Il comportamento di Gesรน sconcertava i contemporanei. La sua misericordia senza riserve verso pubblicani e peccatori metteva in discussione il modo stesso in cui la maggior parte di coloro che avevano un ruolo di guida spirituale tra il popolo (โi farisei e i loro scribiโ, Lc 5,30) interpretavano la Legge: Gesรน non impersonava un Dio che giudica e condanna, ma rivelava il cuore di un Padre che non vuole la morte del peccatore, ma che egli si converta e viva.
Gesรน mostra la via di unโincondizionata misericordia verso ogni creatura: e lo puรฒ fare perchรฉ egli รจ sempre in ascolto del Padre, non parla mai da se stesso, non si sostituisce quale giudice al giudizio di Dio, rinuncia a qualsiasi posa che renda sรฉ stesso oggetto di adulazione (โPerchรฉ mi dici buono? Nessuno รจ buono se non uno solo, Dioโ, Lc 18,19). Sua fame e sua sete รจ compiere la volontร del Padre: per questo puรฒ discernere la vera intenzione della Legge (โNon sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malatiโ, Lc 5:31), che il Vangelo di Matteo esplicita citando il profeta Osea: โMisericordia io voglio, e non sacrificioโ (Os 6,6; Mt 9,13; 12,7).
Nonostante i suoi avversari lo riconoscessero come โRabbiโ, Maestro, la sua condivisione della tavola con pubblicani e peccatori li porta ad accusarlo. Secondo il meccanismo ipocrita dellโinvidia, non contestano direttamente Gesรน, ma condannano la presunta infrazione della legge dei suoi discepoli: perchรฉ mangiano e bevono invece di digiunare?
Gesรน risponde con una similitudine e due parabole. Egli รจ lo sposo, il sigillo del benevolere del Padre verso gli uomini; egli รจ la Sapienza che invita al banchetto, che dona senso e pienezza alla vita. In sua presenza, i discepoli non possono digiunare, devono nutrirsi e gioire della sua Parola. Ma per accogliere questa parola occorre una conversione, un radicale cambiamento di mente: non bastano rattoppi o rabbocchi. Occorre rivestire lโabito nuovo delle nozze, cioรจ rivestirsi di Cristo (cf. Gal 3,27, Rm 13,14), predisporre otri nuovi per il vino nuovo del vangelo.
Eppure, a ben guardare, la novitร dellโinsegnamento di Gesรน รจ la potenza antica e sempre nuova della Parola vivificante di Dio, che quegli scribi e quei farisei hanno ricoperto di una patina recente di polvere consegnandola allโoblio, in nome della tradizione degli antichi (cf. Mt 15,1-9). Questa tradizione che sembra antica ma รจ solo vecchia รจ il rattoppo che lacera la sostanza del comandamento di Dio.
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Gesรน parla la Parola che chiede di purificare il cuore e non le labbra (cf. Is 29,13; Sal 78,36; Mt 15,7-8), che chiede conversione e cambiamento di vita. E forse il cambiamento piรน grande รจ quello di rinunciare a giudicare gli altri, a metterci al posto di Dio, a scambiare i nostri desideri per la sua volontร .
Gesรน con la sua vita totalmente rivolta verso il Padre, assolutamente sottomessa alla potenza della misericordia di Dio, ha sconvolto tutte le immagini idolatriche di un dio perverso che giustifica il dominio e il potere degli uni sugli altri โ e che gli uomini seguendo le loro tradizioni sono sempre pronti a fabbricarsi e a usare ai propri fini.
Il Signore Gesรน, infatti, โha portato nel mondo ogni novitร portando sรฉ stessoโ (Ireneo di Lione).
fratel Adalberto
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Quando lo sposo sarร loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5, 33-39
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesรน: ยซI discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, cosรฌ pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!ยป.
Gesรน rispose loro: ยซPotete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo รจ con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarร loro tolto: allora in quei giorni digiunerannoยป.
Diceva loro anche una parabola: ยซNessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherร gli otri, si spanderร e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perchรฉ dice: โIl vecchio รจ gradevole!โยป.
Parola del Signore
