don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 10 Novembre 2019

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La vita non รจ evasione dalla morte ma esodo attraverso la morte verso Dio

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO(ANNO C)

Il vangelo di questa domenica ci aiuta a riflettere non tanto sulle cose ultime della vita ma sul suo principio inteso come fondamento e sorgente. Lโ€™insegnamento di Gesรน รจ la risposta ai sadducei che gli pongono una questione circa la risurrezione. Quello che puรฒ sembrare un caso da trattare in unโ€™accademia teologica, in realtร  si rivela come una questione dalla quale dipendono le scelte fondamentali della vita e quindi, in ultima analisi, la qualitร  della vita stessa.ย 

Nella comunitร  ebraica si fronteggiavano due gruppi che riguardo alla risurrezione erano su posizioni diverse ma nello stesso orizzonte puramente terreno. Infatti, i sadducei erano i ricchi membri della classe sacerdotale ai quali non mancava nulla. La loro condizione di agiatezza economica li induceva a considerare โ€œvitaโ€ benedetta quella vissuta in questo mondo, anche se riconoscevano che con la morte tutto veniva perso per scendere in una zona tenebrosa chiamata Sheol. I farisei, invece, che credevano nella risurrezione dai morti, consideravano la morte come lโ€™inizio del tempo futuro visto perรฒ come una riedizione aggiornata e migliorata del tempo passato. I farisei consideravano la morte come lโ€™atto finale della vita inseguito al quale Dio avrebbe ricompensato i giusti, centuplicando i beni e il loro godimento, e avrebbe punito i malvagi condannandoli al dolore eterno della solitudine. Infatti, nella prima lettura i sette fratelli, martiri della fede, muoiono consapevoli del fatto che la fedeltร  allโ€™alleanza indurrร  Dio a restituire loro quella vita che i despoti sembrano rubare. Dunque, la risurrezione รจ per loro il momento nel quale Dio avrebbe restituito la vita dopo il dramma della morte violenta anche se patita per amore alla Legge.

I sadducei, per dimostrare lโ€™infondatezza di questa credenza, citano la norma della legge di Mosรจ che riconosce allโ€™uomo il diritto inalienabile ad avere una discendenza che gli possa garantire il ricordo dopo la morte. Se un uomo fosse morto senza figli, il fratello doveva sposare sua cognata per riscattarlo dalla maledizione della sterilitร . Successivamente, passano a presentare il caso di sette fratelli che muoiono tutti senza generare un figlio. La legge รจ stata applicata senza raggiungere il fine sperato. Poichรฉ, in virtรน della legge, la donna รจ stata presa in moglie da tutti e sette i fratelli, si pone la questione di chi sarร  moglie nella risurrezione. La domanda, chiaramente tendenziosa, vuole affermare, attraverso un paradosso, che non cโ€™รจ nessuna forma di vita dopo la morte, e che la speranza si concentra nellโ€™appagamento dei desideri mondani.

La visione di Gesรน รจ totalmente diversa perchรฉ il perimetro del suo ragionamento non รจ quello del godimento dei beni terreni, ma il suo orizzonte si apre fino ad abbracciare il Cielo.ย 

Se รจ vero che siamo tutti figli di questo mondo che โ€œprendonoโ€ รจ altrettanto vero che siamo chiamati da Dio, come i patriarchi, ad appartenergli come figli suoi.ย 

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Gesรน istituisce un paragone tra i figli di questo mondo e quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti. I primi si sposano per avere dei figli e โ€œnon morireโ€ i secondi invece non si sposano perchรฉ โ€“ dice Gesรน โ€“ non possono piรน morire in quanto non appartengono piรน a questo mondo ma a Dio, il vivente.ย 

I figli di questo mondo si aspettano da esso ciรฒ che gli serve per vivere. La logica mondana รจ quella del prendere ciรฒ che serve, usare quello che piace perchรฉ รจ utile e gratifica. Il mondo non dร  la vita ma la morte, cioรจ rende sterili. La morte, quale termine della vita, rivela la infeconditร  di chi ha vissuto preoccupandosi solo di sรฉ, usandola, sfruttandola, spremendola, ma non vivendola. Per chi interpreta tale logica, il futuro non ha senso come non ce lโ€™ha la domanda che i sadducei pongono a Gesรน. La risurrezione, infatti, non รจ il tempo della restituzione e del venire in possesso definitivo di quello che nella vita terrena รจ stato perso perchรฉ sottratto. Avevano ragione i Sadducei a sottolineare la falsa speranza della risurrezione intesa come tempo del possesso.ย 

Ai figli di questo mondo Gesรน oppone i figli di Dio, degni della vita futura e della risurrezione dai morti. La risurrezione รจ la vita futura, cioรจ la vita nuova intesa come vivere definitivamente da figli di Dio. La risurrezione รจ vivere come e in Dio.ย 

Dio non restituisce la vita dopo la morte, ma prima della morte dona la Sua vita perchรฉ, attraversata la morte, non torniamo piรน indietro ma viviamo senza la possibilitร  di morire ancora, ma di vivere per Lui.

Chi sono i figli degni della vita futura? Sono coloro che vivono in questo mondo non usando la logica di questo mondo ma vivendolo come lo spazio e il tempo dellโ€™esodo.ย 

I figli di Dio sono come i patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe, che in compagnia della Parola di Dio si sono messi in cammino non per possedere una terra, ma per entrarvi e abitarla. Lโ€™esodo รจ diverso dallโ€™evasione perchรฉ questโ€™ultima รจ uscire da โ€“ ovvero – essere liberati da una situazione dolorosa e scomoda, mentre lโ€™esodo รจ uscire verso lโ€™altro.ย 

Lโ€™immagine del cammino รจ la cifra rivelativa dello stile di vita che lโ€™uomo sceglie di assumere. Vive chi si mette in cammino verso lโ€™altro sapendo che lโ€™incontro sarร  pieno e definitivo nella comunione attraversando la morte. Questo ci appare piรน se ritorniamo allโ€™esempio della vita coniugale, modello di ogni altra relazione dโ€™amore. Ciascuno dei coniugi รจ chiamato a vivere la vita matrimoniale non come un โ€œprendereโ€, possedere, controllare, usare, sfruttare rimanendo fermo, sempre uguale a se stesso, pretendendo che lโ€™altro si adatti a lui. I figli di Dio affrontano il duro e faticoso cammino dellโ€™esodo verso lโ€™altro, che รจ presenza di Dio. Uscire da sรฉ, per andare incontro allโ€™altro, significa camminare secondo lo Spirito verso la piena comunione con Dio e con i fratelli. Come lโ€™esodo si compie con lโ€™ingresso nella terra promessa per abitarla, cosรฌ la vita futura ovvero la risurrezione รจ compiuta quando si vive totalmente in Dio.

Chi vive in questo mondo per questo mondo finirร  anche con questo mondo destinato a terminare con la morte. Chi vive in questo mondo per Dio non teme la morte perchรฉ essa non รจ la fine di tutto ma, nel cammino dellโ€™esodo, รจ il passaggio necessario per muovere lโ€™ultimo passo incontro a Cristo e vivere sempre con Lui e in Lui.ย 

Auguro a tutti una serena domenica e vi benedico di cuore!

Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Letture della
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Il re dellโ€™universo ci risusciterร  a vita nuova ed eterna.

Dal secondo libro dei Maccabรจi
2 Mac 7,1-2.9-14

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In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
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Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: ยซChe cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padriยป.
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[E il secondo,] giunto allโ€™ultimo respiro, disse: ยซTu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dellโ€™universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterร  a vita nuova ed eternaยป.
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Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: ยซDal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perchรฉ da lui spero di riaverle di nuovoยป. Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
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Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: ยซรˆ preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarร  davvero risurrezione per la vitaยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 16 (17)
R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi lโ€™orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non cโ€™รจ inganno. R.
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Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io tโ€™invoco poichรฉ tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me lโ€™orecchio, ascolta le mie parole, R.
ย 
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
allโ€™ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerรฒ il tuo volto,
al risveglio mi sazierรฒ della tua immagine. R.

Seconda Lettura

Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicรฉsi
2 Ts 2,16 – 3,5

ย 
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesรน Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
ย 
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perchรฉ la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo รจ anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non รจ di tutti. Ma il Signore รจ fedele: egli vi confermerร  e vi custodirร  dal Maligno.
ย 
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo giร  lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori allโ€™amore di Dio e alla pazienza di Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-38

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In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ€“ i quali dicono che non cโ€™รจ risurrezione โ€“ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. Cโ€™erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร  moglie? Poichรฉ tutti e sette lโ€™hanno avuta in moglieยป.
ย 
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.

Parola del Signore

Oppure forma breve Lc 20,27.34-38
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
ย 
In quel tempo, disse Gesรน ad alcuni sadducรจi, i quali dicono che non cโ€™รจ risurrezione:
ย 
ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
ย 
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.

Parola del Signore

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