Coltiviamo piccoli gesti di bontร
Il vangelo di questa domenica รจ di non facile interpretazione, offrendoci la parabola dellโamministratore disonesto che, chiamato in causa per rendere conto del proprio operato, falsifica le somme dovute dai debitori al suo padrone per salvarsi la pelle. ร accusato di sperperare gli averi della persona per cui lavoraโ per cui deve motivare il proprio agire o non potrร piรน ricoprire lโincarico assegnatogli. Il problema รจ misurarsi con la buona e cattiva amministrazione per non essere esclusi.
Il fatto รจ che noi, di fronte a un rendiconto di giustizia, siamo destinati sicuramente alla bocciatura. Chi si puรฒ presentare davanti a Dio dicendo di aver amministrato tutto bene? Nessuno. Scoperto il suo debito nei confronti del padrone (leggi: bisognoso di perdono), lโuomo della parabola riduce i debiti di chi deve dei soldi a lui: cioรจ comincia a perdonare. Pur non avendo la forza di zappare e vergognandosi di mendicare โ che รจ lโanalisi dei propri limiti โ sa che puรฒ cominciare a rimettere le somme dei suoi debitori, per citare le parole che pronunciamo nel Padre nostro.
Incontriamo, perรฒ, anche una frase enigmatica di Gesรน: ยซI figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luceโ (Lc 16,8). La scaltrezza dei figli di questo mondo รจ quella di chi si trova a gestire denaro e deve far tornare i conti: ha una propria abilitร e se la sa cavare, spesso in modo egregio. Quel talento, perรฒ, al momento di stare nel mondo delle cose sante, uno se la dimentica, diventando incapace e impreparato. La scaltrezza andrebbe applicata anche alle cose sante, diventando cosรฌ sapienza. Numerosi santi prima erano grandi peccatori, campioni nel male, ma nella redenzione lโintelligenza applicata nel male diventa la forza per far fruttare al massimo il dono di Dio.
Cโรจ una sapienza che dobbiamo applicare nellโambito della fede. Non siamo chiamati a essere cristiani inebetiti, addormentati, ma sapienti, vivaci e limpidi, che usano le cose di Dio sapendo bene quanto siano preziose. La pasta della sapienza dellโamministratore di questa parabola รจ la disonestร ; in contrapposizione, la pasta della sapienza dei figli della luce รจ la fedeltร : come si esercita? Comincia dal poco: la vita cristiana รจ fatta di piccole fedeltร che diventano la grande fedeltร di una vita cristiana. Spesso crediamo che siano gli atti coraggiosi, i grandi momenti, le situazioni importanti a verificare il valore di un uomo; non รจ cosรฌ: lo rivelano piuttosto i gesti piรน semplici, lโattenzione ai particolari, la cura delle piccole cose. Lโamore non รจ un atto di fondo, ma particolareggiato. Amare una persona significa essere attenti a quello di cui ha veramente bisogno, ai particolari che sono โqui e oraโ veramente urgenti. La fedeltร della vita cristiana passa per cose piccole: preghiera quotidiana, adesione a precetti semplici, piccoli gesti di caritร che, se restano incompiuti, cambiano tutto radicalmente.
La vita cristiana รจ un tessuto costituito dal filo delle piccole cose in cui ci fidiamo di Dio; ma questa vita รจ erosa e distrutta dal fatto che รจ piena di piccole cose completamente estranee al cristianesimo, incompatibili con la fede come oroscopi, gossip e insulsaggini che inzeppano il nostro cervello e inquinano la nostra quotidianitร .
Possa la nostra vita cristiana essere imbevuta di zelo e cura nei minimi particolari: un matrimonio salvato รจ fatto di piccoli gesti quotidiani compiuti, di dialoghi non evitati, di parole non dimenticate, di atti non trascurati; cosรฌ come la crescita di un bambino felice รจ una questione di cura, di particolari, di amore che si esplica in piccole fedeltร che diventano la grande fedeltร .
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Letture della
XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.
Dal libro del profeta Amos
Am 8,4-7
ย
Il Signore mi disse:
ย
ยซAscoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: โQuando sarร passato il novilunio
e si potrร vendere il grano?
E il sabato, perchรฉ si possa smerciare il frumento,
diminuendo lโefa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del granoโยป.
ย
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
ยซCerto, non dimenticherรฒ mai tutte le loro opereยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 112 (113)
R. Benedetto il Signore che rialza il povero.
Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre. R.
ย
Su tutte le genti eccelso รจ il Signore,
piรน alta dei cieli รจ la sua gloria.
Chi รจ come il Signore, nostro Dio,
che siede nellโalto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra? R.
ย
Solleva dalla polvere il debole,
dallโimmondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prรฌncipi,
tra i prรฌncipi del suo popolo. R.
Seconda Lettura
Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 2,1-8
ย
Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perchรฉ possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa รจ cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della veritร .
ย
Uno solo, infatti, รจ Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, lโuomo Cristo Gesรน, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli lโha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo โ dico la veritร , non mentisco โ, maestro dei pagani nella fede e nella veritร .
ย
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.
Parola di Dio
Vangelo
Non potete servire Dio e la ricchezza.

Lc 16, 1-13
ย
In quel tempo, Gesรน diceva ai discepoli:
ย
ยซUn uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamรฒ e gli disse: โChe cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perchรฉ non potrai piรน amministrareโ.
ย
Lโamministratore disse tra sรฉ: โChe cosa farรฒ, ora che il mio padrone mi toglie lโamministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farรฒ perchรฉ, quando sarรฒ stato allontanato dallโamministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa suaโ.
ย
Chiamรฒ uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: โTu quanto devi al mio padrone?โ. Quello rispose: โCento barili dโolioโ. Gli disse: โPrendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquantaโ. Poi disse a un altro: โTu quanto devi?โ. Rispose: โCento misure di granoโ. Gli disse: โPrendi la tua ricevuta e scrivi ottantaโ.
ย
Il padrone lodรฒ quellโamministratore disonesto, perchรฉ aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luce.
ย
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perchรฉ, quando questa verrร a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
ย
Chi รจ fedele in cose di poco conto, รจ fedele anche in cose importanti; e chi รจ disonesto in cose di poco conto, รจ disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderร quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darร la vostra?
ย
Nessun servitore puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร lโuno e amerร lโaltro, oppure si affezionerร allโuno e disprezzerร lโaltro. Non potete servire Dio e la ricchezzaยป.
Parola del Signore
Oppure forma breve: Lc 16,10-13
