Il tempo della quaresima
Con la liturgia delle ceneri questโoggi entriamo nel grande e benedetto tempo della Quaresima. Lo facciamo con dei gesti e con delle parole che ci indirizzano sulla via della Pasqua, alla sequela del Signore nostro Gesรน Cristo.
โRicordati che sei polvere, e in polvere torneraiโ (cf. Gen 3,19). Questa รจ la formula piรน conosciuta del rito dellโimposizione delle ceneri.
Ci possiamo chiedere se questo versetto sia un invito a mettere davanti a noi stessi lโineluttabilitร della nostra morte, affinchรฉ ci si dipinga in volto la tristezza della penitenza e possiamo entrare compiaciuti nel mood viola della quaresimaโฆ Io non penso che questo versetto ci indichi una via di morte. Piuttosto ci indica una via di vita.
In Sal 90,3 Mosรจ dichiara al Signore: โTu fai ritornare lโuomo in polvere, quando dici: Ritornate, figli dellโuomoโ, potremmo anche dire: โTu fai tornare lโuomo alla polvere quando dici: Figli di Adamo (il โterrosoโ) ritornateโ. Lโaccento รจ su โritornareโ. Il ritorno alla polvere (nella traduzione siriaca si parla di umiltร ) รจ sinonimo di conversione, di ritorno al Signore, di ritorno alla veritร della nostra vita, alla fonte della nostra vita. E la polvere, infatti, non รจ lโannientamento della vita, piuttosto รจ la gloria di una vita senza fine: โIo ti colmerรฒ di benedizioni e renderรฒ molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che รจ sul lido del mareโ, dice il Signore ad Abramo (Gen 22,17; cf. Eb 11,12). La sabbia: la polvere; le stelle: la loro polverosa moltitudine.
Lโinvito allora non รจ a pensare al fatto che con le nostre forze non possiamo contrastare la morte, ma a mettersi nella prospettiva che, tornando al Signore, possiamo andare verso la vita. Prendere una direzione, dunque. La direzione di Gesรน, il suo stile, la sua fede.
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Dicono i maestri di Israele che il mondo si regge su tre fondamenti: la condivisione, la preghiera e il digiuno, che รจ lo spazio per lโascolto delle parole che escono dalla bocca di Dio (cf. Dt 8,3).
Anche Gesรน ci ripete questo insegnamento, ma, accanto allโindicazione di quel che cโรจ da fare per โpraticare la giustiziaโ, egli mostra anzitutto lo stile da mantenere in questa prassi. Questo stile prevede che si โpratichi la giustiziaโ con il cuore rivolto al Creatore di tutto, e non con lo sguardo curvo su di sรฉ o distolto verso gli altri, spettatori del bello spettacolo che sappiamo mettere in scena, quasi fossero lo specchio per la nostra vanitร .
Lo stile che propone Gesรน prevede di rischiare lโinvisibilitร , la sottoesposizione, il non riconoscimento: โnel segretoโ, dice Gesรน, senza essere visti.
Questa parola ci urta poichรฉ ci rimanda alla nostra morte, allโinsignificanza che assume la nostra vita quando la si considera dalla prospettiva della morte. โHavel havalimโ, la โvanitร delle vanitร โ (Qo 1,2), lโinsignificanza che pende sopra la nostra testa e che ci accompagna per tutti i giorni della nostra vita sotto questo cielo.
Lโessere visti e riconosciuti nellโesercizio delle nostre buone opere sarebbe cosรฌ il pio sforzo per sottrarre la nostra vita dalla palude dellโinsignificanza dalla quale ci pare che provenga e vada. Una sorta di autogiustificazione che ci illude di essere il dio creatore di noi stessi: illusi creatori della propria immagine, praticatori di buone opere accompagnate da suono di tromba e corredate di ampio servizio fotografico.
Ma con il tempo le foto sbiadiscono, la memoria di noi svanisce: โhavel havalimโ. Cosรฌ siamo tentati di chiederci se per caso il nostro Creatore desideri la nostra insignificanza.
In realtร credo che Egli desideri piuttosto portare a compimento la sua opera buona, cioรจ la creazione di noi e di tutto lโuniverso.
Infatti Gesรน dice che cโรจ uno spettatore che ci osserva mentre compiamo nel segreto le buone opere che concorrono a tenere in piedi il mondo. โIl Padre vostro che vede nel segretoโ: lui รจ lรฌ a osservarci con compiacimento mentre ci sforziamo di imitarlo per essere veramente suoi figli. Perchรฉ pure lui, incessantemente, opera nel segreto per reggere il mondo, senza che molti, quasi nessuno, se ne avvedano.
Come pure nel segreto, nascosto nella terra, il chicco di grano muore e morendo non resta solo ma porta frutto. Lo stile che Gesรน propone ai discepoli รจ il suo stesso stile, uno stile che nasce dalla sua fede nellโopera del Padre. ร lo stile con cui il regno dei cieli si afferma nella storia degli uomini: non con lโarroganza dei prepotenti, ma con la mite onnipotenza dellโamore. ร la lezione del servo del Signore, sono le cose nascoste fin dalla fondazione del creato: la morte del chicco di grano nel segreto della terra perchรฉ possa risorgere a vita nuova come primogenito di una moltitudine.
Su questo poggia la creazione: sullโamore che opera nel segreto e che si manifesta nella gloria del Figlio dellโuomo innalzato sulla croce. ร questo il solo spettacolo (cf. Lc 23,48) di gloria che rende il credente luce del mondo, sale della terra, vero discepolo del suo Signore.
fratel Stefano
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Mt 6, 1-6. 16-18
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซState attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’รจ ricompensa per voi presso il Padre vostro che รจ nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipรฒcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In veritร io vi dico: hanno giร ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciรฒ che fa la tua destra, perchรฉ la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserร .
E quando pregate, non siate simili agli ipรฒcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In veritร io vi dico: hanno giร ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che รจ nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserร .
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipรฒcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In veritร io vi dico: hanno giร ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profรนmati la testa e lร vati il volto, perchรฉ la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che รจ nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserร ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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