don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 28 Novembre 2019

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Sembra terrificante l’elenco di descrizioni che Gesรน ci fa nel Vangelo di oggi, ma la chiave di lettura non deve essere superficiale, ma profonda. รˆ come se Gesรน volesse dirci, “guarda che prima o poi arriverร  il giorno in cui non potrai piรน scampare perchรฉ sarร  arrivato il tempo in cui questo viaggio della vita ha raggiunto il suo termine”.

Quando qualcuno si trova alla fine della vita si sente assediato come Gerusalemme. Sente la paura, il terrore, la fine dei sogni, l’inutilitร  di certi propositi e di alcune false speranze. Raccolgo spesso le confidenze di molta gente che stancata da una malattia, o nel cuore di anni ormai molto avanzati, con un pudore estremo mi raccontano di questa paura che tentano di esorcizzare in tutti i modi.

Molti di loro mi confessano di aver paura di aver perduto la fede, ma in realtร  รจ una delle stagioni della fede stessa. In quel momento cosรฌ cruciale non dobbiamo credere fino in fondo al buio della situazione ma ricordarci che proprio lรฌ, all’estremo di questo viaggio, verrร  il nostro liberatore. Proprio quando tutto sembra perduto bisogna credere di piรน.

“Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicina”. Certo dirlo agli altri รจ sempre piรน facile che viverlo in prima persona, ma io prego spesso che quando toccherร  il mio turno, qualcuno si possa avvicinare al mio orecchio e ricordarmi che “la liberazione รจ vicina”, che l’Amato รจ alle porte, che il Signore mi sta chiamando.

Il buio sarร  ancora buio, ma dentro di me cercherรฒ di mettere in alto il mio cuore rivolgendolo al Signore. Da prete mi รจ capitato spesso di accompagnare le persone nell’ultimo tratto della loro vita, ed รจ proprio lรฌ che emerge la qualitร  della fede. Tutti hanno paura, ma la pace la sperimentano solo coloro che hanno il coraggio di affidarsi.

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In fondo siamo tutti come bambini che devono saltare nelle braccia di un Padre.

Commento di don Luigi Maria Epicoco.


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gerusalemme sarร  calpestata dai pagani finchรฉ i tempi dei pagani non siano compiuti.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 20-28

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซQuando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione รจ vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la cittร  se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in cittร ; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinchรฉ tutto ciรฒ che รจ stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perchรฉ vi sarร  grande calamitร  nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarร  calpestata dai pagani finchรฉ i tempi dei pagani non siano compiuti.

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per lโ€™attesa di ciรฒ che dovrร  accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dellโ€™uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicinaยป.

Parola del Signore

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