โPerchรฉ avete paura, nani di fede?โ; cosรฌ traduce Andrรฉ Chouraqui. Nel pensiero ebraico la relazione con Dio, la fede, non รจ compresa come lโadesione a veritร dottrinali ma come un fare, un mettere in pratica. Allora cosa intende Gesรน, che era ebreo e si nutriva dellโinsegnamento dellโAntico Testamento, quando parla di fede? Il breve episodio della tempesta sedata ci puรฒ aiutare a capire.ย
Il termine ebraico emunร , utilizzato oggi per parlare della โfedeโ, non ha mai questo senso nel Primo Testamento. Significa invece โfedeltร โ. ร in particolare una qualitร di Dio: โFarรฒ conoscere con la mia bocca la tuaย fedeltร โฆ I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, la tua fedeltร nellโassemblea dei santiโ (Sal 89,2.6). Lโidea รจ essenzialmente quella della โsoliditร โ e della โfermezzaโ: tali furono le braccia di Mosรจ durante il combattimento dei figli dโIsraele contro Amaleq (Es 17,12).
Anche nel nostro episodio la โpoca fedeโ non allude a unโadesione debole a dottrine su Dio o sul Cristo, ma a una mancanza di fiducia. Senza fiducia si รจ privi di fondamento. ร ciรฒ che avvenne a Pietro in un altro episodio evangelico, vicino al nostro, quando, camminando come Gesรน sul mare, fu preso dal panico e divenne un โnano di fedeโ; poco mancรฒ che non affondasse (cf. Mt 14,31). Cosรฌ pure i discepoli in mezzo alla tempesta: presi dal panico, sono โnani di fedeโ.ย
Ma come potrebbero avere fiducia in Gesรน se egli dorme, tranquillo nonostante la tempesta? Notiamo un dettaglio: Matteo non parla di โtempestaโ ma di seismรฒs, di โsconvolgimentoโ, parola da cui deriva โsismoโ, cioรจ terremoto, che, in Matteo come nel Nuovo Testamento, designa gli sconvolgimenti della fine dei tempi (Mt 24,7) e quelli che accompagnano la morte e la risurrezione di Gesรน (Mt 27,54; 28,2). Ciรฒ ci deve rendere attenti al vocabolario impiegato dallโevangelista: ha menzionato la barca, i discepoli che hanno โseguitoโ Gesรน, gli sconvolgimenti apocalittici e Gesรน che dorme. Sono tutte espressioni che evocano, al di lร del lago di Tiberiade, la vita della chiesa negli scombussolamenti della storia, mentre Gesรน sembra assente.
Ad un tratto allora i โtuttiโ che sono stupiti (v. 27, ma il greco dice โgli uominiโ), non sono piรน solo i discepoli, ma i cristiani di tutti i tempi e di tutti i luoghi, tutti saliti dietro a Cristo sulla barca di Pietro; siamo noi che, nelle nostre chiese, gridiamo: โSignore, salva!โ, forse perรฒ senza crederci troppo, perchรฉ anche noi siamo โnani di fedeโ.ย
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Siamo cosรฌ invitati a imparare dai venti e dalla burrasca: essi hanno obbedito alla parola del Signore, e noi? Desideriamo veramente ascoltare la sua parola? Se questo รจ il nostro desiderio, possiamo fargli fiducia: troverร il modo di farcela conoscere, anzi di farcela fare, magari anche senza che ce ne accorgiamo, come ha promesso nel libro di Ezechiele: โPorrรฒ il mio Spirito dentro di voi e farรฒ che camminiate secondo le mie leggi e che osserviate e mettiate in pratica i miei precettiโ (Ez 36,27). Questa davvero รจ โfedeโ.
fratel Daniel
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Si alzรฒ, minacciรฒ i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8, 23-27
In quel tempo, salito Gesรน sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: ยซSalvaci, Signore, siamo perduti!ยป. Ed egli disse loro: ยซPerchรฉ avete paura, gente di poca fede?ยป. Poi si alzรฒ, minacciรฒ i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: ยซChi รจ mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?ยป.
Parola del Signore.
