Commento alle letture del 18 Ottobre 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

- Pubblicitร  -

Il commento alle letture del 18 Ottobre 2018 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

รˆ VICINO A VOI IL REGNO DI DIO

2 Tm 4,10-17b; Sal 144; Lc 10,1-9

Gesรน non manda i suoi discepoli nel mondo per dire il mistero del regno, annunziando la sua venuta. Devono andare per dire il regno e anche per mostrarlo compiuto nella loro persona. Esso si puรฒ manifestare presente nel mondo in molti modi, anche con miracoli, segni, prodigi. Vi รจ perรฒ una modalitร  universale, efficace per ogni tempo e ogni luogo. Questa modalitร  รจ la perfetta esemplaritร  in ogni cosa. รˆ la nostra vita tutta intessuta di obbedienza ad ogni Parola di Gesรน Signore. Questa via รจ sommamente raccomandata da San Paolo. Ecco come Lui la manifesta ai Corinzi.

Lโ€™amore del Cristo infatti ci possiede; e noi sappiamo bene che uno รจ morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli รจ morto per tutti, perchรฉ quelli che vivono non vivano piรน per se stessi, ma per colui che รจ morto e risorto per loro. Cosicchรฉ non guardiamo piรน nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo piรน cosรฌ. Tanto che, se uno รจ in Cristo, รจ una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. Tutto questo perรฒ viene da Dio, che ci ha riconciliati con sรฉ mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sรฉ il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro รจ Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perchรฉ in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio. a parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perchรฉ non venga criticato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza: nelle tribolazioni, nelle necessitร , nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con sapienza, con magnanimitร , con benevolenza, con spirito di santitร , con amore sincero, con parola di veritร , con potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama; come impostori, eppure siamo veritieri; come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi; come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto! (2Cor 5,14-21; 6,3-10).

Secondo il Vangelo di Luca, nella loro prima missione, come i settantadue dovranno dire e manifestare il regno di Dio? Prima di tutto pregando incessantemente e senza alcuna interruzione perchรฉ il Signore mandi operai nella sua messe. La preghiera perseverante รจ il primo segno che noi crediamo nel regno di Dio. Nessuno potrร  dire e manifestare secondo veritร  il regno da una fede falsa nel regno. Fede vera, missione vera. Fede falsa, missione falsa. Il secondo lโ€™uomo con il dono della pace. Il prima della venuta del missionario e il dopo dovranno essere differenti. La differenza la fa il dono della pace. In terzo luogo con lโ€™annunzio esplicito che il regno รจ vicino. Le tre cose deve divenire nel cuore del missionario una cosa sola. Si prega, si dona, si annunzia.

- Pubblicitร  -

Dopo questi fatti il Signore designรฒ altri settantadue e li inviรฒ a due a due davanti a sรฉ in ogni cittร  e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: ยซLa messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, nรฉ sacca, nรฉ sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: โ€œPace a questa casa!โ€. Se vi sarร  un figlio della pace, la vostra pace scenderร  su di lui, altrimenti ritornerร  su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perchรฉ chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa allโ€™altra. Quando entrerete in una cittร  e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarร  offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: โ€œรˆ vicino a voi il regno di Dioโ€.

Se una delle tre modalitร  che sono anche essenza della missione manca, non cโ€™รจ vera missione evangelizzatrice. O perchรฉ manca la fede del missionario, o perchรฉ non si fa alcuna differenza tra il prima e il dopo o perchรฉ del regno neanche se ne parla.

Madre di Gesรน, Angeli, Santi, fate ogni cristiano vero missionario del regno di Dio.

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...