don Mauro Pozzi – Vangelo di domenica 5 Gennaio 2020

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Il commento al Vangelo di domenica 5 gennaio 2020, a cura di don Mauro

Accogliamo chi non รจ stato accolto!

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IL VERBO

Quello che abbiamo letto รจ noto come il Prologo, il brano che apre il quarto vangelo, in cui Giovanni mette subito lโ€™accento sulla divinitร  di Gesรน. Rispetto ai Sinottici (i primi tre vangeli) questo ha un taglio diverso, piรน teologico perchรฉ sottolinea la divinitร  del Maestro. Il Verbo รจ la parola creatrice, la Veritร  che si avvera dando vita allโ€™universo.

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Giovanni Battista annuncia che la luce infinita viene nel mondo, quella luce che illumina e dร  vita ad ogni uomo, eppure, constata lโ€™evangelista quasi incredulo, non รจ stata riconosciuta nรฉ accolta. รˆ la tragedia dellโ€™umanitร  di ogni epoca e soprattutto della nostra, sia perchรฉ questi sono gli unici tempi che ci รจ dato vivere, sia perchรฉ il mondo progredito che ci illudiamo di abitare non sa riconoscere che non si รจ fatto da solo. Lโ€™Incarnazione รจ la mano tesa di Dio allโ€™uomo. Chi รจ capace di accogliere il Bambino ha il potere di diventare figlio di Dio, cioรจ di recuperare la condizione perduta col peccato originale.

รˆ una generazione nuova che non ha nulla a che fare con la carne e il sangue, cioรจ con la genetica umana, ma nasce direttamente dallโ€™Infinito amore. San Paolo prega perchรฉ ci sia data la sapienza per comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua ereditร  fra i santi. Siamo figli e dunque eredi di quella eternitร  da cui tutto proviene. Bisogna fermarsi a riflettere su questa enorme fortuna, che รจ gratuita, cioรจ gratis data. Non ce la siamo meritata, ma ci รจ donata da Colui che non gode per la morte del peccatore, ma vuole la sua vita. Il Verbo infinito si fa carne, cioรจ finito e mortale, per generarci di nuovo. Questa รจ grazia che si somma alla grazia, รจ qualcosa che una persona sensata non avrebbe nemmeno il coraggio di desiderare. Come possiamo rispondere a tanto amore?

Si capisce allora la travolgente emozione dei mistici che non vogliono altro che tuffarsi nellโ€™abbraccio paterno e smisurato di Dio! Dallโ€™Antico Testamento conosciamo il Dio della Legge che puรฒ apparire lontano, irraggiungibile. Gli ebrei non riescono a sopportare il suono terribile della sua voce e chiedono a Mosรจ di essere loro intermediario. Ma il Signore non vuole arrivare a noi per interposta persona e si fa piccolo perchรฉ lo si possa guardare e accogliere senza paura. Diventa uno di noi per darci modo di essere come Lui. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che รจ Dio ed รจ nel seno del Padre, รจ lui che lo ha rivelato. Chiediamo col cuore di avere il dono della Sapienza per riconoscerlo e accoglierlo. Cerchiamo di essere degni di un regalo cosรฌ grande.


Letture della
II Domenica dopo Natale โ€“ ANNO A
Colore liturgico: BIANCO

Prima Lettura

La sapienza dio Dio รจ venuta ad abitare nel popolo eletto.

Dal libro del Sirร cide
Sir 24,1-4.12-16, NV 24,1-4.12-16

La sapienza fa il proprio elogio,
in Dio trova il proprio vanto,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria,
in mezzo al suo popolo viene esaltata,
nella santa assemblea viene ammirata,
nella moltitudine degli eletti trova la sua lode
e tra i benedetti รจ benedetta, mentre dice:
ยซAllora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse:
“Fissa la tenda in Giacobbe e prendi ereditร  in Israele,
affonda le tue radici tra i miei eletti” .
Prima dei secoli, fin dal principio,
egli mi ha creato, per tutta l’eternitร  non verrรฒ meno.
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e cosรฌ mi sono stabilita in Sion.
Nella cittร  che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme รจ il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore รจ la mia ereditร ,
nell’assemblea dei santi ho preso dimoraยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Sal 147

Il Verbo si รจ fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perchรฉ ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce. R.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Cosรฌ non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R.

Seconda Lettura

Mediante Gesรน, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Ef 1,3-6.15-18

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesรน Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella caritร ,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesรน Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontร , a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

Perciรฒ anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesรน e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinchรฉ il Dio del Signore nostro Gesรน Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua ereditร  fra i santi.

Parola di Dio

Vangelo

Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 1,1-18

[In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio: tutto รจ stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente รจ stato fatto di tutto ciรฒ che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.]
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
[Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti perรฒ l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, nรฉ da volere di carne, nรฉ da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di veritร .]
Giovanni gli rende testimonianza e grida: “Ecco l’uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi รจ passato avanti, perchรฉ era prima di me”.
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
Perchรฉ la legge fu data per mezzo di Mosรจ, la grazia e la veritร  vennero per mezzo di Gesรน Cristo.
Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito,
che รจ nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.

Parola del Signore

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