
I compaesani di Gesรน si meravigliano: pretendevano da lui prodigi. Per loro la religione รจ questione di magia che risolve i problemi e intendono sfruttare il loro rapporto con il profeta di Nazareth per avere privilegi. Pensano a Gesรน come uno dei nostri, e lo imprigionano in una concezione che opone i nostri a quelli di fuori, agli estranei.
Ma Gesรน agisce non per suscitare meraviglia per prodigi eccezionali, non per acquistare il consenso degli imbonitori e dei demagoghi. I suoi gesti sono segni: indicano che il regno di Dio, la sua vicinanza di salvezza si รจ fatta vicina. CSi apre una speranza per gli oppressi e impoveriti. Il suo agire chiede un atteggiamento di fiducia da parte di chi lo accosta. I suoi gesti sono segni di amore che salva e libera.
Ai suoi compaesani che intendono rinchiuderlo nelle anguste frontiere del โprima i nostriโ Gesรน ricorda due storie del Primo Testamento. I protagonisti sono una vedova fenicia e un lebbroso della Siria. Hanno in comune due elementi: sono pagani e sperimentano nella loro vita lโinaspettata vicinanza di Dio. Dio sceglie i poveri, coloro che si aprono a Lui senza avere potere e sicurezze umane. Nei loro cuori cโรจ spazio per accogliere una presenza dellโaltro.
Ricordando la vedova di Sarepta e Naaman il lebbroso Gesรน smaschera una religiositร fatta di pretese, di privilegi di appartenenze e di ricerca di vantaggi, centrata sul proprio interesse. Ne sorge un rifiuto fatto di aggressivitร e di violenza. Giร a Nazaret Luca presenta in piccolo ciรฒ un rifiuto che diverrร piรน radicale da parte dei capi del popolo e del potere politico romano.
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โpieni di sdegno si levarono, lo cacciarono fuori dalla cittร e lo condusseroโฆ per gettarlo giรน dal precipizioโ: questo rifiuto svela la falsitร di una religiositร apparentemente mite e arrendevole finchรฉ trova occasioni di privilegio, ma che si trasforma addirittura in violenza quando non trova risposte secondo le proprie aspettative.
I compaesani di Nazaret stanno cercando un Dio a loro immagine che risponda alle loro pretese, e non sono aperti ad una fede fatta di disponibilitร a cambiare il cuore. Gesรน suggerisce invece che la fede รจ cammino aperto a tutti. E Dio si rende vicino laddove non cโรจ attitudine di esclusione e di disprezzo verso lโaltro, ma dove si compiono gesti concreti di ospitalitร .
Gesรน si dirige verso Cafarnao la cittร straniera. Gesรน in questo modo segue il cammino dei profeti prima di lui e si manifesta come profeta: โNessun profeta รจ accetto nella sua patriaโ. Il cammino di Gesรน apre a scorgere la vicinanza di Dio, la sua fedeltร โio sono con te per salvartiโ.
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[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
QUARTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
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Lc 4, 21-30 Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน cominciรฒ a dire nella sinagoga: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป. Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: ยซNon รจ costui il figlio di Giuseppe?ยป. Ma egli rispose loro: ยซCertamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafร rnao, fallo anche qui, nella tua patria!”ยป. Poi aggiunse: ยซIn veritร io vi dico: nessun profeta รจ bene accetto nella sua patria. Anzi, in veritร io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elรฌa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elรฌa, se non a una vedova a Sarรจpta di Sidรฒne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamร n, il Siroยป. All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della cittร e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro cittร , per gettarlo giรน. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.Fonte: LaSacraBibbia.net
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