don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo di domenica 11 Agosto 2019

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Vegliate e tenetevi pronti!

ยซNon temere, piccolo greggeยป! Le parole di Gesรน con cui si apre il vangelo odierno, sono un invito alla fiducia. Oggi nel mondo cโ€™รจ tanta cattiveria, falsitร , egoismo, ipocrisia e, spesso, il vero cristiano รจ sfiduciato. Perรฒ, questa espressione del Signore significa: ยซState tranquilli, non spaventatevi, non vi amareggiate, fidatevi di Dio e certamente non ve ne pentirete perchรฉ lasciando tutto per Dio, facendo la sua volontร  e obbedendo ai suoi comandi, riceverete il centuplo e la vita eternaยป. E allora, anche quando la Chiesa รจ perseguitata, quando la fede รจ derisa, restiamo con Cristo e lasciamoci guidare da Lui. Pensiamo per un momento al martirio di santo Stefano: un giovane circondato dallโ€™odio di un tribunale, non si lascia piegare, intimorire. Egli sa quel che rischia. Egli vede i sassi giร  pronti per lโ€™esecuzione. Eppure รจ deciso e resta fedele a Cristo. Per lui la vita conta solo se vissuta per Cristo e quindi non esita a perderla perchรฉ sa che il Signore gli darร  in premio la vita eterna. Paolo vede, assiste e, certamente, disprezza Stefano. Ma un giorno Paolo scriverร : ยซRitengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimitร  della conoscenza di Cristo Gesรน, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristoยป (cf Fil 3, 8).

Il vero discepolo, dice Gesรน, รจ colui che non accumula tesori su questa terra: ยซVendete ciรฒ che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove il ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchรฉ, dovโ€™รจ il vostro tesoro, lร  sarร  anche il vostro cuoreยป. La vita รจ preziosa, si accorcia ogni giorno di piรน e, perciรฒ, non va sciupata, ma vissuta con la maggiore intensitร  possibile ricordandoci sempre che se Gesรน รจ il nostro vero tesoro, colui per il quale vale addirittura la pena di perdere la vita (cf Lc 9, 24), saremo anche capaci di orientare tutta lโ€™esistenza verso la sua venuta alla fine dei tempi. La veritร  piรน bella del cristianesimo รจ che la vita non รจ la festa, ma lโ€™attesa della festa. Noi cristiani siamo infatti per definizione coloro che vivono ยซcon sobrietร , con giustizia e con pietร , nellโ€™attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesรน Cristoยป (cf Tit 2, 13), ยซcoloro che hanno atteso con amore la sua manifestazioneยป (cf 2Tm 4, 8). Il brano del vangelo ci invita, inoltre, allโ€™attesa vigilante, per non essere impreparati quando il Signore viene a bussare alla nostra porta: ยซSiate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subitoยป. A questo mandato egli unisce una promessa: ยซBeati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancora svegli; in veritร  io vi dico, si stringerร  le vesti ai fianchi, li farร  mettere a tavola e passerร  a servirliยป. Per chi lo attende con perseveranza il Signore ripeterร  i gesti compiuti nellโ€™ultima cena, quando si รจ fatto servo dei suoi discepoli e ha detto loro: ยซChi รจ piรน grande, chi sta a tavola o chi serve? Non รจ forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serveยป (cf Lc 22, 27). Sรฌ, dobbiamo sempre essere ben desti, perchรฉ il Signore Gesรน, il Figlio dellโ€™uomo, verrร  nellโ€™ora che non pensiamo, come un ladro nella notte; per chi avrร  saputo attenderlo – ยซe se, giungendo nel bel mezzo della notte o prima dellโ€™alba, li troverร  cosรฌ, beati loro!ยป – si compirร  allora la sua parola: ยซVoi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie proveย e io preparo per voi un regno, come il Padre mio lโ€™ha preparato per me, perchรฉ mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regnoยป (cf Lc 22 28-30).

Infine, sollecitato da Pietro: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป, Gesรน trae alcune conseguenze delle sue parole per quanti nella comunitร  hanno responsabilitร  di guida, responsabilitร  ยซpastoraliยป. Gesรน, infatti, attraverso le sue parole che valgono per tutti, vuol far capire che il favoritismo appartiene alla terra e non al cielo. รˆ vero che tutti siamo invitati a vigilare, perรฒ รจ anche vero che il Signore, il ยซPastore supremoยป (cf 1Pt 5, 4), ha affidato ad alcuni il compito di essere amministratori fedeli e sapienti, incaricandoli di dare ยซla razione di cibo a tempo debitoยป ai con-servi. Ebbene costoro, cioรจ i pastori della chiesa, sappiano di essere chiamati a svolgere il loro ministero quali ยซservi di Cristo e amministratori dei misteri di Dioยป (cf 1Cor 4, 1). Se questi servi saranno trovati intenti al loro servizio ยซbeati loroยป, perchรฉ di percosse ne riceveranno poche; se invece, per lโ€™affievolirsi dellโ€™attesa del Signore, cederanno alla tentazione di spadroneggiare sul gregge loro affidato (cf 1Pt 5, 3), saranno puniti con severitร  poichรฉ non potranno dire di non essere stati avvertiti: ยซIl servo che, conoscendo la volontร  del padrone, non avrร  disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร  molte percosseยป.

Il piccolo gregge della chiesa non deve temere nulla dallโ€™esterno: lโ€™unica minaccia seria puรฒ venirgli da se stesso, dalla sua incapacitร  di amare il Signore Gesรน e di tenersi pronto alla sua venuta nella gloria. รˆ questa attesa vigilante che dร  senso alla nostra vita e ispira il nostro comportamento quotidiano. Lo aveva ben capito san Basilio, il quale scriveva: ยซChe cosa รจ proprio del cristiano? Vigilare costantemente ed essere sempre pronto a compiere ciรฒ che รจ gradito a Dio, sapendo che nellโ€™ora che non pensiamo il Signore vieneยป.

Chiediamo a Dio Padre che arda nei nostri cuori la stessa fede che spinse Abramo a vivere sulla terra come pellegrino, e che non si spenga la nostra lampada, perchรฉ vigilanti nellโ€™attesa della sua ora siamo introdotti da lui nella patria eterna. Amen.

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Don Lucio D’Abbraccio

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Letture della
XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Come punisti gli avversari, cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.Dal libro della Sapienza
Sap 18,6-9
La notte [della liberazione] fu preannunciata
ai nostri padri,
perchรฉ avessero coraggio,
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltร .
ย 
Il tuo popolo infatti era in attesa
della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici.
Difatti come punisti gli avversari,
cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.
ย 
I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 32 (33)
R. Beato il popolo scelto dal Signore.Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti รจ bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua ereditร . R.
ย 
Ecco, lโ€™occhio del Signore รจ su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.
ย 
Lโ€™anima nostra attende il Signore:
egli รจ nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.

Seconda Lettura

Aspettava la cittร  il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.

Dalla lettera agli Ebrei
Eb 11,1-2.8-19


Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
ย 
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
ย 
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร  dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
ย 
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโ€™etร , ricevette la possibilitร  di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร  segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.
ย 
Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla cosรฌ, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilitร  di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioรจ a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una cittร .
ย 
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrรฌ Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrรฌ il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: ยซMediante Isacco avrai una tua discendenzaยป. Egli pensava infatti che Dio รจ capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
ย ย 
Oppure forma breve: Eb 11,1-2.8-12
Aspettava la cittร  il cui architetto e costruttore
รจ Dio stesso.
Dalla lettera agli Ebrei
ย 
Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
ย 
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
ย 
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร  dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
ย 
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโ€™etร , ricevette la possibilitร  di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร  segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.

Parola di Dio

Vangelo

Anche voi tenetevi pronti.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 32-48

ย 
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ย 
ยซNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto dare a voi il Regno.
ย 
Vendete ciรฒ che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchรฉ, dovโ€™รจ il vostro tesoro, lร  sarร  anche il vostro cuore.
ย 
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
ย 
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancora svegli; in veritร  io vi dico, si stringerร  le vesti ai fianchi, li farร  mettere a tavola e passerร  a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโ€™alba, li troverร  cosรฌ, beati loro!
ย 
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโ€™ora che non immaginate, viene il Figlio dellโ€™uomoยป.
ย 
Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
ย 
Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque lโ€™amministratore fidato e prudente, che il padrone metterร  a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร  ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร  a capo di tutti i suoi averi.
ย 
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: โ€œIl mio padrone tarda a venireโ€, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร  un giorno in cui non se lโ€™aspetta e a unโ€™ora che non sa, lo punirร  severamente e gli infliggerร  la sorte che meritano gli infedeli.
ย 
Il servo che, conoscendo la volontร  del padrone, non avrร  disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร  molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร  fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร  poche.
ย 
A chiunque fu dato molto, molto sarร  chiesto; a chi fu affidato molto, sarร  richiesto molto di piรนยป.
Parola del Signore
ย ย 
Oppure forma breve: Lc 12,35-40
Anche voi tenetevi pronti..
Dal Vangelo secondo Luca
ย 
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ย 
ยซSiate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
ย 
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancora svegli; in veritร  io vi dico, si stringerร  le vesti ai fianchi, li farร  mettere a tavola e passerร  a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโ€™alba, li troverร  cosรฌ, beati loro!
ย 
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโ€™ora che non immaginate, viene il Figlio dellโ€™uomoยป.

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