p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 15 Febbraio 2020

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Ancora una volta Gesรน ha compassione. Ogni volta che celebriamo la noia dellโ€™eucaristia, Gesรน ha compassione. Ogni volta che ci ripetiamo la Parola si fa Pane. Ogni volta che la compassione diventa Pane tutto questo diventa vita per noi e per il mondo.

Uno degli elementi della vita che a noi risultano sempre piรน fastidiosi รจ il dovere ripetere e il doverci ripetere. Non vogliamo ripetere, non fatemi ripetere. Per noi, oggi, tutto รจ da consumare entro, perchรฉ poi scade. Il coraggio della ripetizione รจ uno scorcio di visuale che ci mostra ciรฒ che non รจ a scadenza. Ci richiama a qualcosa dโ€™altro. Il respiro ripetuto ci dona vita; il ricordo di chi ami, muove le viscere; una cosa bella la guardi e la riguardi fino ad abbandonarti alla contemplazione. Sembrerebbe proprio che uno dei criteri di bellezza della vita, sia la ripetizione; le cose brutte, che una volta basta e avanza, invece le ripetiamo quasi automaticamente. Un pensiero brutto me lo tengo stretto e lo ripeto continuamente, uno bello sembra destinato a sciogliersi come neve al sole. La noia della ripetizione รจ una via per lasciare la superficialitร  e cominciare a capire qualcosa della vita. Se le cose le ripeti, le vedi!

Che senso ha pulire la casa la mattina se la sera รจ sporca? Che senso ha cucinare se poi qualcuno si lamenta che non ce nโ€™รจ piรน o che non รจ buono? Sembra proprio che la vita si giochi su cose ripetitive. Nel fare cose nuove noi ci interessiamo della cosa da fare e sembra che qualsiasi cosa tu faccia vada bene, lโ€™una cosa vale lโ€™altra, importante che sia nuova; nel momento in cui tu scegli di compiere unโ€™azione ripetitiva cambia la musica, si entra nella casa della convinzione e della scelta libera di essere e fare. Dimentichi che il mondo cโ€™รจ giร  e gli altri ci sono giร , andiamo alla ricerca di novitร : cosa sempre meno importante e sempre piรน mortifera per lโ€™umano e per il mondo. Una cosa importante รจ il modo con cui fai le cose, quello puรฒ essere nuovo. Le cose da fare nuove sono esterne a noi, il modo di fare dipende da noi e sprigiona tutta la nostra libertร  nella cura della vita.

La cultura della ripetizione, che va sempre piรน scomparendo, come va scomparendo lโ€™attenzione al modo, รจ libertร  dal tutto รจ da consumare e da bruciare perchรฉ cโ€™รจ scritta la scadenza. La vita รจ tale a partire dal suo significato che, in veritร , รจ dato dal modo con cui lo fai. Non รจ importante la cosa, importante รจ la cura con cui la fai perchรฉ allora la cosa prende vita e diventa una โ€œcosaโ€ dโ€™amore e amante. Il nostro peccato รจ dato dallโ€™insistenza con diamo attenzione alle cose da fare e non al modo con cui le facciamo e le viviamo. Vivere il pane, vivere la vita, vivere la farina: vivere รจ dato dallo spirito con cui lo vivi.ย  Vivere male non dipende dalle cose che fai ma da cosa ci metti di tuo. Se sei attento alla cosa da fare ti sfianchi e ti dissangui, se fai la cosa con cura e attenzione, con spirito e libertร , la cosa prende vita e ti dona vita divenendo vita da condividere col fratello, pane spezzato. Questo sazia e questo dona gioia, pienezza.

La ripetizione, inoltre, crea il ricordo che รจ un riportare al cuore la vita stessa che rischia di essere solo uno scorrere del tempo esterno a noi, che scorre sulla nostra pelle. Uno vive di quello che ha nel cuore non di quello che รจ esterno a lui. Il cuore che ricorda capisce la realtร  e la incontra in modo vero, amante. Lโ€™esperienza, allora, arricchisce il ricordo, arricchendo la persona. Se tu distruggi il ricordo, distruggi la persona. Ricordare anche un morto lo rende presente a noi e lo rende vita per noi.

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Ripetere il gesto del pane che รจ espressione di compassione, รจ lโ€™altra faccia della medaglia del vangelo di oggi. La sorgente del pane รจ la compassione. Compassione รจ la qualitร  fondamentale di Dio. Ogni azione che non nasce dalla compassione non serve a nulla, distrugge tutto. La compassione รจ quel sentimento profondo che fa sรฌ che tu davanti al male, senta come il tuo il male dellโ€™altro. Un bambino che muore di fame รจ un male mio se sono compassionevole e dunque persona viva. Questo sentire il male dellโ€™altro come tuo รจ lโ€™espressione piรน profonda dellโ€™amore. Il patire con รจ amore. La com-passione รจ fare mio ciรฒ che รจ dellโ€™altro non perchรฉ mi impossesso delle sue proprietร , ma perchรฉ faccio mia la sua vita e il suo male, il suo problema. Il mio bene รจ il male che cโ€™รจ nellโ€™altro che chiede bene, ogni giorno, con cura, senza paura di ripetere un gesto che in sรฉ non ha nulla di bello ma che si riempie di vita perchรฉ rivolto alla cura dellโ€™altro. Questo significa che lโ€™altro ti sta dentro, come tu stai dentro Dio. Compatire, vale a dire tenere dentro e sentire con le mie viscere: sono viscere materne, sono lโ€™incarnazione di Dio Madre dellโ€™umanitร , senza mollare mai la presa, senza stancarsi, alimentandosi di passione e desiderio ogni volta che ripeto lo spezzare il pane.

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Mangiarono a sazietร .
Dal Vangelo secondo Marcoย  Mc 8, 1-10 In quei giorni, poichรฉ vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesรน chiamรฒ a sรฉ i discepoli e disse loro: ยซSento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontanoยป.ย  Gli risposero i suoi discepoli: ยซCome riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?ยป. Domandรฒ loro: ยซQuanti pani avete?ยป. Dissero: ยซSetteยป. Ordinรฒ alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzรฒ e li dava ai suoi discepoli perchรฉ li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitรฒ la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli. Mangiarono a sazietร  e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedรฒ. Poi salรฌ sulla barca con i suoi discepoli e subito andรฒ dalle parti di Dalmanutร . ย  Parola del Signore

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