Commento al Vangelo del 7 Ottobre 2018 – Monastero di Bose

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Un dottore della legge si alza per mettere alla provaย Gesรน.

Ecco lโ€™intento di questโ€™uomo chiamato dal Dio uno ad amare con un cuore unificato: egli vive il dramma della doppiezza, della divisione nelle profonditร . รˆ uno di questi sapienti, denunciati da Gesรน, che non sanno accogliere la vita eterna perchรฉ non fanno parte dei piccoli che destano lโ€™esultanza di Gesรน: โ€œIo ti rendo lode Padre โ€ฆ che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoliโ€, dei versetti prima del nostro brano.

Siamo veramente meravigliati davanti al grande contrasto che esiste fra la risposta cosรฌ centrata di questo dottore, che abbina con intelligenza lโ€™amore di Dio e lโ€™amore del prossimo, come fulcro e midollo del messaggio unitario e unificante della Torah, e il suo atteggiamento interiore. La divisione lo abita. รˆ capace di parlare dellโ€™unificazione della persona nellโ€™adempimento del grande comandamento, cioรจ amare con tutto se stesso, รจ capace di unire lโ€™amore di Dio e lโ€™amore del prossimo, come una unica rivelazione, ma non vede la vita in Gesรน che unisce proprio questi due comandamenti nel suo vivere. Cerca la vita eterna ma fugge la responsabilitร  di assumere la propria vita, preferendo tentare il maestro, rifugiandosi in una sapienza che non rischia la vita. Gesรน, messo alla prova, non entra nella polemica ma lascia che la parola stessa della Torah diventi la spada a doppio taglio che penetrerร  nella sua divisione per giudicare e sanare convertendo lโ€™uomo, affinchรฉ possa trovare anche lui la via della vita eterna, perchรฉ tutti sono chiamati alla salvezza. La parola di Gesรน gli rivela la sua inadeguatezza al grande comandamento. Preso da sconforto, fugge le sue responsabilitร  di semplice peccatore e si rinchiude nellโ€™autodifesa di colui che sa, che sa la teoria. Tenta di giustificarsi e cade in pieno nella fossa che il suo peccato ha scavato in lui: โ€œChi รจ il mio prossimo?โ€.

รˆ la sua domanda ed รจ anche la nostra, perchรฉ รจ quella propria dei peccatori che non sanno amare Dio con tutto il cuore, lโ€™anima, le forze e la mente. รˆ possibile prendersi gioco di Dio, credere e far credere che lo si ama, ingannarsi, ma รจ impossibile fare finta nei confronti del prossimo.

Il dottore della legge tenta Gesรน come fosse il suo avversario e non riconosce in lui il suo prossimo, colui che si รจ fatto prossimo a lui, come potrร  mai riconoscere e accogliere qualcuno come il suo prossimo?

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Ha ragione perรฒ a chiedere: โ€œCosa devo fare?โ€, perchรฉ la vita nello Spirito o vita eterna รจ un fare, fare la volontร  di Dio, e โ€œlโ€™opera di Dio รจ di credere in colui che egli ha mandatoโ€ (Gv 6,29), e ancora: โ€œQuesta รจ la vita eterna, che conoscano te, lโ€™unico vero Dio e colui che hai mandato, Gesรน Cristoโ€.

โ€œSolo chi crede obbedisce e solo chi ubbidisce credeโ€, scrive Dietrich Bonhoeffer.

Se questโ€™uomo avesse fatto la volontร  di Dio, sarebbe stato capace di vedere Gesรน, non piรน come un avversario, ma come colui che compiva la legge nellโ€™amore del prossimo: lui stesso, povero peccatore, e cosรฌ sarebbe stato rigenerato a vita nuova, a vita eterna.

sorella Sylvie della comunitร  monastica di Bose

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Lc 10, 25-37
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, un dottore della Legge si alzรฒ per mettere alla prova Gesรน e chiese: ยซMaestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?ยป. Gesรน gli disse: ยซChe cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?ยป. Costui rispose: ยซAmerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stessoยป. Gli disse: ยซHai risposto bene; faโ€™ questo e vivraiยป.
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesรน: ยซE chi รจ mio prossimo?ยป. Gesรน riprese: ยซUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gรจrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passรฒ oltre. Anche un levรฌta, giunto in quel luogo, vide e passรฒ oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciรฒ le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricรฒ sulla sua cavalcatura, lo portรฒ in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirรฒ fuori due denari e li diede allโ€™albergatore, dicendo: โ€œAbbi cura di lui; ciรฒ che spenderai in piรน, te lo pagherรฒ al mio ritornoโ€. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che รจ caduto nelle mani dei briganti?ยป. Quello rispose: ยซChi ha avuto compassione di luiยป. Gesรน gli disse: ยซVaโ€™ e anche tu faโ€™ cosรฌยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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