Mentre lavoro nella tua vigna, siano i frutti che le mie mani raccolgono raccolti in tuo nome, Signore. Ogni mia fatica tra le vigne sia atto dโamore per il miglior raccolto. Nulla sia un possedere, ma tutto sia un donare con giustizia a quella pietra grezza ai miei occhi, che scarterei facilmente se tu non fossi al mio fianco.
Ecco, Signore, tra le mie mani i frutti migliori: li offro a quei fratelli che si sentono scartati. Le mie mani, Signore, sempre siano aperte perchรฉ tu possa prendere per te ciรฒ che รจ tuo. Che non trattengano, che mai siano invidiose o possessive. Siano ceste per quelle pietruzze che tu rendi meravigliose gemme.
E i miei occhi, Signore, non siano miopi: possano vedere meraviglia dove non pensano di trovarne; mai si stanchino di ammirare la preziositร che tu mi indichi, di riconoscere quella pietra scartata che tu hai reso pietra dโangolo.
Martina Pampagnin
