dare per scontato di essere figlio libero…
Ed imparare, passo dopo passo, ad abitare una nuova casa…
In cui posso manifestare il Padre con le mie opere e non con delle etichette di appartenenza sfoggiata e difesa, che, prima o poi, diventano cartellini di prezzi con cui mi vendo o mi svendo al padrone di turno.
Fonte: Telegram | Pagina Facebook
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