p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 3 Gennaio 2020

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Il Verbo si รจ fatto carne ed รจ venuto ad abitare in mezzo a noi. Si รจ fatto Agnello, lโ€™Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Non lo elimina il peccato: sarebbe una disumanizzazione dellโ€™uomo perchรฉ toglierebbe allโ€™uomo la possibilitร  di scegliere e dunque la libertร  e dunque la possibilitร  di amare donando in gratuitร . Toglie il peccato del mondo, ci mette nella condizione di non essere schiavi del peccato non perchรฉ noi non pecchiamo piรน, quanto invece perchรฉ Cristo, che secondo la volontร  del Padre รจ venuto non per condannare il mondo ma per salvarlo, ci guarisce nelle nostre ferite, ci dona il perdono del Padre, ci avvolge della misericordia rigeneratrice della Madre.

Giovanni ha dichiarato ai sacerdoti e ai leviti, mandati dai capi dei Giudei, chi lui รจ: non รจ il Messia. Ora, dopo avere chiarito la sua identitร , riconosce il Figlio. Non si sa con chi parli Giovanni: รจ il giorno dopo avere chiarito chi lui รจ. รˆ il giorno seguente, vede Gesรน venire verso di lui, e capisce. Ieri aveva detto che non era lui il Messia, aveva detto che cโ€™era uno fra di loro che loro non conoscevano, intuiva questa presenza che oggi viene alla scoperta. Aveva battezzato lui Gesรน, ma non aveva ancora capito del tutto cosa era veramente avvenuto e chi era veramente Gesรน. Oggi, mentre lo vede venire verso di lui, si ricorda ciรฒ che gli era stato rivelato: โ€œColui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, รจ lui che battezza nello Spirito Santoโ€. Oggi finalmente vede con occhi illuminati, oggi finalmente riconosce quanto aveva giร  fatto ma che non aveva ancora compreso. Aveva visto ma non aveva compreso, non aveva ancora metabolizzato quanto gli era stato rivelato. Custodire nel cuore quanto sentiamo e vediamo, come facevano Maria e Giuseppe, รจ una grazia che, senza fretta, fa maturare il seme gettato in noi e ci porta dalla schiavitรน allโ€™essere servi.ย  La schiavitรน รจ data ad un cuore che non sceglie e non puรฒ scegliere; lโ€™essere servi รจ dono dallโ€™alto dove tutta la nostra persona si apre al dono di amore di sรฉ.

Oggi il Battista incontra il Signore per il quale aveva giรน sussultato nel grembo di Elisabetta durante la visita di Maria a Elisabetta, e capisce lโ€™inconoscibile, accoglie lโ€™incomprensibile e in lui il Verbo si fa carne; viene come Luce che lo illumina e lo rende finalmente figlio accogliente la chiamata ad essere servo, non piรน schiavo.

Riconosce il Figlio di Dio che si รจ fatto servo, amante dellโ€™uomo. Anche se a noi questa parola non suona molto bene, non piace molto, richiama la scelta di essere come Dio. Quel Dio che nel Verbo che si fa carne si fa servo obbediente allโ€™Amore. Non gli interessano i suoi diritti: li ha mollati in cielo. Non gli interessa un riscontro: sarebbe ancora lรฌ ad aspettarlo. Non gli interessa neppure convertire e avere molti seguaci, gli interessa solo amare e donare con gratuitร  se stesso, Verbo che si fa carne in ognuno di noi. Tutto il resto diventa pula soffiata via dallโ€™aia dove rimane solo grano buono. Quel grano buono che, lo sappiamo molto bene, verrร  macinato e poi impastato e poi cotto nel fuoco per potere diventare Pane per essere mangiato. Questo significa farsi servo: essere solo cibo per la vita, anche perdendo la propria vita. Ma รจ un perdere la propria vita dove non si perde la propria identitร  ma la si porta a pieno compimento divenendo cibo di vita eterna, cibo di vita di Dio.

Dio รจ amore e lโ€™amore รจ a servizio dellโ€™uomo, questa รจ la rivoluzione dellโ€™incarnazione se la volgiamo vivere per divenire vita per il mondo.

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Questo รจ lโ€™Agnello di Dio che non diventa lupo per contrastare i lupi ma che sta in fila con i peccatori per ricevere il battesimo di Giovanni. Questo รจ lo stile di vita del Figlio di Dio, cosรฌ si fa fratello di tutti i perduti, soprattutto di noi che pensiamo di non essere perduti solo perchรฉ compiamo certi gesti piรน o meno veritieri.

Guarda, dice il Battista, questo รจ lโ€™Agnello di Dio, il Figlio di Dio, che si fa ultimo di tutti, solidale con tutti, come Agnello condotto al macello. Oggi il Battista capisce che questo uomo umile, solidale con tutti, povero, ci salva perchรฉ รจ il Servo di Dio che libera tutti gli schiavi semplicemente perchรฉ fa la scelta contraria a quella di tutti i padroni che rendono gli uomini schiavi: si fa servo per amore, Luce che illumina e che rende capaci di divenire figli coloro che accolgono la Luce.

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Ecco l’agnello di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1, 29-34 In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesรน venire verso di lui, disse: ยซEcco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli รจ colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che รจ avanti a me, perchรฉ era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perchรฉ egli fosse manifestato a Israeleยป. Giovanni testimoniรฒ dicendo: ยซHo contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, รจ lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi รจ il Figlio di Dioยป. Parola del Signore

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