Il Vangelo del giorno, 2 Novembre 2018 – Gv 6, 37-40

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Il commento al Vengelo del
2 Novembre 2018 su Gv 6, 37-40

Trentesima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: VIOLA
  • Periodo: Venerdรฌ
  • Il Santo di oggi: COMMEMORAZIONE DI TUTTIย  I FEDELI DEFUNTI
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Sono certo di contemplare la bontร  del Signore nella terra dei viventi
  • Letture del giorno: Gb 19, 1.23-27; Sal 26; Rm 5, 5-11; Gv 6, 37-40
  • Calendario Liturgico di Novembre
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 6, 37-40
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse alla folla:
ยซTutto ciรฒ che il Padre mi dร , verrร  a me: colui che viene a me, io non lo caccerรฒ fuori, perchรฉ sono disceso dal cielo non per fare la mia volontร , ma la volontร  di colui che mi ha mandato.
E questa รจ la volontร  di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti รจ la volontร  del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterรฒ nell’ultimo giornoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Fonte: LaSacraBibbia.net

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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

โ€œLa beata speranza della Risurrezioneโ€.

La vicinanza fra la festa dei Santi e la Commemorazione dei defunti ci ricorda nell’insieme la veritร  misteriosa della vita eterna, e la fede รจ un tentativo di poter guardare oltre quel limite. Un cristiano accoglie e sente la morte con speranza. La sua fede in Gesรน risorto gli dร  la sicurezza che morire non รจ una disfatta irreparabile, ma il passaggio alla condizione gloriosa con il suo Signore. โ€œColui che viene a me, non lo respingerรฒโ€.

Non siamo degli estranei per Dio, ma figli, eredi, destinati a condividere la risurrezione di Gesรน, della quale giร  ci รจ dato il pegno col dono dello Spirito Santo. โ€œE’ questa la volontร  di colui che mi ha mandato, che non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giornoโ€.

E’ nella luce della Pasqua di Gesรน che oggi ricordiamo i nostri defunti, quelli vicini per familiaritร  e amicizia e quelli lontani, che pure sono morti nel Signore. Li affidiamo tutti alla bontร  del Signore, che per loro ha versato il suo sangue sulla croce ed รจ risorto da morte.

La loro eterna salvezza sta a cuore a noi, ma soprattutto sta a cuore a Gesรน Cristo. Ne costituisce l’essenza della sua incarnazione: โ€œPer noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,โ€ e ancora: โ€œnon per fare la mia volontร , ma la volontร  di colui che mi ha mandatoโ€.

Vero centro di questo brano di Vangelo รจ la volontร  di Dio, al cui adempimento, la missione di Gesรน รจ completamente orientata. Il pensiero dei defunti รจ un salutare richiamo per noi vivi a misurare la fragilitร  e il rapido flusso delle cose, delle persone e degli avvenimenti, a non crederci, praticamente eterni, a maturare la sapienza del cuore, a compiere opere buone finchรฉ รจ giorno. Poi lร , canteremo a Dio nella comunione dei Santi: โ€œGrandi e mirabili sono le tue opere, o Signore Dio onnipotente; giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti.

Chi non temerร , o Signore, e non glorificherร  il tuo nome? Poichรฉ tu solo sei santo. Tutte le genti verranno e si prostreranno dinanzi a teโ€.

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