Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 18 Luglio 2019

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Nel testo evangelico, il versetto 25 inizia affermando che Gesรน, โ€œrispondendoโ€ o โ€œprendendo la parolaโ€ disseโ€ฆ Gesรน reagisce con la preghiera (โ€œTi benedico, Padreโ€) a quanto narrato precedentemente: nel capitolo undicesimo emerge la constatazione dello scarso interesse suscitato dalla persona, dalla predicazione e dalle opere di Gesรน (cf. Mt 11,1-24). Gesรน integra nella preghiera lโ€™insuccesso, mette tutto davanti al Padre e conferma il suo โ€œsรฌโ€, il suo โ€œamenโ€, la sua decisione irrevocabile di adesione a lui. Il suo โ€œsรฌโ€ al Padre non รจ condizionato dal successo della sua missione, ma รจ unโ€™adesione radicale che anche situazioni contraddittorie non intaccano.

La preghiera di Gesรน ringrazia il Padre non tanto per lโ€™azione di nascondimento nei confronti di alcuni, quanto per lโ€™azione di rivelazione nei confronti di altri. Lโ€™adesione di alcuni, definiti piccoli e semplici, che, credendo alla parola e alle opere compiute da Gesรน, hanno colto in lui la rivelazione del Padre, diviene svelamento del cuore di altri, la cui sapienza intellettuale e dotta si rivela inconsistente davanti alla semplicitร  dei piccoli. E dai piccoli, Gesรน passa agli stanchi e agli oppressi mostrandosi luogo di accoglienza e di riconoscimento per loro.

Le parole di Gesรน nei versetti 28-29 abbozzano un vero e proprio itinerario di sequela del discepolo. Abbiamo anzitutto la chiamata: โ€œVenite a meโ€; quindi la necessaria rinuncia alla volontร  propria per obbedire alla volontร  del Signore (โ€œprendete il mio giogoโ€). Per โ€œvolontร  propriaโ€ non si intende la libera determinazione dellโ€™uomo, ma la sua volontร  egocentrica, autoreferenziale, โ€œcarnaleโ€. Quindi cโ€™รจ lโ€™attitudine del discepolo, lโ€™obbedienza del discepolo al suo maestro e Signore (โ€œImparate da meโ€) e infine il riposo, la pienezza di vita trovata nel Signore (โ€œtroverete riposo per le vostre viteโ€).

Il โ€œgiogoโ€ di Gesรน non designa dettami religiosi o comandi da eseguire, ma una relazione, un legame, onorando cosรฌ lโ€™etimologia della parola (lโ€™indoeuropeo yug, cf. anche il sanscrito yoga) che designa lโ€™azione di โ€œriunireโ€, โ€œmettere insiemeโ€. Il giogo di Gesรน leggero e soave รจ in continuitร  con il comando biblico di amare e con lโ€™idea che colui che ama fa con gioia la volontร  dellโ€™amato. Anche lโ€™atto di comandare lโ€™amore, assurdo se posto in bocca a un terzo, รจ pienamente sensato se posto in bocca allโ€™amante. Lโ€™amante puรฒ dire โ€œAmami!โ€, lโ€™amante puรฒ chiedere amore.

Gesรน promette riposo a chi assume il suo giogo, ma un giogo resta un giogo e nulla toglie la fatica di portarlo. Amare รจ un lavoro impegnativo e la sequela Christi comporta sforzo e fatica. Di fronte alla tentazione di eliminare dal vivere ciรฒ che รจ faticoso e comporta sofferenza, in nome dellโ€™idolatria del โ€œtutto, subito e senza sforzoโ€, occorre ricordare che non si danno grandi realizzazioni umane e spirituali senza fatica, dedizione, impegno, rinuncia. Nรฉ possiamo dimenticare che il giogo dellโ€™obbedienza portato da Gesรน durante tutta la sua vita รจ divenuto, alla fine della sua vita, un portare la croce.

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fratel Luciano

Fonte

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Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Dal Vangelo secondo Marco
Mt 11, 25-30

In quel tempo Gesรน disse:
ยซTi rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ hai deciso nella tua benevolenza. Tutto รจ stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrร  rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio peso leggeroยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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