p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 31 Dicembre 2019

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Cโ€™รจ da rimanere incantati di fronte a questo oceano di meraviglia che รจ il Prologo del vangelo di Giovanni. Rimanere a bocca aperta dice il mio cogliere e non cogliere allo stesso tempo. Rimanere a bocca aperta mi dice quanta bellezza stiamo contemplando e, allo stesso tempo, quanta bellezza ci sfugge di mano, rimane per noi ombreggiata nel mistero non tanto perchรฉ non si possa capire, quanto invece perchรฉ io ancora non riesco a capire. Per comprendere anche solo una piccola parte di questa meraviglia bisogna lasciare che lโ€™amore del Padre giunga a noi nello Spirito perchรฉ possiamo riinnamorarci del Verbo ogni volta che accogliamo nellโ€™attesa questo passo di Buona Notizia che la dice lunga sulla nostra condizione.

Vorrei soffermarmi questโ€™oggi sul versetto 14, dove si dice che โ€œil Verbo si fece carneโ€.

Dio รจ uomo! Non uomo divino ed etereo. Dio รจ uomo reale e concreto. A parte la fatica che facciamo nel cogliere che Dio si รจ fatto uomo, cโ€™รจ da chiederci che cosa ne possiamo fare di un Dio del genere. Noi vogliamo un Dio forte, a cosa mi serve un Dio debole? Noi vogliamo un Dio che ci risolva le nostre magagne: a cosa mi serve un Dio che diventa Lui pure parte della nostra debolezza? Noi vogliamo un Dio vincente: figuriamoci, questo nostro Dio ha addirittura la faccia tosta di passare per lโ€™esperienza della morte e della morte di croce.

Gesรน, Verbo di Dio fatto carne, รจ ogni fragilitร , debolezza e limite; รจ lโ€™essere anche lui per la morte. รˆ proprio la sua carne ad essere la gloria di Dio, perchรฉ lโ€™uomo vivente, cosรฌ come รจ, รจ la gloria del Padre. Non cโ€™รจ altra gloria per un padre e una madre, che il vivere del proprio figlio.

ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย  Cosรฌ la carne di Gesรน diviene per noi scandalo. In fondo non ci interessa un Dio che si fa carne, uomo. Che cosa vuoi farne. Noi vorremmo un Dio potente che tenga dalla nostra parte, un Dio che confermi che noi siamo i buoni e ci sostenga nellโ€™opera di pulizia mondiale di chi non รจ dei nostri e dunque รจ dei cattivi. Per quanto tempo noi ci siamo sentiti i buoni, noi occidentali, mentre i Russi erano i cattivi. Appena รจ caduto il muro ci siamo accorti di quante nefandezze noi occidentali eravamo responsabili, tanto quanto i Russi, se non di piรน.

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La carne di Gesรน, che tanto ci scandalizza, รจ quella di Dio, della Parola Creatrice, della Sapienza rivelata ai piccoli che ci rende figli. Sono i piccoli che colgono la bellezza dellโ€™essere figli del Padre. Noi che siamo abituati a pensare la Parola in contrapposizione alla Carne, rimaniamo basiti di fronte a questa vera sapienza di Dio. Siamo invitati a fare un passo avanti per cogliere che ogni carne viene dalla Parola, Parola che a sua volta รจ vita e luce di ogni carne.

La Parola diviene carne: รจ un fatto, รจ qualcosa che accade, รจ un divenire, รจ un essere fatto. รˆ la rivoluzione di Dio per noi. Dio, infatti, comunica in modo diverso. Cambia il modo con cui Dio comunica con noi perchรฉ ciรฒ che da sempre era, รจ. Divenne carne, divenne uomo, partecipe in pieno di quello che noi siamo.

Rimaniamo a bocca aperta di fronte a questo avvenimento un poโ€™ perchรฉ il dubbio del non avere un Dio che fa miracoli ci annebbia la vista e fa sรฌ che la paura faccia novanta. Ma rimaniamo anche a bocca aperta perchรฉ Dio che ci ha fatti a sua immagine si fa a nostra stessa carne, vuole stare con noi. Roba da rimanere a bocca aperta perchรฉ non siamo piรน soli. รˆ vero non abbiamo piรน lโ€™Onnipotente, ma abbiamo un compagno di viaggio, un amico, che non ci lascia soli. Non siamo piรน soli, la Trinitร  in Gesรน ciccia come la nostra, abita in mezzo a noi ed รจ come noi.

Lโ€™esperienza che siamo chiamati a sperimentare รจ quella dellโ€™amore, sapendo che lโ€™amore o trova o rende simili. Dio รจ amore e chi ama si dona totalmente, come Lui fa grazie alla nostra carne, al nostro corpo. Senza corpo il suo amore rischierebbe, in tutta la sua divinitร , di essere un poโ€™ etereo. Nel divenire carne il dono di Dio รจ completo e definitivo.

Basta con la mania di volere disumanizzare la nostra carne svestendoci della nostra umanitร . La nostra carne รจ e la sua umanizzazione รจ il luogo piรน alto della nostra fede, perchรฉ lรฌ Dio รจ venuto ad abitare. Non in apparenza, non prendendosi un vestito e mettendosi una maschera per assomigliare a noi, ma divenendo corpo, carne, ciccia, bisogno, sentimento, desiderio, sofferenza, capacitร  di camminare e di lavorare, tenerezza di amore per lโ€™umanitร .

Contempliamo la gloria del Verbo che si fa carne guardandoci allo specchio e guardando ogni nostro fratello che vive con noi, che cresce nella sua umanitร , che diventa parte di questo oceano vitale che รจ fede incarnata.

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Il Verbo si fece carne.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1, 1-18 ย  In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. ย  Egli era, in principio, presso Dio: tutto รจ stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla รจ stato fatto di ciรฒ che esiste. ย  In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. ย  Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. ย  Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo รจ stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. ย  A quanti perรฒ lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue nรฉ da volere di carne nรฉ da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. ย  E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di veritร . ย  Giovanni gli dร  testimonianza e proclama: ยซEra di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me รจ avanti a me, perchรฉ era prima di meยป. ย  Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perchรฉ la Legge fu data per mezzo di Mosรจ, la grazia e la veritร  vennero per mezzo di Gesรน Cristo. ย  Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che รจ Dio ed รจ nel seno del Padre, รจ lui che lo ha rivelato. Parola del Signore

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