XXXI Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Periodo: Mercoledรฌ
- Il Santo di oggi: S. Leonardo; S. Protasio; S. Severo di Barcellona
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Felice lโuomo pietoso che dono ai poveri.
- Letture del giorno: Rm 13, 8-10; Sal.111; Lc 14, 25-33
- Calendario Liturgico di Novembre
Leggi il brano del Vangelo odierno
Lc 14, 25-33
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesรน. Egli si voltรฒ e disse loro:
ยซSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non รจ in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: โCostui ha iniziato a costruire, ma non รจ stato capace di finire il lavoroโ.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre lโaltro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Cosรฌ chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepoloยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Un dono senza riserve…
ร duro il linguaggio che Gesรน usa per invitare i suoi e tutti noi a seguirlo in modo totale: egli esige un superamento radicale da ogni legame terreno, anche dagli affetti piรน spontanei. Arriva a dirci che dobbiamo avere una interiore disposizione a dare perfino la nostra vita, se questa ci viene richiesta, come testimonianza di fedeltร a lui.
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Per nostra fortuna abbiamo esempi luminosissimi ed innumerevoli di sante e di santi, di martiri e di eroi, che con tutta la loro vita hanno testimoniato la loro completa dedizione al Signore. Possiamo dunque dedurre alla luce della storia che la radicalitร evangelica, per quanto difficile, รจ comunque praticabile con la forza della fede, l’intensitร dell’amore a Dio e soprattutto con la sua grazia. Sono ancora tanti e tante a lasciare tutto per seguire Cristo ed affermare concretamente il suo primato.
Nonostante la crisi di vocazioni religiose e sacerdotali, sono ancora migliaia e migliaia nel mondo le persone che, sulla scรฌa dei primi discepoli e sull’esempio di Cristo, obbediente, povero e casto, lasciano tutto, ma veramente tutto, per dare la vita a lui. Il materialismo, il consumismo, la brama dei beni terreni, distolgono ai nostri giorni dalla sequela del Signore: ci vogliono fede e coraggio non comuni per lasciare tutto ciรฒ che il mondo puรฒ offrire, cedere volontariamente ad una povertร totale e sperare solo nei beni futuri.
Il mondo ha comunque urgentissimo bisogno di esempi chiari di distacco dalle cose materiali e di una visione piรน spirituale della vita. ร il ruolo a cui il Signore ha chiamato i monaci e tutta la schiera dei consacrati.
