Oggi ci viene mostrato un mondo in cui la cecitร รจ considerata una punizione divina per la colpa di qualcuno: un mondo in cui le infermitร , le malattie, le calamitร accadono perchรฉ si meritano, e a Dio spetta il compito di decidere chi punire e chi premiare. Una prospettiva che rischiamo di assumere anche ai nostri giorni, cercando nella divinitร la responsabilitร , positiva o negativa, delle cose che avvengono nel nostro mondo.
Gesรน rovescia completamente questa visione: i casi avversi della vita non sono una punizione, ma lโoccasione per compiere le opere di Dio. Le fragilitร dellโumanitร e del mondo sono la possibilitร , nonostante il dolore (che cโรจ, e rimane) di fare spazio a una realtร piรน grande: lโamore.
Il vero peccato, allora, non รจ il non vedere, ma il non volere credere e il non voler aprirsi alle infinite possibilitร della vita, imprevedibile e fuori dalle regole che a volte vorremmo imporle.
Rete Loyola (Bologna)
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