don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 30 Aprile 2019 – Gv 3, 7-15

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ย VERA E FALSA SAPIENZA

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Nicodemo รจ religioso, ha studiato, ma non riconosce il soffio dello Spirito. Ne sente la voce, ma รจย avvolto nella notte, e cosรฌ non comprende da dove venga e dove vada. Lo Spirito infatti soffia dove vuole, non lo si puรฒ catalogare, per quanto si voglia e si cerchi, libri e cultura alla mano. Sfugge come il vento, i suoi cammini non sono quelli degli uomini. Carne e sangue non hanno in sรฉ la capacitร  per decifrarne le traiettorie, esse seguono ritmi e tempi che trascendono limiti e criteri incatenati alla terra.

Lo Spirito, come il vento, รจ libertร . Le stesse cose della terra, illuminate dalla Veritร  annunciata dal Signore, l’identitร  compiuta dell’uomo e della creazione, il senso primo ed ultimo della storia, sono come muri su cui si infrange l’incredulitร . L’inganno del demonio ha ridisegnato la realtร , e ciรฒ che รจ naturale e adeguato all’uomo รจ diventato innaturale e inadeguato, mentre la menzogna che genera pensieri, criteri e gesti contro natura ci appare come veritร  incontrovertibile. I rapporti e gli affetti, il lavoro, la sessualitร , tutto รจ governato dalla superficialitร  soffocante delle passioni, dei desideri, dei sentimenti. La carne e il sangue si sono appropriati delle esistenze e le muovono come fossero burattini. Il “sentire” qualcosa รจ divenuto il dittatore inattaccabile d’ogni decisione e comportamento. Se non si “sente” qualcosa, non la si fa.ย E cosรฌ il sangue e la carne, sprovvisti dello Spirito di vita, descrivono, senza pietร , il perimetro angusto e schiavizzante delle nostre ore,ย quelle di Adamo precipitato fuori dal Paradiso dellโ€™intimitร  con Dio. E’ il buio della notte di Nicodemo, comune a quella di ciascuno di noi. Maestri sรฌ, ma carnali. Esperti certo, ma di istinti e passioni. E non si tratta solo di quelle sfrenate e immediatamente peccaminose; si tratta anche di quelle che muovono le attenzioni di una madre, l’affetto di un marito, l’amicizia, le iniziative pastorali e molto altro. Lo Spirito invece tracima e spiazza. Il vento รจ movimento, disinstallazione, indica sempreย un di piรน,ย un piรน in lร ย che non possiamo afferrare e gestire. Il vento traccia il dilatarsi infinito della libertร  di Dio, quell’amore che ama oltre ogni misura, che si piega sui peccatori piรน peccatori, che si commuove e ha compassione della pecora piรน sperduta. E’ la follia di Dio, che abbraccia l’universo senza condizionamenti. Il vento non si fa ingabbiare dagli schemi atrofizzati, dai piani pastorali, dalle riunioni di condominio, dalle sentenze dei tribunali. Il vento irrompe quando e dove non se lo aspettiamo, scende dal Cielo e colma di Cielo la terra. Lo Spirito รจ lo stesso Signore che discende da lassรน, dal cuore stesso di Dio per innalzare, nella sua Croce gloriosa, la terra sin dentro il cuore del Padre: “La Croce di Gesรน รจ la Parola con cui Dio ha risposto al male del mondo.ย A volteย ci sembra che Dio non risponda al male, che rimanga in silenzio. In realtร  Dio ha parlato, haย risposto, e la sua risposta รจ la Croce di Cristo:ย una Parola che รจ amore, misericordia, perdono.ย Eโ€™ anche giudizio: Dio ci giudica amandoci. Se accolgo il suo amore sono salvato, se lo rifiutoย sono condannato, non da Lui, ma da me stesso, perchรฉย Dio non condanna, Lui solo ama e salva” (Papa Francesco,ย Parole dopo la Via Crucis del Venerdรฌ Santo,ย 29 marzo 2013).

Cosรฌ, la Croce di ogni giorno contro la quale lottiamo credendo di fare la cosa giusta, saggia e ragionevole, รจ invece il sigillo evidente dell’irruzione dello Spirito. La Croce stravolge il piatto e incolore incedere del mondo incatenato alla carne. La Croce strappa dalle consuetudini radicate, impermeabili alla novitร  sconvolgente di Dio, perchรฉ “seguire, accompagnare Cristo, rimanere con Lui esige un “uscire”, uscire.ย Uscire da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere lโ€™orizzonte dellโ€™azione creativa di Dio.ย Dio รจ uscito da se stesso per venire in mezzo a noi,ย ha posto la sua tenda tra noi per portarci la sua misericordia che salva e dona speranza” (Papa Francesco,ย Udienza Generale, 27 marzo 2013).ย La Croce innalza sino al cuore di Dio, al suo amore. La Croce รจ l’abitacolo dello Spirito, che la sospinge ai quattro angoli del mondo come l’annuncio di salvezza che attende ogni uomo, che scende nelle profonditร  occulte delle angosce e dell’inferno del peccato per deporvi la speranza di un amore piรน forte d’ogni peccato. E’ lei che si estende oltre ogni barriera a est e a ovest, a nord e a sud, abbracciando nella misericordia chiunque incontri, amici e nemici.ย E’ la Croce che catapulta le nostre esistenze alla destra di Dio.ย Crocifissi con Cristo ora e qui, siamo misteriosamente avvinti dal suo stesso Spirito, ne riconosciamo le orme che spingono all’amore piรน ardito e audace; liberati perchรฉ crocifissi nel cuore di Dio, pensiamo il pensiero di Cristo, siamo mossi dai sentimenti di Gesรน e possiamo vivere la vita su questa terra come un anticipo del Cielo, dove tutto ci appare nella luce della Veritร , il Destino incorruttibile che ci attende, che risplende della luce della risurrezione, come il cero acceso nella veglia pasquale. In questa luce si dirada la notte dell’incredulitร  che ci rende idolatri e inginocchiati innanzi alle creature, e possiamo alzare lo sguardo nella contemplazione del Creatore, della sua volontร  d’amore che pervade ogni istante, ogni persona, ogni evento. Rinati da acqua e Spirito siamo attratti “sempre piรน nellaย logica di Dio,ย nella logica della Croce,ย che non รจ prima di tutto quella del dolore e della morte, ma quella dellโ€™amore e del dono di sรฉ che porta vita” (Papa Francesco,ย Udienza Generale, 27 marzo 2013).ย Crocifissi con Cristo gustiamo la sua stessa libertร , come pecore miti e docili riconosciamo la voce del Pastore buono e possiamo porci alla sua sequela, nella meravigliosa avventura della vita immersa nel compimento della sua volontร , che va in cerca di volti e storie da amare, e, per amore anche di una sola persona, di un figlio come di un collega che ci รจ diventato nemico, ritenere tutto quello che ci รจ di piรน caro come spazzatura da gettare via, sino a farsi tutto a tutti per conquistare a Cristo ogni uomo.

Come i nuotatori osano guardare faccia al cielo e l’acqua li sopporta,ย 
come i falchi rimangono sull’aria e l’aria li sostiene,ย 
cosรฌ io imparo a raggiungere l’abbandonoย 
e sto a galla nell’abbraccio profondo dello Spirito del Creatore,ย 
sapendo che nessuno sforzo guadagna la grazia che ci abbraccia tutto intorno.
Denise Levertov

Fonte e approfondimenti

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Nessuno รจ mai salito al cielo, se non colui che รจ disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 3, 7-15

In quel tempo, Gesรน disse a Nicodรจmo: ยซNon meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene nรฉ dove va: cosรฌ รจ chiunque รจ nato dallo Spiritoยป.

Gli replicรฒ Nicodรจmo: ยซCome puรฒ accadere questo?ยป. Gli rispose Gesรน: ยซTu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In veritร , in veritร  io ti dico: noi parliamo di ciรฒ che sappiamo e testimoniamo ciรฒ che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerรฒ di cose del cielo? Nessuno รจ mai salito al cielo, se non colui che รจ disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosรจ innalzรฒ il serpente nel deserto, cosรฌ bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perchรฉ chiunque crede in lui abbia la vita eternaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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