p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 14 Gennaio 2020

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Lโ€™atteggiamento con cui noi spesso ci avviciniamo al prossimo รจ un atteggiamento di avvicinamento di lontananza, lontananza che si evidenzia nel giudizio che noi diamo sul prossimo. Giudizio che diventa per noi motivo per girare al largo dalla persona stessa: non รจ degna di essere avvicinata, bisogna evitarla. รˆ atteggiamento che ritroviamo anche nelle nostre chiese: chi รจ irregolare, chi รจ degno, chi รจ bravo e chi non lo รจ.

Non รจ cosรฌ per Gesรน. Non si lascia incantare dagli elogi dello spirito impuro, anche se lo reputa un rovina persone. Gesรน si avvicina e lascia avvicinarsi lโ€™uomo posseduto perchรฉ la sua impuritร , il suo peccato, il suo essere indegno, diventano motivo non per allontanarsi ma per lโ€™incontro, per la vita, per la purificazione. รˆ Dio che impasta le sue mani nellโ€™umano cosรฌ come รจ e non quando lโ€™umano รจ perfetto e purificato, reso degno della sua presenza.

Proprio perchรฉ sei cosรฌ io mi avvicino a te, dice Gesรน. Proprio perchรฉ sei cosรฌ tu hai bisogno di me. Perchรฉ peccatore tu hai bisogno della mia grazia e del mio perdono. Perchรฉ malato tu hai bisogno del mio essere medico perchรฉ il medico o si prende cura del malato o perde di senso e di significato.

Gesรน si avvicina allโ€™uomo posseduto dallo spirito impuro. I complimenti dello stesso li ritiene spazzatura e non veritร , anche se in parte dicono la veritร .

Scaccia lo spirito impuro, si prende cura dellโ€™uomo e lo libera dalla sua possessione. Lo rende libero, non lo allontana. Prima si avvicina; dopo che lo spirito impuro lascia lโ€™uomo Gesรน lascia lโ€™uomo, non lo trattiene a sรฉ. Lo ha liberato e lo lascia libero.

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Lโ€™uomo dallo spirito impuro conosce il nome di Gesรน, vuole manifestare il suo potere su di lui, lo definisce santo, lo vuole ammaliare.

Gesรน lo scaccia non giudicando lโ€™uomo. Non ha bisogno di giudicare, non trova alcuna categoria entro cui bloccarlo. Semplicemente lo guarisce da buon medico quale รจ, perchรฉ il medico รจ per i malati e non per i sani; Gesรน รจ per i peccatori non per coloro che si ritengono a posto e non bisognosi della sua opera.

Spesso noi agiamo allontanando il diverso e il malato. Se un extra comunitario, un emigrato, uno straniero tiene gli occhi bassi, non si fa notare, non ha il cellulare in mano, lo riteniamo degno di attenzione. Per noi quella persona รจ brava se impara a non essere nessuno. Gli occhi bassi lo fanno scomparire dalla nostra presenza: cosรฌ va bene. Se sta zitto รจ accolto, se parla per chiedere unโ€™informazione viene respinto. Preferiamo la presenza di nessuno, lโ€™assenza del tutto. Se non esiste รจ ok. Sedersi e raccontare e ascoltare con loro e loro, non รจ cosa ben vista, ma รจ senzโ€™altro cosa umana e umanizzante, cosa di fede.

Abbiamo diviso il mondo tra i buoni, cioรจ noi ricchi, e i non buoni, cioรจ i poveracci. Abbiamo usato il terrorismo per dominare ciรฒ che non riuscivamo a dominare. Continuiamo a dirci stati di diritto quando il nostro diritto รจ tutto basato sul non diritto di gran parte dellโ€™umanitร . Non ci rimane che ritornare al piccolo a condizione di non usarlo per escludere gli altri.

Se cominciassimo a ritenere questi nostri indemoniati, questi profughi, dei viaggiatori di sfortuna, forse ritorneremmo ad umanizzare il nostro sguardo e a muovere con grazia le nostre mani. รˆ il nostro sguardo ad essere indemoniato, ad essere estraneo alla vita, a vivere da straniero con la nostra umanitร . Umanitร  senza humus che umanitร  sei? E noi abbiamo timore di impastare le nostre mani con lโ€™humus della vita? Perdiamo ogni giorno terreno perchรฉ ogni giorno perdiamo la bellezza di mettere le mani nel letame, nel terreno, nella vita cosรฌ come si presenta a noi. Siamo costretti ad avere paura della vita, di chi porta vita, di chi sa ancora vivere nonostante le sue povertร  e il suo non avere neppure il minimo per vivere. Loro salveranno il mondo, non noi e di questo noi ne abbiamo paura. Paura che esprimiamo nel modo piรน primitivo: escludendo e accusando gli sfortunati come coloro che sono il problema e non lโ€™effetto del problema.

Non ci rimane che avvicinarci al Signore oggi, ora, e attendere che Lui preghi su di noi la sua benedizione: โ€œTaci! esci da lui!โ€.

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Gesรน insegnava come uno che ha autoritร .
Dal Vangelo secondo Marco Mc 1, 21b-28 In quel tempo, Gesรน, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupรฌti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autoritร , e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciรฒ a gridare, dicendo: ยซChe vuoi da noi, Gesรน Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!ยป. E Gesรน gli ordinรฒ severamente: ยซTaci! Esci da lui!ยป. E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscรฌ da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: ยซChe รจ mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autoritร . Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!ยป. La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. Parola del Signore

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